Salta al contenuto principale

Yamaha e BB: uno dei "trofei" più belli di Jean-Claude Olivier

Un anno fa moriva Jean Claude Olivier, lo "storico" presidente di Yamaha France che portò alla vittoria le moto di Iwata nell'endurance e nei rally africani. Fu un ottimo pilota e un ottimo manager, ottenne risultati importanti in entrambi i campi, ma quello più “scintillante” lo mise a segno nel 1971: protagoniste una AT1 125 bianca... e la divina Brigitte Bardot
Aveva anche le amicizie "giuste"
Esattamente un anno fa Jean-Claude Olivier, ex presidente di Yamaha France, moriva a causa di un incidente stradale (uno scontro frontale con un camion che aveva invaso la sua corsia di marcia, colpendo in pieno l’auto in cui viaggiava). Olivier è stato un gran pilota e ottenne buoni risultati un po' in tutte le discipline motociclistiche: dal motocross al supermotard, all'enduro, ai rally. Il risultato più importante in carriera fu il secondo posto alla Parigi-Dakar del 1985 con la Yamaha Ténéré 600, preceduto solo da Gasthon Rahier con la BMW, ma fu sempre lui a portare in gara sulle dune africane la incredibile FZ 750 enduro a quattro cilindri, arrivò secondo al Touquet del 1976 e al Rally del Marocco del 2003 alla spalle di Frétigné. Parallelamente all'attività sportiva in prima persona si sviluppò quella di Sonauto (successivamente divenuta Yamaha France), azienda importatrice per la Francia di Porsche e di Yamaha negli anni 60. Olivier venne assunto nel 1965 per sviluppare proprio il marchio giapponese, allora pressoché sconosciuto, e dopo una gavetta partita dal basso si mise presto in luce cogliendo numerosi successi sportivi e commerciali che lo portarono al vertice dell'azienda. Tra gli altri si pensi alle vittorie Yamaha nelle gare di Endurance negli anni 70 e 80, nonché l'impegno ufficiale di Yamaha nei primi rally africani che impose tra gli appassionati la dinastia delle XT (dalla prima 500 alle varie Ténéré). Uno dei primi "colpi di fortuna" di Olivier però non arrivò grazie a una vittoria in gara, bensì grazie a... un amico fotografo, Ghislain "Jicky" Dussart. Fu lui che nel 1971 permise a Olivier di scritturare la stupenda Brigitte Bardot come testimonial dell'AT-1 125, una bella scramblerina con motore da 125 cm3. Olivier iniziò a pensare a questa possibilità dopo che l'amico ed ex fotografo di BB, gli aveva detto che la diva sarebbe stata a Saint-Tropez per girare un film. Olivier partì con una AT1 bianca (la moto era in prestito, il suo capo non gli permise di cederla a titolo gratuito) e la fece trovare nel salone della casa di Saint-Tropez della stupenda Brigitte. Mezz'ora dopo furono scattate le foto di questo servizio che rimase nella storia della filiale transalpina... e nei sogni di un'intera generazione di appassionati.
Aggiungi un commento