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Enjoy, addio allo scooter sharing

Dal 1° luglio non sarà più possibile prendere in condivisione i Piaggio Mp3 del servizio di Eni che ha deciso di chiudere lo sharing a tre ruote dopo due anni di sperimentazione a Milano, Roma e Catania. Le ragioni della decisione sono da imputare allo scarso interesse rilevato dagli utenti, come del resto confermano i dati: un solo nolo al giorno per veicolo contro i dieci delle auto
Gli Mp3 saranno venduti come usato
Dopo due anni di esistenza, 250mila noleggi e circa un milione e mezzo di chilometri percorsi, lo scooter sharing di Enjoy va in pensione. Da fine giugno i Piaggio Mp3 rossi scompariranno dalle vie di Milano, Roma e Catania per lasciare più spazio al servizio a quattro ruote, più amato dagli utenti delle tre città. Le ragioni dell’abbandono dell’iniziativa sperimentale da parte di Eni è da attribuire al modesto apprezzamento da parte della clientela. “Nonostante il continuo sforzo per migliorare e semplificare il noleggio”, affermano i responsabili di Enjoy, “i clienti interessati sono stati inferiori alle attese e il servizio non ha avuto il riscontro auspicato”. A confermarlo sono i dati, con gli scooter noleggiati in media una volta al giorno e le auto con una richiesta di dieci volte superiore. Una differenza che rende sconveniente proseguire nella gestione del servizio a tre ruote. Questo malgrado il modello di Piaggio si sia dimostrato un mezzo idoneo per estendere l’impiego degli scooter all’utenza meno esperta grazie alla presenza delle due ruote anteriori che garantiscono maggiore stabilità e dell’ABS che consente un’adeguata sicurezza. Lo dimostra il fatto che dal 15 luglio 2015, giorno di avvio del servizio, non si sono registrati incidenti con danni gravi alle persone. Per contro, il peso e le dimensioni del tre ruote di Pontedera potrebbero avere allontanato i clienti con scarsa dimestichezza con i maxi scooter. Altre ragioni del mancato successo dello scooter sharing potrebbero essere il costo superiore rispetto al nolo dell’auto (0,35 euro/minuto contro 0,25), in parte compensato dai minori tempi di spostamento, e la maggiore versatilità delle auto che consente di viaggiare in più persone e portare più facilmente spesa e oggetti ingombranti. Altra possibile ragione è stata la concorrenza delle proposte alternative, come le più economiche proposte di servizio Zig Zag di Yamaha (0,39 euro/minuto) e di eCooltra (0,24 euro/min) a Roma, e del bike sharing a Milano, servizio competitivo con lo scooter in una città priva di salite e con a disposizione le bici a pedalata assistita che consentono tempi di percorrenza rapidi a costi molto contenuti. L’esito è che rimangono poche settimane per utilizzare uno degli oltre 500 scooter ancora sulle strade. Chi vorrà ancora guidarli potrà ritrovarli sul mercato dell’usato dove verranno immessi e dove si potrebbero trovare occasioni interessanti.
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