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La BMW CRT di Danilo Petrucci è in vendita (non proprio a buon mercato)

La Suter motorizzata BMW che ha corso nel motomondiale dieci anni fa ora si può acquistare, ma vengono richiesti 60mila euro. Le CRT non riuscirono mai a sfondare, e durarono solo un paio di stagioni, più che altro per riempire una griglia asfittica
Dieci anni fa non le voleva nessuno: le CRT erano state introdotte da Dorna per rimpinguare il numero di moto presenti in griglia, ma si trattava di mezzi poco competivi, spesso delle superbike rimaneggiate e adattate come possibile alle esigenze delle gare per prototipi. Oggi potrebbe non essere più così, o almeno lo spera chi vuole vendere – non proprio a buon mercato- la prima moto di Danilo Petrucci in MotoGP.

Una storia senza successo
Le Claiming Rule Team, acronimo di CRT, sono rimaste in pista solo per un paio di stagioni (2012 e 2013), evolvendosi poi verso i prototipi della classe Open, che hanno calcato la scena per un altro anno. Il regolamento sostanzialmente permetteva di utilizzare motori 1000cc di derivazione superbike, con telai sviluppati liberamente e possibilità di imbarcare più carburante. A livello assoluto le CRT non risultarono mai minimamente competitive: nella classifica del campionato non arrivarono mai in top ten e già un arrivo tra i primi dieci al termine di una gran premio risultava difficile. L'unico exploit degno di nota fu quello di Michele Pirro a Valencia 2012, con un quinto posto in sella alla FTR del team Gresini. Suter e Kalex si cimentarono a più riprese nel fornire telai per motori di derivazione Aprilia, BMW e Kawasaki, ma senza mai convincere.

La moto di Danilo
Se la categoria non ha lasciato grandi tracce negli annali della MotoGP, ha comunque permesso a diversi piloti di correre e farsi conoscere al massimo livello del motociclismo sportivo. È senza dubbio il caso di Danilo Petrucci, che nonostante una moto davvero molto indietro rispetto alle altre, ha mostrato in più di una occasione le proprie qualità, riuscendo così a conquistare prima la Ducati del team Pramac, e poi la Desmosedici del team ufficiale.
A dieci anni di distanza dall'esordio delle CRT, è in vendita proprio la moto del team Came IodaRacing utilizzata dal nostro Petrux in seconda battuta, dopo la sfortunata esperienza con il prototipo su base Aprilia. Alimentata da un motore BMW S1000RR factory da circa 240 cavalli (ora limitato a 218), è basata anch'essa su un telaio Suter (MMX1). Sulla moto ci sono anche le sospensioni Öhlins sviluppate appositamente per la MotoGP, i freni Brembo, i cerchi in magnesio OZ e molte parti racing. Completamente rivista, la moto di Danilo Petrucci è pronta per tornare in pista. Lo sfizio ovviamente si fa pagare, e per avere questo particolare mezzo (non più con le grafiche originali) bisogna sborsare 60mila euro.

 
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