Cafè racer derivata dalla Street Twin, ha il classico piccolo cupolino, il fanale con frecce esterne che riprende la “sorella” Thruxton R, gli specchietti alle estremità del manubrio e la sella monoposto con coprisella a goccia rimovibile. Adotta anche lo stesso bicilindrico parallelo della Street Twin da 900cm3, potenza di 55 cavalli a 5.900 giri e la stessa coppia di 80 Nm a 3.230 giri. Cambiano invece la posizione di guida, grazie al manubrio basso e alla sella più alta da terra (3 cm in più) che impone una guida più caricata in avanti e l’altezza del retrotreno che è maggiore grazie a nuovi ammortizzatori KYB con precarico regolabile, della stessa marca della forcella con steli da 41 mm. Di serie ha il traction control disinseribile. La frenata è affidata a un impianto Nissin con pinza flottante a due pistoncini, che agisce sul disco anteriore singolo da 310 mm. Tradizionale la strumentazione con indicatore di marcia e piccolo computer di bordo mentre sotto la sella c’è la presa USB. Disponibile anche in versione depotenziata per chi ha la patente A2.
Perché sì
Qualità: Tutto molto curato, i materiali sono pregiati e il montaggio impeccabile – Cambio: fluido e molto preciso anche grazie alla frizione morbida – Tenuta di strada: la Street Cup mantiene perfettamente la traiettoria impostata
Perché no
Protezione: scarsa, il piccolo cupolino ha solo una funzione estetica – Freno anteriore: fa bene il suo lavoro ma se si pinza con decisione ci si aspetta più potenza – Agilità: non è un fulmine nello scendere in piega, va accompagnata con il corpo
Galleria
Triumph Street Cup
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