Monta un motore monocilindrico di 643,7 cm3 con raffreddamento misto ad aria/olio da 40 CV (dichiarati) inserito in un classico telaio in tubi d’acciaio a doppia culla, mentre come sospensioni troviamo una forcella a steli rovesciati da 41 mm e due classici ammortizzatori. Ben fatto l’impianto frenante con disco anteriore da 320 mm e pinza ad attacco radiale, disco posteriore da 240 mm e ABS (obbligatorio). I cerchi a raggi (da 19 pollici all’anteriore e da 18 pollici al posteriore) calzano pneumatici stretti ma con mescola moderna, mentre a sottolineare l’aspetto “vintage” tipico di tutte le Mash abbiamo un scarico a “botticella” cromato e un faro anteriore rotondo (dotato però di luci a led).
Bella spinta ai medi
La posizione di guida naturale con sella bassa e manubrio largo mette tutti a proprio agio e infonde sicurezza a chi è alle prime armi. Il motore ha un’erogazione grintosa ai bassi e ai medi regimi: in città va molto bene (grazie anche al peso contenuto e alle dimensioni “snelle”) e se la cava anche tra le curve. Non è rapidissima nello scendere in piega per via delle ruote di grande diametro, ma può contare su sospensioni ben tarate che garantiscono un assetto equilibrato: per farla rendere al meglio bisogna evitare comandi bruschi e impostare traiettorie “rotonde”. Il cambio è ok, le marce entrano velocemente, la frizione però non è delle migliori. Discreta la frenata: l’anteriore è grintoso (ci vuole un po’ di attenzione), dietro invece bisogna “pestare” con decisione per ottenere una buona risposta.
Perché sì
La posizione di guida è naturale: sella bassa e manubrio largo mettono tutti a proprio agio e infondono sicurezza a chi è alle prime armi.
Il motore ha un’erogazione grintosa ai bassi e ai medi regimi: in città va molto bene e se la cava anche tra le curve.
Le sospensioni hanno una corretta taratura e garantiscono un assetto ben equilibrato.
Perché no
Il freno a disco posteriore è poco potente e per riuscire a “sentirlo” occorre premere con decisione il pedale.
La frizione non è delle migliori e un po’ brusca nell’innestare le marce il comando va dosato con una certa attenzione.
Mancano le maniglie per il passeggero a cui non resta che aggrapparsi al pilota oppure alla cinghietta sulla sella.
Galleria
Mash Six Hundred
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