SBK 2018, Gigi Dall'Igna: “Il progetto della V4 R è all’80%”
SBK news – Dal 2019 inizia una nuova era in Superbike per Ducati, che debutta con la nuova Panigale V4 R, quattro cilindri a V nata sotto l’ala del direttore generale Gigi Dall'Igna. Proprio l’ingegnere veneto ha parlato della nuova sfida e del nuovo arrivato Alvaro Bautista, con cui aveva vinto il titolo in 125 nel 2006
Image
SuperBike
Aspettative in vista del 2019
Salutata la Panigale R, la casa di Borgo Panigale è pronta per affrontare una nuova sfida con la Panigale V4 R nel campionato mondiale delle derivate di serie. La prima “rossa” V4 è figlia del direttore generale della Ducati Gigi Dall'Igna, ha debuttato in alcuni test pre-stagionali, sulla pista di Aragon e poi su quella di Jerez, e le aspettative sono alte. L’ingegnere veneto ha parlato di questo progetto a tuttosport.com ha riportato: “Il progetto è completamente nuovo e, onestamente, abbastanza giovane. Ci sono alcuni problemi da risolvere ed alcune aree da migliorare. Se posso dare un numero, potrei dire che siamo all’80%. La realtà è che abbiamo migliorato molto la moto con i nostri tester, Zanetti e Pirro. Abbiamo un’idea chiara dei problemi da risolvere”. Da Ducati ci si aspetta tanto, e l’obiettivo è quello di battere il tanto temuto team Kawasaki, ma Dall’Igna non è particolarmente teso: “Credo che abbiamo pressione su ogni progetto che facciamo. Non è un vero problema, perché Ducati deve vincere. Onestamente, la pressione che tutti mi mettono non è nulla in confronto a quella che io metto a me stesso! Non è un problema”. Da quest’anno arriva in pista Alvaro Bautista, che lascia la MotoGP per approdare nel team ufficiale Ducati in Superbike e Dall’Igna ha commentato: “Sappiamo che Bautista è un pilota forte. Lo conosco bene perché insieme abbiamo vinto il Campionato Mondiale 125 nel 2006 e so che è un gran pilota. Eugene Laverty è più di un pilota, è un amico. Quindi sono davvero felice di vederlo su una Ducati. Ha un contratto con il team, non Ducati Corse, ed il livello di supporto per GoEleven è da definire. Sicuramente guiderà una Ducati, ma la negoziazione su come dobbiamo lavorare noi e come la squadra è da decidere. È abbastanza tardi per avere un ingegnere in quel team, quindi questo è il problema principale che abbiamo al momento. Vorrei risolverlo, ma non è facile”.
Salutata la Panigale R, la casa di Borgo Panigale è pronta per affrontare una nuova sfida con la Panigale V4 R nel campionato mondiale delle derivate di serie. La prima “rossa” V4 è figlia del direttore generale della Ducati Gigi Dall'Igna, ha debuttato in alcuni test pre-stagionali, sulla pista di Aragon e poi su quella di Jerez, e le aspettative sono alte. L’ingegnere veneto ha parlato di questo progetto a tuttosport.com ha riportato: “Il progetto è completamente nuovo e, onestamente, abbastanza giovane. Ci sono alcuni problemi da risolvere ed alcune aree da migliorare. Se posso dare un numero, potrei dire che siamo all’80%. La realtà è che abbiamo migliorato molto la moto con i nostri tester, Zanetti e Pirro. Abbiamo un’idea chiara dei problemi da risolvere”. Da Ducati ci si aspetta tanto, e l’obiettivo è quello di battere il tanto temuto team Kawasaki, ma Dall’Igna non è particolarmente teso: “Credo che abbiamo pressione su ogni progetto che facciamo. Non è un vero problema, perché Ducati deve vincere. Onestamente, la pressione che tutti mi mettono non è nulla in confronto a quella che io metto a me stesso! Non è un problema”. Da quest’anno arriva in pista Alvaro Bautista, che lascia la MotoGP per approdare nel team ufficiale Ducati in Superbike e Dall’Igna ha commentato: “Sappiamo che Bautista è un pilota forte. Lo conosco bene perché insieme abbiamo vinto il Campionato Mondiale 125 nel 2006 e so che è un gran pilota. Eugene Laverty è più di un pilota, è un amico. Quindi sono davvero felice di vederlo su una Ducati. Ha un contratto con il team, non Ducati Corse, ed il livello di supporto per GoEleven è da definire. Sicuramente guiderà una Ducati, ma la negoziazione su come dobbiamo lavorare noi e come la squadra è da decidere. È abbastanza tardi per avere un ingegnere in quel team, quindi questo è il problema principale che abbiamo al momento. Vorrei risolverlo, ma non è facile”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento