Spostamenti zona rossa e arancione, regole e novità per le regioni
La colorazione delle regioni italiane è cambiata ancora, Campania e Toscana da ieri sono entrate anche loro in zona rossa, e quindi devono rispettare le limitazioni maggiori molto simili a quelle del lockdown totale della scorsa primavera. Vediamo allora di capire in quali zone sono classificate ora le regioni italiane e quali sono le regole che devono essere rispettate
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La geografia dell’Italia in questo fine settimana è cambiata ancora, con Campania e Toscana che da ieri sono ufficialmente in zona rossa, quella che prevede le limitazioni maggiori e che più si avvicina al lockdown totale della scorsa primavera. Vediamo allora di capire in quali zone sono ora le regioni italiane e quali sono le regole che devono essere rispettate a seconda della “colorazione"
In quali zone sono le regioni?
Zona rossa: Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Calabria, Campania, Toscana e Valle D’Aosta
Lombarida e Piemonte potrebero diventare arancioni, qui gli ultimi aggiornamenti.
Zona arancione: Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulio, Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Sicilia
Zona gialla: Trentino, Veneto (ma qui ci sono regole più stringenti clicca qui per saperne di più), Lazio, Molise e Sardegna
Zona rossa le regole
Contrassegnata “a rischio molto alto”, la cosiddetta zona rossa individuata dal Governo con l’ultimo Dcpm prevede che i residenti devono attenersi a regole ancora più rigide e stringenti.
Limiti agli spostamenti
- La libera circolazione non è consentita se non per motivi di lavoro, di urgenza o di assoluta necessità: “è vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo che per gli spostamenti motivati”.
- Per uscire di casa serve dunque l’autocertificazione, ove indicare il motivo dell’uscita e l’eventuale destinazione. Se non si dispone di autocertificazione saranno le forze dell’ordine che effettuano i controlli ad fornire una al cittadini. È comunque sempre "consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.
- È comunque permesso svolgere individualmente passeggiate in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
- È permesso lo svolgimento di attività sportive esclusivamente all'aperto ed in forma individuale (corsa, bicicletta, non necessariamente vicino al luogo di residenza).
- Muniti di autocertificazione è permesso andare in tutti i negozi e le attività commerciali che restano aperte, come supermercati, ottici, concessionarie, ferramenta (elenco qui sotto).
Attività commerciali aperte e chiuse
Il Dpcm impone la chiusura di tutte le attività commerciali e di vendita di beni o servizi al dettaglio considerati non di prima necessità, ma altre restano aperte e quindi ci si può recare presso di esse.
- Bar, ristoranti e pasticcerie potranno lavorare solo con il servizio di asporto (fino alle 22.00) e con la consegna a domicilio.
- Chiusi centri benessere, palestre e piscine.
- Sono aperti i parrucchieri e i barbieri mentre i centri estetici sono chiusi, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.
- Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.
Zona arancione
Limiti agli spostamenti
In qualsiasi orario del giorno o della notte, è vietato uscire dal proprio comune e dalla propria regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, ovviamente da indicare sul modulo di autocertificazione.
Attività commerciali
Bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. Rimangono chiuse palestre, piscine e centri sportivi, così come musei e mostre, teatri e cinema. Sospese le attività di sale scommesse, bingo e slot machine anche nei tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di farmacie e parafarmacie).
- Sono aperti i parrucchieri e i barbieri e centri estetici, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.
- Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.
Quali sono le multe per chi non rispetta le regole?
- Chi infrange le regole previste per gli spostamenti rischia una multa di 400 euro, che si riducono a 280 se si paga entro cinque giorni.
- Se nell’autocertificazione si indicano un nome o un cognome falsi o un falso indirizzo di residenza si rischia una pena da 1 a 6 anni di reclusione.
- Chi non rispetta la quarantena prevista per aver contratto il Covid rischia una sanzione penale con l'arresto da 3 a 18 mesi, e anche un'ammenda da 500 a 5.000 euro.
Giri in moto
Vediamo nel dettagli come sono regolati gli spostamenti e le “gite” in moto nelle zone italiane.
Zona rossa: gitarella in moto vietata
Le zone rosse sono off-limits, nel senso che a chi vi risiede non è concesso circolare per strada (se non ovviamente per motivi di lavoro o necessità, tra cui anche l’acquisto di bene e servizi offerti dalle tante attività commerciali che ai fatti rimangono aperte). Ma questo è un altro discorso: difficile farsi un giro sui tornanti dicendo che si sta andando a comprare il latte…
Zona arancione: si potrebbe, ma senza uscire dal proprio comune
Nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo che per i comprovati motivi più e più volte ricordati. Il Dpcm “raccomanda” inoltre di evitare anche gli spostamenti all’interno del proprio comune. Ergo: rimanendo nel proprio comune non serve l’autocertificazione e non si va incontro ad alcuna sanzione (trattasi di raccomandazione e non di divieto), potete fare un giretto se ci sono belle strade nel vostro territorio comunale... Unico limite agli spostamenti all'interno del proprio comune il coprifuoco dalle 5.00 alle 22.00.
Zona gialle: nulla ce lo vieta
Nelle zone gialle è vietato circolare per strada soltanto negli orari del coprifuoco previsto dalle 22.00 alle 5.00. Durante il giorno, ci si può liberamente spostare da un comune a un altro, da una provincia all'altra e pure da una regione all'altra, purche la destinazione sia sempre in zona gialla, tutto senza bisogno di autocertificazione. Chi vi risiede, è quindi legittimato a concedersi una bella gitarella in moto. Beato lui! Rimane comunque la raccomandazione: evitiamo gli spostamenti non necessari.
Spostarsi da una regione ad un’altra
Con l’Italia divisa in tre e le 20 le regioni colorate in giallo, arancio e rosso, intuire le regole necessarie agli spostamenti da un territorio all’altro non è così semplice. Anche in questo caso, tutto dipende dal colore della “casella” di partenza:
- Zona gialla: chi parte da una regione gialla può tranquillamente spostarsi in un’altra regione gialla. Questo vale anche qualora, per raggiungere la meta, fosse necessario attraversare una regione in fascia rossa o in fascia arancione. Il Dpcm dice che il transito è consentito “qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti”. Chiaro che si tratta solo di transito: vietato fermarsi sulla casella arancio o rossa. Da ciò il discorso seconde case: se sono all’interno di una zona rossa o arancio, non possono essere raggiunte (se non per motivi di urgenza, per esempio un tubo dell'acqua rotto) anche se con partenza da una zona gialla, se sono in una zona gialla potete andarci.
- Zona arancio e zona rossa: a chi risiede in una regione arancio o rossa, è vietato circolare al di fuori del proprio comune (e nelle rosse pure all’interno dello stesso). Ergo: non ci si può spostare in un’altra regione per farsi una gitarella in moto.
Ristoranti e alberghi
I residenti in una zona gialla che scegliessero di concedersi una bella gita in moto, potranno tranquillamente fermarsi al ristorante per il pranzo. Nelle zone gialle infatti, bar e ristoranti rimangono aperti fino alle 18.00, ma ai tavoli ci si può sedere al massimo in quattro, il numero può aumentare solo se si è familiari conviventi.
-Ricordiamo infine che i ristoranti degli alberghi continueranno a lavorare nelle zone gialle come normali ristoranti fino alle 18.00. Inoltre nelle zone gialle, rosse e arancioni i ristoranti degli alberghi possono servire i propri ospiti senza limiti di orari.
Cliccate qui per l'uso delle mascherine in moto e il trasporto passeggeri.
Cliccate qui per scaricare l'autocertificazione e capire le regole di utilizzo.
In quali zone sono le regioni?
Zona rossa: Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Calabria, Campania, Toscana e Valle D’Aosta
Lombarida e Piemonte potrebero diventare arancioni, qui gli ultimi aggiornamenti.
Zona arancione: Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulio, Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Sicilia
Zona gialla: Trentino, Veneto (ma qui ci sono regole più stringenti clicca qui per saperne di più), Lazio, Molise e Sardegna
Zona rossa le regole
Contrassegnata “a rischio molto alto”, la cosiddetta zona rossa individuata dal Governo con l’ultimo Dcpm prevede che i residenti devono attenersi a regole ancora più rigide e stringenti.
Limiti agli spostamenti
- La libera circolazione non è consentita se non per motivi di lavoro, di urgenza o di assoluta necessità: “è vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo che per gli spostamenti motivati”.
- Per uscire di casa serve dunque l’autocertificazione, ove indicare il motivo dell’uscita e l’eventuale destinazione. Se non si dispone di autocertificazione saranno le forze dell’ordine che effettuano i controlli ad fornire una al cittadini. È comunque sempre "consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.
- È comunque permesso svolgere individualmente passeggiate in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
- È permesso lo svolgimento di attività sportive esclusivamente all'aperto ed in forma individuale (corsa, bicicletta, non necessariamente vicino al luogo di residenza).
- Muniti di autocertificazione è permesso andare in tutti i negozi e le attività commerciali che restano aperte, come supermercati, ottici, concessionarie, ferramenta (elenco qui sotto).
Attività commerciali aperte e chiuse
Il Dpcm impone la chiusura di tutte le attività commerciali e di vendita di beni o servizi al dettaglio considerati non di prima necessità, ma altre restano aperte e quindi ci si può recare presso di esse.
- Bar, ristoranti e pasticcerie potranno lavorare solo con il servizio di asporto (fino alle 22.00) e con la consegna a domicilio.
- Chiusi centri benessere, palestre e piscine.
- Sono aperti i parrucchieri e i barbieri mentre i centri estetici sono chiusi, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.
- Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.
Zona arancione
Limiti agli spostamenti
In qualsiasi orario del giorno o della notte, è vietato uscire dal proprio comune e dalla propria regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, ovviamente da indicare sul modulo di autocertificazione.
Attività commerciali
Bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. Rimangono chiuse palestre, piscine e centri sportivi, così come musei e mostre, teatri e cinema. Sospese le attività di sale scommesse, bingo e slot machine anche nei tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di farmacie e parafarmacie).
- Sono aperti i parrucchieri e i barbieri e centri estetici, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.
- Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.
Quali sono le multe per chi non rispetta le regole?
- Chi infrange le regole previste per gli spostamenti rischia una multa di 400 euro, che si riducono a 280 se si paga entro cinque giorni.
- Se nell’autocertificazione si indicano un nome o un cognome falsi o un falso indirizzo di residenza si rischia una pena da 1 a 6 anni di reclusione.
- Chi non rispetta la quarantena prevista per aver contratto il Covid rischia una sanzione penale con l'arresto da 3 a 18 mesi, e anche un'ammenda da 500 a 5.000 euro.
Giri in moto
Vediamo nel dettagli come sono regolati gli spostamenti e le “gite” in moto nelle zone italiane.
Zona rossa: gitarella in moto vietata
Le zone rosse sono off-limits, nel senso che a chi vi risiede non è concesso circolare per strada (se non ovviamente per motivi di lavoro o necessità, tra cui anche l’acquisto di bene e servizi offerti dalle tante attività commerciali che ai fatti rimangono aperte). Ma questo è un altro discorso: difficile farsi un giro sui tornanti dicendo che si sta andando a comprare il latte…
Zona arancione: si potrebbe, ma senza uscire dal proprio comune
Nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo che per i comprovati motivi più e più volte ricordati. Il Dpcm “raccomanda” inoltre di evitare anche gli spostamenti all’interno del proprio comune. Ergo: rimanendo nel proprio comune non serve l’autocertificazione e non si va incontro ad alcuna sanzione (trattasi di raccomandazione e non di divieto), potete fare un giretto se ci sono belle strade nel vostro territorio comunale... Unico limite agli spostamenti all'interno del proprio comune il coprifuoco dalle 5.00 alle 22.00.
Zona gialle: nulla ce lo vieta
Nelle zone gialle è vietato circolare per strada soltanto negli orari del coprifuoco previsto dalle 22.00 alle 5.00. Durante il giorno, ci si può liberamente spostare da un comune a un altro, da una provincia all'altra e pure da una regione all'altra, purche la destinazione sia sempre in zona gialla, tutto senza bisogno di autocertificazione. Chi vi risiede, è quindi legittimato a concedersi una bella gitarella in moto. Beato lui! Rimane comunque la raccomandazione: evitiamo gli spostamenti non necessari.
Spostarsi da una regione ad un’altra
Con l’Italia divisa in tre e le 20 le regioni colorate in giallo, arancio e rosso, intuire le regole necessarie agli spostamenti da un territorio all’altro non è così semplice. Anche in questo caso, tutto dipende dal colore della “casella” di partenza:
- Zona gialla: chi parte da una regione gialla può tranquillamente spostarsi in un’altra regione gialla. Questo vale anche qualora, per raggiungere la meta, fosse necessario attraversare una regione in fascia rossa o in fascia arancione. Il Dpcm dice che il transito è consentito “qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti”. Chiaro che si tratta solo di transito: vietato fermarsi sulla casella arancio o rossa. Da ciò il discorso seconde case: se sono all’interno di una zona rossa o arancio, non possono essere raggiunte (se non per motivi di urgenza, per esempio un tubo dell'acqua rotto) anche se con partenza da una zona gialla, se sono in una zona gialla potete andarci.
- Zona arancio e zona rossa: a chi risiede in una regione arancio o rossa, è vietato circolare al di fuori del proprio comune (e nelle rosse pure all’interno dello stesso). Ergo: non ci si può spostare in un’altra regione per farsi una gitarella in moto.
Ristoranti e alberghi
I residenti in una zona gialla che scegliessero di concedersi una bella gita in moto, potranno tranquillamente fermarsi al ristorante per il pranzo. Nelle zone gialle infatti, bar e ristoranti rimangono aperti fino alle 18.00, ma ai tavoli ci si può sedere al massimo in quattro, il numero può aumentare solo se si è familiari conviventi.
-Ricordiamo infine che i ristoranti degli alberghi continueranno a lavorare nelle zone gialle come normali ristoranti fino alle 18.00. Inoltre nelle zone gialle, rosse e arancioni i ristoranti degli alberghi possono servire i propri ospiti senza limiti di orari.
Cliccate qui per l'uso delle mascherine in moto e il trasporto passeggeri.
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