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Riforma Codice della Strada, autovelox e ausiliari del traffico: più facile fare le multe

La “mini-riforma” del Codice della Strada concede più autonomia ai comuni, in città arrivano gli autovelox, gli ausiliari del traffico sono promossi a pubblici ufficiali e ai netturbini viene concesso il potere di multare per divieto di sosta
Mini riforma condice della Strada
Arrivata con la conversione in legge del decreto Semplificazioni, la “mini-riforma” del Codice della strada concede da una parte una maggiore autonomia ai singoli comuni sgravando dall’altra le regioni per quanto concerne le responsabilità su viadotti, cavalcavia e gallerie. Ai comuni in particolare viene concessa maggiore possibilità di incidere sul traffico urbano attraverso la gestione diretta delle Ztl, i maggiori poteri concessi agli ausiliari della sosta e la possibilità di istallare autovelox fissi anche in città. Nel dettaglio: con l’abrogazione del Dpr 250/1999, che obbligava i comuni a farsi approvare dal ministero delle Infrastrutture la scelta ed il posizionamento delle telecamere per le Ztl, dovrebbero arrivare regole meno stringenti e, quindi, una maggiore autonomia nella gestione dei varchi.
Un altro punto importante riguarda i maggiori poteri concessi agli ausiliari della sosta, ai quali viene riconosciuto lo status di pubblico ufficiale e, con esso, la facoltà di redigere i verbali, contestare infrazioni e disporre rimozioni. Inoltre, i dipendenti delle società private e pubbliche di gestione degli spazi di sosta, quelli delle società di trasporto pubblico e gli addetti alla raccolta rifiuti, potranno elevare multe ai veicoli che intraliciano il loro operato. 
Infine la questione autovelox: finora prevista solo sulle strade urbane di scorrimento (strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici), l’istallazione degli apparecchi fissi per la misurazione della velocità sarà possibile - ma solo su autorizzazione del prefetto - anche sulle strade urbane.
Resa totale invece per quanto riguarda la responsabilità delle regioni e delle province su viadotti, cavalcavia e gallerie che, per mancanza di fondi, non riescono a gestire: il Dl Semplificazioni rimuove il termine per adeguarsi alle linee guida su ispezioni e sicurezza, concedendone la competenza all’ente proprietario della strada più importante che s’interseca con il viadotto o la galleria. 
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