Joan Mir e Alex Rins testano la Suzuki Hayabusa 2021
Fedele allo spirito del debutto negli anni Novanta, la Hayabusa quest'anno è tornata completamente aggiornata. La nuova "Busa" ha convinto anche i piloti ufficiali del team MotoGP Joan Mir e Alex Rins, che l'hanno provata lungo il Racepark di Meppen. Ecco il video
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Mir, Rins e la Busa
“Risorta dalle sue ceneri”, la nuova Suzuki Hayabusa 2021 non ci ha delusi: spirito e indole rimangono quelli di sempre, ma la moderna tecnologia di cui è stata dotata ne ha ulteriormente alzato prestazioni e performance. Noi l’avevamo provata a marzo (cliccate qui per la nostra videoprova), ma non siamo stati gli unici. Nel video qui sotto a montare in sella sono niente meno che gli alfieri Suzuki Joan Mir e Alex Rins, con il collaudatore Sylvan Guitoli a fare gli onori di casa.
Lungo i 2.300 metri di rettilineo del Racepark, a Meppen (in Germania), hanno sguinzagliato tutti i 190 CV erogati dal poderoso quattro cilindri da 1340 cm3. Forse un po’ di parte - entrambi i piloti hanno ammesso di amare, da sempre, la Busa - sia Joan che Alex non hanno potuto che elogiarne doti e capacità. Emozionato dal pacchetto elettronico, Mir ha per esempio evidenziato la capacità della moto di mantenere il posteriore sempre ben gestibile: "Ho provato tutte le modalità di guida e la mia preferita è senza dubbio quella senza aiuti”, ha detto, scherzando, il campione del mondo, che però ha anche aggiunto: “è vero che preferisco tutto disconnesso, ma in fondo, guidando in strada, l’elettronica di cui è dotata serve davvero tutta, perché è una moto molto potente e bisogna tenerla a bada!”. Mir ha testato anche il launch-control e, anche in questo caso, s’è detto più che sorpreso: “È come quello di prototipi che usiamo nella MotoGP. Sì - ha detto - la moto è pesante e ha molta coppia ed è difficile trovare una moto da strada con questa accelerazione. È fatta apposta per fartela sentire tutta…”.D’accordo con lui il compagno di squadra Rins, altrettanto emozionato dalle prestazioni ma soddisfatto anche da equipaggiamento e strumentazione: "Ho trovato l'Hayabusa incredibile, mi piacciono molto il cruscotto ed il display digitale. È anche meglio di quello che abbiamo in MotoGP, fornisce moltissime informazioni, dall’apertura del gas alla potenza frenante”. Lasciamo però siano gli stessi Mir e Rins a raccontarvelo…Ecco il video!
“Risorta dalle sue ceneri”, la nuova Suzuki Hayabusa 2021 non ci ha delusi: spirito e indole rimangono quelli di sempre, ma la moderna tecnologia di cui è stata dotata ne ha ulteriormente alzato prestazioni e performance. Noi l’avevamo provata a marzo (cliccate qui per la nostra videoprova), ma non siamo stati gli unici. Nel video qui sotto a montare in sella sono niente meno che gli alfieri Suzuki Joan Mir e Alex Rins, con il collaudatore Sylvan Guitoli a fare gli onori di casa.
Lungo i 2.300 metri di rettilineo del Racepark, a Meppen (in Germania), hanno sguinzagliato tutti i 190 CV erogati dal poderoso quattro cilindri da 1340 cm3. Forse un po’ di parte - entrambi i piloti hanno ammesso di amare, da sempre, la Busa - sia Joan che Alex non hanno potuto che elogiarne doti e capacità. Emozionato dal pacchetto elettronico, Mir ha per esempio evidenziato la capacità della moto di mantenere il posteriore sempre ben gestibile: "Ho provato tutte le modalità di guida e la mia preferita è senza dubbio quella senza aiuti”, ha detto, scherzando, il campione del mondo, che però ha anche aggiunto: “è vero che preferisco tutto disconnesso, ma in fondo, guidando in strada, l’elettronica di cui è dotata serve davvero tutta, perché è una moto molto potente e bisogna tenerla a bada!”. Mir ha testato anche il launch-control e, anche in questo caso, s’è detto più che sorpreso: “È come quello di prototipi che usiamo nella MotoGP. Sì - ha detto - la moto è pesante e ha molta coppia ed è difficile trovare una moto da strada con questa accelerazione. È fatta apposta per fartela sentire tutta…”.D’accordo con lui il compagno di squadra Rins, altrettanto emozionato dalle prestazioni ma soddisfatto anche da equipaggiamento e strumentazione: "Ho trovato l'Hayabusa incredibile, mi piacciono molto il cruscotto ed il display digitale. È anche meglio di quello che abbiamo in MotoGP, fornisce moltissime informazioni, dall’apertura del gas alla potenza frenante”. Lasciamo però siano gli stessi Mir e Rins a raccontarvelo…Ecco il video!
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