Honda XL 750 Transalp, come è fatta e come va - VIDEO
La Transalp è la moto più attesa dell'anno, erede di una tradizione che risale al 1986, anno del debutto della prima versione. Oggi a 37 anni di distanza lo spirito è rimasto identico ma tutto il resto è cambiato, ve lo spieghiamo nella nostra video prova!
La storia della crossover giapponese va di pari passo con quella del segmento adventure, la nuova XL750 Transalp si ispira alla formula che ne decretò il successo fin dall’inizio: grazie all'estrema versatilità è in grado di cavarsela bene nei viaggi sulle lunghe distanze, negli spostamennti urbani e nel fuoristrada "leggero". Nel video qui sotto vi raccontiamo nel dettaglio come è fatta e le nostre impressioni di guida!
La linea in qualche modo richiama le origini, naturalmente reinterpretate in chiave moderna con una carenatura e un parabrezza studiati per trovare il massimo equilibrio tra aerodinamicità e protezione dal vento. Così nella terna di livree disponibili non poteva mancare il classico Tricolour della progenitrice XL600V. La scelta è fra Ross White (Tricolour) con cerchi color oro, Mat Iridium Gray Metallic e Mat Ballistic Black Metallic. Naturalmente delle origini è rimasto solo lo spirito e nemmeno il motore ha più la medesima architettura. Ora è lo stesso bicilindrico parallelo di 755 cm³ della CB750 Hornet e offre prestazioni all’altezza dei tempi: 92 CV (67,5 kW) a 9.500 giri/minuto e 75 Nm di coppia a 7.250 giri/minuto, con la possibilità di cucirsi l’erogazione su misura attraverso gli ausili elettronici.
Elettronica raffinata
Ci sono 5 riding mode (Sport, Standard, Rain, Gravel e User), l’ultimo dei quali completamente personalizzabile. Sono disponibili 4 livelli di erogazione della potenza e 3 di freno motore, il controllo di trazione integra il controllo anti impennata e ci sono 5 livelli di intervento con la possibilità di disattivarli, così come è possibile disattivare l’ABS al posteriore per l'uso in fuoristrada. Per quanto riguarda le sospensioni, Honda si è rivolta a Showa per la forcella SFF-CA con steli di 43 mm di diametro, che offre una corsa di 200 mm ed è regolabile nel precarico molla; al posteriore il sistema Pro-Link a leveraggi progressivi permette un’escursione ruota di 190 mm ed è controllato da un ammortizzatore Showa con serbatoio separato regolabile nel precarico.