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EICMA 2015, l'offroad integrale di Armotia

Sono la trail Due R e l'enduro Due X le prime moto elettriche con trazione a due ruote motrici proposte dalla neonata azienda italiana. Spinte dai motori nel mozzo con potenza complessiva di 11 kW, hanno una velocità massima di 90 e 80 km/h e un'autonomia di 80 minuti a pieno regime. Alcuni parametri sono regolabili tramite app per smartphone
Carene personalizzabili
L'idea risale al 2010, ma inizia a concretizzarsi soltanto nel 2013 quando l'ingegnere meccanico Antonio Ranalli e quello elettronico Andrea Andreucci mettono a punto il primo prototipo della futura moto elettrica e fondano la Armotia. Lo sviluppo richiede un biennio e sfocia nei due esemplari esposti a EICMA, la trail Due R e l'enduro Due X. Modelli con in comune l'impostazione tecnica a due ruote motrici a ripartizione elettronica della coppia con motori nei mozzi raffreddati ad aria con potenza complessiva di 11 kW (circa 15 CV). Le batterie sono agli ioni di litio da 5,1 kWh, si ricaricano in 2-6 ore e dovrebbero garantire 80 minuti di divertimento puro. Diversa la gestione elettronica che porta la Due R ad avere una coppia massima di 180 Nm e una velocità di punta di 90 km/h, numeri che diventano di 200 Nm e 80 km/h per la Due X. A differenziarle è pure l'assetto con la Due R tarata più per i percorsi cittadini e con baricentro più basso di 20 mm che porta l'altezza sella a 920 mm contro i 940 della Due X. Una variante, quest'ultima, più orientata all'offroad grazie pure agli pneumatici con tassellatura più marcata e alla possibilità di selezionare tre modalità per adattare la trazione al terreno percorso. Un settaggio effettuabile tramite app per smartphone che consente, come sulla Due R, di personalizzare alcuni parametri, controllare prestazioni, salvare i dati della telemetria e condividere foto, video, mappe e dati. Ad esaltare la possibilità di personalizzazione è, però l'iscrizione alla community che consente di scaricare i file per stampare in 3D parti delle carene o, se si hanno abilità informatiche, di progettarle ex novo. Più tradizionali sono il telaio in tubi di acciaio ovali e le componenti: cerchi da 21” nell'anteriore e da 18” del posteriore, freni a disco da 260/200 mm, forcella con escursione da 240 mm e mono ammortizzatore posteriore da 220 mm con regolazione precarico, estensione e compressione. Il peso è per entrambe di 125 kg.
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