Eccesso di velocità, via libera ai "Tutor invisibili"
Siano Tutor oppure autovelox, i dispositivi di rilevamento della velocità vanno sempre segnalati, ma ora non è più necessario specificare di che tipo di tratta. Una novità che potrebbe portare ad un considerevole aumento delle sanzioni
A pochi mesi dalla sentenza emessa in Cassazione riguardo l’illegittimità delle multe erogate attraverso apparecchi approvati ma non “omologati” (cosa che inevitabilmente porterà ad una valanga di ricorsi), ne arriva oggi un’altra che, al contrario, sembrerebbe favorirne l'utilizzo.
Con l'ordinanza 19377/2024, gli Ermellini hanno infatti dato il via libera all’utilizzo di quelli che in molti hanno già ribattezzato "tutor invisibili”. Intendiamoci, non parliamo di apparecchiatura “nascoste” o non segnalate, istallate come trappole senza avvertire l’automobilista della loro presenza, bensì di strumenti generici per il rilevamento della velocità di natura non meglio specificata. Cosa significa? Andiamo con ordine, ricordando innanzitutto le principali differenze che intercorrono tra i due principali strumenti per il rilevamento della velocità, vale a dire Tutor e aAutovelox.
Tutor e autovelox, quali differenze?
A differenza dell’Autovelox, che misura solo la velocità istantanea dei veicoli al passaggio in un punto esatto della sezione stradale, il Tutor (qui tutti i dettagli su come funziona) misura la velocità media compresa tra un punto d’ingresso ed uno di uscita, senza quindi penalizzare chi, per esempio, dovesse superare il limite di velocità per brevi tratti, magari per un sorpasso. Si tratta di una differenza di non poco conto considerando che, per “sfuggire” al tutor, non basta, com’è invece nel caso dell’autovelox, rallentare solo in procinto dell’apparecchiatura. Vale ovviamente il discorso opposto: mantenere una velocità media superiore al limite per rallentare solo davanti alla telecamera, non salva dal tutor ma salva invece dall’autovelox.
Perché “invisibili”?
Ricordata la differenza tra Tutor e autovelox, torniamo ai nostri Tutor invisibili ed alla relativa ordinanza, secondo la quale, appunto, non vi sarebbe più alcun obbligo di indicare agli automobilisti la tipologia dello strumento di rilevazione istallato. Da qui l'aggettivo "invisibili". In base alla decisione presa dai giudici, la presenza del dispositivo va sempre segnalata (in caso contrario, la multa è illegittima), ma senza specificare di che tipo si tratta. Considerando quanto detto sopra riguardo i due differenti “escamotage” per sfuggire all’uno o all’altro strumento, l’impossibilità di conoscere quali dei due viene utilizzato nel tratto di strada che si sta percorrendo potrebbe portare ad un considerevole aumento delle sanzioni.