KTM più forte del Covid-19: superati i numeri del 2019
La “molla” di cui parlava Stefan Pierer è stata caricata: sommando le vendite di KTM, Husqvarna e GasGas, il gruppo ha segnato nel primo semestre 2020 ben 70.171 moto vendute e le previsioni per la seconda metà dell’anno sono ancora più rosee. Il merito però va anche alle e-bike
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Industria e finanza
KTM cresce
Che KTM avrebbe reagito bene al contraccolpo del Covid-19 già lo sapevamo: già a giugno, lo stesso Stefan Pierer si diceva convinto del fatto che, nonostante l’iniziale battuta d’arresto, l’emergenza sanitaria si sarebbe presto rivelata una “molla” importante, se non addirittura fondamentale, per il rilancio del settore. E così è stato, almeno per la Pierer Mobility (cioè per chi ha saputo dove e come investire) che, nella prima metà del 2020, ha messo a segno risultati decisamente positivi. I numeri non mentono: sommando le vendite di KTM, Husqvarna e GasGas (la cui acquisizione al 100% è stata di recente formalizzata) il Gruppo ha raggiunto quota 70.171 unità, a cui vanno aggiunte le 34.351 vendite registrate nel comparto delle e-bike Husqvarna e R-Raymon, che portano il risultato a +1,3% rispetto al primo semestre del 2019. Si vende di più e c’è più lavoro: la produzione in Austria è cresciuta e, conseguentemente, nel mese di giugno l’azienda ha assunto 170 nuovi dipendenti, il cui numero totale nel mondo sale a 4.400 impiegati. Si può fare di meglio? A quanto pare sì: la molla di cui palava Pierer è stata caricata e, stando alle stime attuali, solo nel secondo semestre 2020 si prevedono ricavi superiori agli 800 milioni di euro, maggiori cioè di quelli registrati nello stesso periodo del 2019, fermi a 765,3 milioni. Il fatturato annuale dovrebbe pertanto superare i 1.400 milioni, con una flessione inferiore all'8% rispetto ai 1.520 milioni dell'annata 2019. Decisamente niente male considerando i gravi blocchi apportati all’economia mondiale dalle misure restrittive volute per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus.
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