Coronavirus KTM - Stefan Pierer: "Ci troviamo in una situazione favorevole"
Tolte le iniziali difficoltà, l’emergenza Coronavirus avrebbe in realtà offerto nuove risorse al comparto delle due ruote. Il CEO di KTM, che invece di licenziare ha assunto, spiega in che modo il Covid potrebbe dare nuove energie al settore motociclistico
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KTM e Covid-19
Dopo il crollo registrato nei mesi di marzo e aprile, il mercato delle due ruote potrebbe tornare a crescere più forte di prima. A sostenerlo è niente meno che Stefan Pierer, convinto del fatto che, nonostante l’iniziale battuta d’arresto, l’emergenza sanitaria possa in realtà essere stata una “molla” importante, se non addirittura fondamentale, per il rilancio del settore. Intervistato da Alan Cathcart per Le Repaire des Motards, il CEO di KTM ha spiegato la strategia messa in campo dalla sua azienda e evidenziato alcuni degli aspetti positivi legati alle due ruote, primo fra tutti quello del distanziamento sociale.
“Rispetto ai comparti dell’automobilismo e dell’areonautica, per i quali è ancora un incubo, ci troviamo oggi in una situazione molto favorevole. Fortunatamente per noi - ha detto Pierer - l’industria delle due ruote sta prosperando in una certa misura dopo il COVID”. Pierer attribuisce il successo di KTM - che invece di licenziare ha assunto 40 nuovi lavoratori - alla capacità di individuare velocemente la pandemia come una minaccia in arrivo e di agire quindi di conseguenza. “Non c’è stato nulla di inaspettato. Come azienda internazionale, abbiamo contatti e collegamenti in tutto il mondo e abbiamo visto molto presto che c'era qualcosa che stava interferendo con le vendite nei mercati asiatici. Quando questi problemi si sono trasferiti sulla catena di approvvigionamento italiana dove vengono realizzate le parti che assembliamo qui a Mattighofen - ha spiegato Pierer - avevo già programmato di interrompere la produzione a partire dalla metà di marzo”.
Al di là della “lungimiranza” dimostrata dai vertici di KTM, un fattore che secondo Pierer avrebbe giocato a vantaggio della sua azienda riguarda in particolare la peculiarità delle due ruote, specialmente nel settore dell’off-road. “Spendendo meno di 10.000 euro, puoi allontanarti dal Coronavirus in qualsiasi momento, puoi farlo da solo senza preoccuparti della distanza sociale, puoi lasciare i rischi legati alla densità urbana e farti un giro in campagna. Questo - ha concluso Pierer - è il motivo principale per cui abbiamo registrato una forte domanda per quanto riguarda i modelli fuoristrada nel mercato americano”.
Vendite moto in Europa
Germania a parte, per quanto riguarda le vendite di moto registrate in Europa, maggio ha segnato com’era facile aspettarsi numeri ancora negativi (e questo, è chiaro, vale anche per l’Italia). Tuttavia, la “teoria” di Pierer potrebbe presto trovare conferma nelle scelte di molti consumatori. Sconsigliati i mezzi pubblici per il rischio contagio, le due ruote potrebbero in effetti dimostrarsi un’ottima alternativa non solo per godersi un giretto fuori città ma anche e soprattutto per gli spostamenti di tutti i giorni. Una soluzione che, tra le altre cose, potrebbe essere ulteriormente favorita dalla crescita nel comparto dei veicoli elettrici, potenziali protagonisti di una nuova mobilità urbana sostenibile.
“Rispetto ai comparti dell’automobilismo e dell’areonautica, per i quali è ancora un incubo, ci troviamo oggi in una situazione molto favorevole. Fortunatamente per noi - ha detto Pierer - l’industria delle due ruote sta prosperando in una certa misura dopo il COVID”. Pierer attribuisce il successo di KTM - che invece di licenziare ha assunto 40 nuovi lavoratori - alla capacità di individuare velocemente la pandemia come una minaccia in arrivo e di agire quindi di conseguenza. “Non c’è stato nulla di inaspettato. Come azienda internazionale, abbiamo contatti e collegamenti in tutto il mondo e abbiamo visto molto presto che c'era qualcosa che stava interferendo con le vendite nei mercati asiatici. Quando questi problemi si sono trasferiti sulla catena di approvvigionamento italiana dove vengono realizzate le parti che assembliamo qui a Mattighofen - ha spiegato Pierer - avevo già programmato di interrompere la produzione a partire dalla metà di marzo”.
Al di là della “lungimiranza” dimostrata dai vertici di KTM, un fattore che secondo Pierer avrebbe giocato a vantaggio della sua azienda riguarda in particolare la peculiarità delle due ruote, specialmente nel settore dell’off-road. “Spendendo meno di 10.000 euro, puoi allontanarti dal Coronavirus in qualsiasi momento, puoi farlo da solo senza preoccuparti della distanza sociale, puoi lasciare i rischi legati alla densità urbana e farti un giro in campagna. Questo - ha concluso Pierer - è il motivo principale per cui abbiamo registrato una forte domanda per quanto riguarda i modelli fuoristrada nel mercato americano”.
Vendite moto in Europa
Germania a parte, per quanto riguarda le vendite di moto registrate in Europa, maggio ha segnato com’era facile aspettarsi numeri ancora negativi (e questo, è chiaro, vale anche per l’Italia). Tuttavia, la “teoria” di Pierer potrebbe presto trovare conferma nelle scelte di molti consumatori. Sconsigliati i mezzi pubblici per il rischio contagio, le due ruote potrebbero in effetti dimostrarsi un’ottima alternativa non solo per godersi un giretto fuori città ma anche e soprattutto per gli spostamenti di tutti i giorni. Una soluzione che, tra le altre cose, potrebbe essere ulteriormente favorita dalla crescita nel comparto dei veicoli elettrici, potenziali protagonisti di una nuova mobilità urbana sostenibile.
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