Bimota Tera, astronave per viaggi avventurosi
Il concept era stato mostrato nel 2022 ed ora è arrivata la versione definitiva. Un passo importante per la Casa riminese che ha declinato le linee sportive della Tesi in chiave adventouring
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“Banalità” è una parola che nel vocabolario Bimota non esiste e anche la versione definitiva della Tera è qualcosa di estremamente particolare. Il concept era stato mostrato nel 2022 ed ora è arrivata la versione definitiva. Un passo importante per la Casa riminese che ha declinato le linee sportive di moto come la Tesi in chiave adventure-touring.
Il risultato è di notevole impatto in entrambe le colorazioni previste, sia quella rossa che monta pneumatici da turismo ed è rivolta all’uso stradale, sia quella kaki che invece ha un’anima più avventurosa ed è dotata di pneumatici con scolpiture più profonde e borse laterali integrate. In entrambi i casi davanti c’è una copertura 120/70 ZR 17 M/C (58W), dietro una 190/55 ZR17 M/C (75W).
Motore da quasi 200 CV
Certamente è una moto da grandi emozioni: il cuore è il motore Kawasaki quattro cilindri in linea di 999 cm³ con compressore, dotato di raffreddamento a liquido e iniezione. 197 CV di potenza e 137 Nm di coppia sono numeri impressionanti per un uso stradale, figuriamoci sullo sterrato. Ma tutto è adeguato, a partire dalla originale sospensione anteriore “a forcellone” derivata da quella della Tesi. Sono controllate da ammortizzatori a gas Öhlins TTX 36 con serbatoio esterno regolabili in tutte le funzioni sia quella anteriore, sia quella posteriore, che offrono escursioni rispettivamente di 114 e 135 mm; in alternativa c’è l’opzione del sistema di sospensioni semi-attivo Marzocchi che oltre a dare una risposta ancora più precisa consente maggiori escursioni, rispettivamente 145 e 165 mm. Il telaio in piastre di alluminio ricavate dal pieno è l’evoluzione del modello Tesi H2, ma è totalmente nuovo e progettato da zero; la Tera è interamente realizzata in leghe di alluminio e fibra di carbonio.
Niente prezzo
Su una moto di altissimo livello era scontata la presenza di pinze freno anteriori Brembo Stylema a quattro pistoncini, con dischi semi-flottanti di 330 mm Ø, mentre al posteriore c’è un disco di 220 mm Ø con pinza a due pistoncini. Il sistema antibloccaggio è il KIBS ABS Kawasaki e naturalmente ci sono tutti gli ausili elettronici di prammatica.
La curiosità è tanta, però la Casa non ha comunicato il peso della nuova Tera, né il suo prezzo, né quando la moto sarà disponibile.
Foto e immagini
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