Dall’Igna: “Marquez fa la differenza con la Desmosedici”
Ducati ha deciso di puntare su Marc Marqueze il direttore generale di Ducati Corse ha raccontato come si è arrivati a questa decisione
Come è stata presa la decisione
Nel 2025 ad affiancare Francesco Bagnaia nel team factory di Ducati ci sarà Marc Marquez e Gigi Dall’Igna, intervistato da Sky Sport ha spiegato le ragioni di questa scelta: “Questa decisione l’abbiamo presa spinti dalla consapevolezza raggiunta in questi mesi che lui effettivamente possa fare la differenza sulla nostra moto. La Desmosedici evidentemente ha raggiunto livelli incredibili e quindi il fatto di avere due piloti di quel livello ci permette di avere le maggiori probabilità di vincere il titolo iridato, il nostro obiettivo. Come ha detto una volta Max Biaggi le corse di moto non sono un concerto di musica classica, può succedere di tutto e avere due piloti in grado di lottare per il titolo è la cosa migliore”.
Ora è ufficiale: Marc Marquez pilota Ducati nel 2025
Inizialmente, però, quello a cui si puntava era altro: “Il nostro obiettivo era quello di mantenere sia Martin sia Marc Marquez, ma era molto molto complicato. L’abbiamo perseguito fino a quando non è stato più possibile. La soluzione era puntare su Martin o su Marc Marquez. Anche questa è stata una decisione molto difficile e abbiamo poi optato per Marc”. Ora bisognerà vedere come sarà l’ambiente che si creerà nel team: “Dal punto di vista dello sviluppo della moto non sono assolutamente preoccupato. Abbiamo sempre seguito la nostra filosofia, abbiamo sempre seguito più di un pilota nelle proprie scelte e anzi crediamo che non guardare ad un unico pilota, ma tenere conto dell’insieme possa essere un valore aggiunto nello sviluppo. Sono più preoccupato dal punto di vista della gestione sportiva. Il clima che si vive attualmente all’interno del box Ducati è meraviglioso e l’obiettivo è quello di continuare a mantenerlo anche il prossimo anno”. Potrà essere un confronto per Pecco, ma Dall’Igna ha spiegato: “Non credo che Pecco abbia bisogno di ulteriori esami, ha già vinto due titoli e fa cose fantastiche alla guida della moto. È la nostra bandiera. Abbiamo firmato con lui prima che il campionato iniziasse. Sono due campioni. Tutti e due hanno la determinazione, sanno soffrire, se lo giocheranno ad armi pari”.
"Non sono un uomo di marketing"
Certo è che lo spagnolo ha un nome che pesa sotto molti punti di vista, tra cui quelli legati al marketing. Il direttore sportivo di Ducati Corse però se ne chiama fuori: “Non sono un uomo di marketing, la scelta di Marquez è stata puramente sportiva, anche se in azienda c’è chi sicuramente ha fatto questa scelta anche per motivi di marketing. Nel mondo Marc ha tanti tifosi”.
E dopo questa scelta bisognerà vedere quale sarà la mossa che farà il team Pramac, che ha ricevuto un'offerta da parte di Yamaha, per diventare il loro team privato in vista del futuro: “Il rischio di perderli è sicuramente reale, tutti tifano perché Pramac faccia qualcosa di diverso da Ducati. Per noi sarebbe un dispiacere, sia personale sia sportivo. Pramac e Paolo Campinoti sono con noi da tantissimo tempo, hanno fatto parte del nostro successo. Sarebbe un forte dispiacere. Credo che sia ancora tutto da valutare, ma effettivamente il problema sussiste”.
Non ci sarà alcun dubbio sul trattamento
Ora però c’è un titolo in ballo da portare a casa e il leader del campionato è Jorge Martin, prossimo pilota Aprilia. Ma Dall’Igna è sicuro: “Noi facciamo dello sport prima di tutto, quindi dobbiamo essere sportivi. Non si può dire nulla sulla gestione delle moto clienti da parte di Ducati in questi anni, tutti i nostri piloti hanno avuto l’opportunità di esprimere il proprio talento e crescere e migliorarsi con le nostre moto. Penso sarà così anche da qua a fine anno. A Martin non mancherà il nostro supporto sia da punto di vista tecnico sia umano”.
Le parole su Bastianini
I piloti in ballottaggio erano tre, ma di fatto la scelta si è limitata poi a due escludendo Enea Bastianini, di cui ha detto: “Enea ha fatto delle cose meravigliose in Ducati, fin dal suo esordio con un team privato più di Pramac. Ha fatto un percorso bellissimo arrivando nel team ufficiale. Ha avuto semplicemente sfortuna: la prima stagione l’ha buttata praticamente via a causa di un incidente alla prima gara, non ha avuto l’occasione di dimostrare. Sappiamo che vale tanto. Avevamo due titani già preparati a lottare con un percorso diverso alle spalle e Bastianini è stato messo da parte un po’ prima”.
Ora che la decisione è stata presa, Dall’Igna non avrà più un peso così importante sulle spalle: “Spero di cominciare a rilassarmi. La decisione è stata sofferta e complicata sia dal punto di vista sportivo sia umano, perché nessuno dei piloti è mai andato fuori dalle righe. Non ci sono mai state scorrettezze. Ho cambiato idea svariate volte in questi giorni, ma alla fine sono convinto che questa sia la scelta giusta. Abbiamo così il miglior team della storia di Ducati. La decisione è state presa domenica. Sabato pomeriggio abbiamo fatto un’embrione di decisione e poi si è sviluppato tutto dopo il GP d’Italia. Abbiamo avuto poco tempo per sistemare i dettagli di un contratto importante e infatti non abbiamo annunciato il pilota subito dopo”.