MotoGP - Domenicali: “Valentino Rossi una rockstar, visto poco in Ducati”

Dovi è un ragazzo semplice, Rossi una Rockstar
Quest’anno il titolo della MotoGP è stato deciso all’ultima gara, a Valencia, a lottare per il mondiale c’erano Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Il titolo poi è andato ancora una volta a Marquez, ma la stagione del Dovi è stata oltre le attese. Claudio Domenicali, amministratore delegato della casa di Borgo Panigale, in un’intervista al Sole 24 Ore ha parlato di questa annata per certi versi sorprendente: “Dovizioso ha vinto sei volte. Il nostro è stato un campionato molto buono. Il secondo posto è la base da cui ripartire. In una Moto GP con diciotto gare, la costanza è fondamentale. E la Honda di Marc Márquez è andata meglio. Il titolo mondiale ci manca dal 2007, quando lo vincemmo con Casey Stoner. Stiamo programmando il prossimo campionato. Lo stiamo facendo senza stravolgere i metodi di lavoro e gli equilibri economici, le scelte dei piloti e le sinergie fra il reparto corse e il resto dell’azienda”. Ducati è proprietà di Audi e l’italiano ha detto: “L’appartenenza a un grande gruppo integrato come Volkswagen comporta vantaggi significativi. Non solo per la stabilità e la forza che ne derivano. Ma anche per la possibilità di accedere alla frontiera tecnologica più avanzata”. In MotoGP la “rossa” è andata nelle mani anche del pilota italiano più famoso del mondo, Valentino Rossi, ma purtroppo non si sono raccolti i successi sperati e Domenicali ha spiegato cosa è andato storto: “Fu un problema tecnologico, perché la moto era disegnata in una maniera tale da non incastrarsi con lui come pilota. Ma, forse, fu anche un problema di incontro umano. Lui era già una rockstar. Veniva pochissimo qui a Borgo Panigale. La cosa non ha mai preso la forma e la consistenza giuste. Da tutti i punti di vista”. Con “Dovi” la storia è diversa e ha aggiunto: “Guarda qui: Dovi con la figlia Sara e la sua fidanzata Alessandra, in sella a una X Diavel nera. Una nostra moto. Dovi è un ragazzo semplice. È sempre qui. Dai, che l’anno prossimo magari qualcosa di meglio la combiniamo, in MotoGP...”