La Monkey 125 è la versione riveduta e aggiornata della "minimoto" nata negli anni 60 e diventata un mito in Asia e Stati Uniti. Fedele alle forme originali ma con dimensioni poco più grandi, sfoggia tanti dettagli che richiamano il passato tra cui parafanghi e paracalore della marmitta cromati, il serbatoio bicolore in alluminio con il logo Honda a rilievo, il sellone ben imbottito e (purtroppo) monoposto. I consumi sono da record: la casa dichiara ben 67 km con un litro! La ciclistica è robusta: il telaio è un monotrave in acciaio, la forcella è a steli rovesciati da 31 mm di diametro, mentre dietro ci sono due ammortizzatori regolabili nel precarico. I freni sono entrambi a disco, collegati a un sistema ABS a un canale (agisce solo sulla ruota anteriore) dotato di piattaforma inerziale che evita il sollevamento della ruota posteriore nelle frenate più decise. In sella si sta tutto sommato bene: la sella è imbottita e lunga, le pedane sono vicine alle ginocchia ma le gambe trovano spazio lungo il serbatoio e lontane dal manubrio. La Monkey accelera con decisione e nel traffico è imbattibile e divertentissima. La ciclistica è a punto e le asperità del terreno vengono filtrate abbastanza bene.
Pregi e difetti
Le dimensioni la rendono imbattibile nel traffico, i consumi sono da "record", la dotazione tecnica è completa e le finiture sono curate.
L'altezza ridotta la rende poco visibile agli automobilisti, è omologata monoposto e costa cara.
Foto e immagini
Honda Monkey
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