Il W3 è omologato L3e (cioè si guida con patente A1 o B dell’auto, come un 125) ed è elegante e ben fatto: ha un design classico con linee pulite, luci full led, specchietti cromati con il guscio esterno del colore della carrozzeria e pneumatici da 12” con banda bianca, come gli scooter anni 50. Il cruscotto digitale è chiaro e offre molti dati, compresa la temperatura ambientale, però non si connette al cellulare. Molto comodo e spazioso, il W3 ha un’ampia sella in ecopelle sdoppiata e offre molto spazio al pilota e al passeggero. La pedana piatta è larga e ben sfruttabile, ma anche il vano sottosella è capiente (ci sta un casco jet) persino con entrambe le batterie installate.
Motore Bosch
Il W3 monta un motore Bosch da 4 kW e raggiunge una velocità massima limitata a 75 km/h. È alimentato da due batterie al litio con celle LG da 1.890 Wh ciascuna, che assicurano un’autonomia fino a 100 km e sono alloggiate nel sottosella, protette da uno sportellino che le separa dal vano portacasco. Dotato di tre modalità di guida e tasto parking, il Wayel ha sospensioni efficaci ma un po’ rigide. La frenata combinata e il sistema di recupero dell’energia invece agiscono efficacemente sui due dischi. Tra le dotazioni di serie anche un sistema di antifurto sonoro e la presa USB, protetta da un vano dietro lo scudo.
Sella sdoppiata
Il W3 è spazioso, comodo anche quando si viaggia in due: la sella sdoppiata è ampia e bassa da terra, la pedana piatta è alla giusta altezza e permette di caricare oggetti anche voluminosi, mentre lo scudo rimane lontano dalle ginocchia. La partenza è fluida e docile in tutte e tre le modalità di guida. Ciò che cambia è la velocità massima, che nella modalità più “sportiva” raggiunge i 75 km/h. In modalità 1 invece la velocità max scende a 60 km/h, ma l’autonomia dichiarata delle batterie arriva a 100 km. Nel traffico, il W3 è maneggevole e bilanciato. Tra le curve disegna traiettorie precise, ma le sospensioni sono un po’ rigide e sul pavé si saltella. Ben equilibrata la frenata combinata che agisce su due dischi.
Perché sì
È costruito con cura e sfoggia una buona dotazione di serie, piace anche la linea classica e con dettaglie realizzati con una buona cura.
Il motore è brillante in accelerazione e ripresa e anche l’autonomia non è male.
Lo spazio a disposizione di pilota e passeggero è abbondante, la pedana piatta è larga e ben sfruttabile.
Perché no
Le sospensioni sono efficaci ma tarate sul rigido, le buche sisentono anche perché le ruote sono di piccolo diametro.
La capacità di carica del vano sottosella è limitata: lo spazio è in parte occupato dalle batterie (estraibili)
Galleria
Wayel W3
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