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Tourist Trophy, Michael Dunlop nella storia: eguagliato il record dello zio Joey

Il nordirlandese ha riscritto la storia del TT dell'Isola di Man, vincendo la gara 1 della Supersport e raggiungendo così l'incredibile quota di 26 affermazioni. Nei sidecar primo successo per Ryam e Callum Crowe

La gara parte nel pomeriggio e nel primo passaggio a Glen Helen è Dean Harrison a prendere il comando, con un vantaggio su Davey Todd – in sella a una Ducati Panigale V2- di soli 0,08 secondi e Dunlop a poco più di 7 decimi. James Hillier (Bournemouth Kawasaki Racing), James Hind (North Lincs Components Suzuki) e Michael Evans (Smith Racing Triumph) completano la classifica dei primi sei, mentre Peter Hickman è “solo” ottavo con la Triumph di PHR Performance.

Rimonta e sorpasso

A Ballaugh, Todd prende il comando su Harrison, con un vantaggio di appena 0,257 secondi, per poi lasciarlo nuovamente a Ramsey. A fine giro il pilota Honda marca una media di 128,037 mph, circa due secondi di vantaggio su Todd e tre su Dunlop. Settimo Hickman.

Al secondo passaggio a Glen Helen, Dunlop scavalca Todd e si trova a 1.2 secondi dal leader, con Todd terzo. La progressione del nordirlandese è costante e a Ballaugh è in testa alla gara; a Ramsey ormai ha due secondi sullo stesso Todd, che nel frattempo ha superato Harrison per il secondo posto.

Da qui in poi Dunlop incrementa: 4.5 secondi sul pilota Ducati alla fine del secondo giro, quando al rifornimento si registrano i ritiri di Coward e Cummins, con Hickman sceso fino all'undicesima posizione. Un altro passaggio e – nonostante la strenua resistenza di Todd- il vantaggio sale a 5 secondi.

Al traguardo è un trionfo: vittoria con 8.5 secondi su Todd – suo miglior risultato al TT, con record per una Ducati sul Mountain Course a 128.785 mph- terzo Harrison, al suo 27esimo podio al Tourist Trophy. Seguono Hind, Brookes, Browne, Hickman ed Evans. 19esimo il nostro Stefano Bonetti, su Yamaha R6.

E siamo solo all'inizio

Il risultato di Michael rimane incredibile, anche se ampiamente preannunciato dai pronostici. Il nipote di Joey è arrivato a eguagliarlo a soli 35 anni, in una carriera costellata di lutti, con qualche infortunio non trascurabile, e manifestando sempre una grande tenacia e indipendenza. Anche in questa edizione del TT si è mostrato lucido e capace di scegliere il meglio senza farsi prendere dal nervosismo. Ha rinunciato alla Triumph indicata per la gara nel corso delle qualifiche, sostituendola con una più affidabile Yamaha R6 e ha corso senza farsi prendere dalla foga, rimontando in gara con passo inesorabile. 

Le cilindrate medie d'altronde sono sempre state la sua specialità e potranno regalargli ancora nuovi primati già in questa edizione. A meno che già oggi, nella prima gara della Superbike, non riesca a regalarsi la 27esima vittoria.

Per la cronaca, tra i sidecar vittoria per i fratelli Crowe, che hanno così onorato la memoria di papà Nick, 5 volte vincitore al TT. Successo netto, con mezzo minuto su Founds/Walmlsey: terzo l'equipaggio Founds/Gibbons.

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