Top&Flop SBK: Bautista impeccabile, Rinaldi rinato, Yamaha in difficoltà
Lo spagnolo si merita applausi a scena aperta al termine di un weekend semplicemente perfetto. Bene anche il suo scudiero e Bassani, mentre Razgatlioglu e Locatelli vanno incontro a un fine settimana deludente. Scott Redding "brucia" tutti i progressi fatti negli scorsi round
Image
News
Alvaro Bautista domina la tappa di Barcellona e allunga nel mondiale superbike, in un fine settimana buono per tutte le Ducati e particolarmente deludente per Razgatlioglu. Andiamo a vedere i Top&Flop del round di Catalunya insieme al nostro Guido Sassi.
Alvaro Bautista
Ha vinto 3 gare su 3 ed è stato in testa in tutti i giri corsi nel weekend. Allo spagnolo non era ancora riuscita una tale performance in questo suo “Ducati atto secondo”, e la magia gli riesce nel momento più delicato della stagione, dopo l'incidente con Rea a Magny-Cours e tutte le polemiche che ne sono conseguite. Ancora venerdì in FP1 ci sono state scintille tra Bau Bau e il Cannibale, ma Alvaro non è caduto nella trappola tesa dal nordirlandese e rispondere con i fatti è sempre la migliore soluzione. Irraggiungibile, voto 10.
Michael Ruben Rinaldi
Un altro podio e un altro weekend solido per lo scudiero di Bautista, che in gara-2 non solo è arrivato secondo, ma ha tolto punti preziosi a Rea e Razgatlioglu. Verrebbe da dire “meglio tardi che mai”, ma la parte decisiva del campionato inizia adesso e avere Rinaldi in fase ascendente con 4 round ancora da correre è un bel jolly per il team Aruba. Ritrovato, voto 7.
Axel Bassani
Questa rubrica non è un monomarca Ducati, ma il Bocia ancora una volta ha regalato emozioni, battagliando con Rea e portando a casa un ottavo e un quinto posto che sono oro per il team. I risultati conseguiti hanno messo in secondo piano anche una scelta di gomme non proprio felice, ma guidare al di sopra dei problemi è un merito, non una colpa. Ora Locatelli e la quinta posizione in campionato sono solo a 3 punti di distanza: sognare è lecito, e se il mercato non ha portato a una promozione, peggio per chi non ci ha creduto. Coriaceo, voto 7.
Toprak Razgatlioglu
Un weekend storto, su una pista mal digerita dalla sua Yamaha (ma anche dalle altre, eccezion fatta per l'exploit di Garrett Gerloff in gara-1). Un solo podio per il campione in carica, che non ha mai visto Bautista se non negli highlights di fine gara e che le ha incassate pure da Johnny Rea. Toprak però non è andato al tappeto e 59 punti da recuperare non sono un distacco impossibile. A Portimao la musica cambierà. Opaco, voto 5,5.
Andrea Locatelli
Se al caposquadra non è andata bene, per Andrea è stato più di un mezzo disastro, con il nono posto di gara-1 unico brodino di una dieta povera di punti. Superpole race e gara-2, tra errori, cadute e zero punti conquistati, è meglio proprio dimenticarle. Il peggior weekend di sempre, dopo quello non esaltante di Magny-Cours. Calante, voto 5.
Scott Redding
Loris Baz, Eugene Laverty e perfino Michael van der Mark hanno tirato fuori qualcosa di buono dalla trasferta a Barcellona, mentre l'inglese ha rimediato solo ghiaia negli stivali e una gran incazzatura. Peccato, perché gli ultimi due round ci avevano fatto vedere Redding in versione podio e sembrava che il britannico avesse trovato finalmente quella costanza che è un po' il suo punto debole. Rivedibile, voto 5.
Alvaro Bautista
Ha vinto 3 gare su 3 ed è stato in testa in tutti i giri corsi nel weekend. Allo spagnolo non era ancora riuscita una tale performance in questo suo “Ducati atto secondo”, e la magia gli riesce nel momento più delicato della stagione, dopo l'incidente con Rea a Magny-Cours e tutte le polemiche che ne sono conseguite. Ancora venerdì in FP1 ci sono state scintille tra Bau Bau e il Cannibale, ma Alvaro non è caduto nella trappola tesa dal nordirlandese e rispondere con i fatti è sempre la migliore soluzione. Irraggiungibile, voto 10.
Michael Ruben Rinaldi
Un altro podio e un altro weekend solido per lo scudiero di Bautista, che in gara-2 non solo è arrivato secondo, ma ha tolto punti preziosi a Rea e Razgatlioglu. Verrebbe da dire “meglio tardi che mai”, ma la parte decisiva del campionato inizia adesso e avere Rinaldi in fase ascendente con 4 round ancora da correre è un bel jolly per il team Aruba. Ritrovato, voto 7.
Axel Bassani
Questa rubrica non è un monomarca Ducati, ma il Bocia ancora una volta ha regalato emozioni, battagliando con Rea e portando a casa un ottavo e un quinto posto che sono oro per il team. I risultati conseguiti hanno messo in secondo piano anche una scelta di gomme non proprio felice, ma guidare al di sopra dei problemi è un merito, non una colpa. Ora Locatelli e la quinta posizione in campionato sono solo a 3 punti di distanza: sognare è lecito, e se il mercato non ha portato a una promozione, peggio per chi non ci ha creduto. Coriaceo, voto 7.
Toprak Razgatlioglu
Un weekend storto, su una pista mal digerita dalla sua Yamaha (ma anche dalle altre, eccezion fatta per l'exploit di Garrett Gerloff in gara-1). Un solo podio per il campione in carica, che non ha mai visto Bautista se non negli highlights di fine gara e che le ha incassate pure da Johnny Rea. Toprak però non è andato al tappeto e 59 punti da recuperare non sono un distacco impossibile. A Portimao la musica cambierà. Opaco, voto 5,5.
Andrea Locatelli
Se al caposquadra non è andata bene, per Andrea è stato più di un mezzo disastro, con il nono posto di gara-1 unico brodino di una dieta povera di punti. Superpole race e gara-2, tra errori, cadute e zero punti conquistati, è meglio proprio dimenticarle. Il peggior weekend di sempre, dopo quello non esaltante di Magny-Cours. Calante, voto 5.
Scott Redding
Loris Baz, Eugene Laverty e perfino Michael van der Mark hanno tirato fuori qualcosa di buono dalla trasferta a Barcellona, mentre l'inglese ha rimediato solo ghiaia negli stivali e una gran incazzatura. Peccato, perché gli ultimi due round ci avevano fatto vedere Redding in versione podio e sembrava che il britannico avesse trovato finalmente quella costanza che è un po' il suo punto debole. Rivedibile, voto 5.
Aggiungi un commento