SBK Portogallo, Razgatlioglu sotto il record nelle FP3
Toprak Razgatlioglu è stato il più veloce anche nell’ultima sessione di prove libere del round Portogallo, nono appuntamento del mondiale Superbike che si corre questo weekend, e si presenta agguerritissimo all’appuntamento con la Superpole. I tempi sono scesi parecchio rispetto al giorno prima e con il suo 1’40”121 il turco è addirittura sceso sotto il record della pista, 1’40”219.
Image
SuperBike
Yamaha sugli scudi
Il tracciato di Portimao sembra fatto su misura per il suo stile di guida e il caposquadra della Yamaha ha quasi 6 decimi di vantaggio sull’autore della seconda prestazione assoluta. È una bella sorpresa scoprire che si tratta del suo compagno di box Andrea Locatelli, capace di togliere oltre 1” ai tempi del venerdì. Il tracciato si adatta bene alla YZF R1 ed evidentemente nella notte la squadra ha lavorato nella direzione giusta sulla messa a punto. Qualche ambizione è giustificata per il giovane pilota lombardo.
I due della Kawasaki ufficiale, Jonathan Rea e Alex Lowes, gli sono incollati. Il nordirlandese ha girato appena 14 millesimi più lento e il britannico è ad 11 centesimi: sono tutti e tre nello spazio di un soffio. Difficile sarà tenere il passo di “Razga” che qui deve a tutti i costi recuperare punti in campionato, ma per il podio ci sarà da lottare con il coltello tra i denti.
Desta qualche perplessità la Ducati: Alvaro Bautista è quinto a 0”767 dal leader e pur se è vero che queste sono ancora prove libere, il ritardo non è piccolo. Ma è andata molto peggio al suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, protagonista del giorno precedente: a metà delle FP3 la sua Panigale si è rotta e il romagnolo ha dovuto fermarsi in una nuvola di fumo. È stato uno dei pochi che non hanno migliorato la propria prestazione del giorno precedente e così si ritrova con l’ottavo tempo e molte preoccupazioni. Al contrario Philipp Oettl, che guida una Ducati privata, ha tutti i motivi per guardare avanti con fiducia dopo avere staccato il sesto tempo a 0”794 dal leader: per un “indipendente” è un gran bell’andare, il tedesco continua ad essere tra i ”nuovi” più interessanti della stagione.
Dopo un venerdì decisamente insoddisfacente ha migliorato di quasi 1” anche Scott Redding, settimo, mentre le due Honda viaggiano in tandem: nono Iker Lecuona e decimo Xavi Vierge. Sono tutti e tre incollati l’uno all’altro, ma a oltre 0”8 da Razgatlioglu. Garrett Gerloff aveva impressionato nelle FP1 ma ora è solo 11º, seguito da Axel Bassani e dalle due BMW di Loris Baz e Michael van der Mark, entrambi vittime di problemi che li hanno costretti a fermarsi lungo il percorso.
Questi i primi sei alla fine della FP3
1. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) 1’40.121
2. Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +0.592
3. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +0.606
4. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +0.716
5. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) +0.767
6. Philipp Oettl (Team Goeleven) +0.794
Il tracciato di Portimao sembra fatto su misura per il suo stile di guida e il caposquadra della Yamaha ha quasi 6 decimi di vantaggio sull’autore della seconda prestazione assoluta. È una bella sorpresa scoprire che si tratta del suo compagno di box Andrea Locatelli, capace di togliere oltre 1” ai tempi del venerdì. Il tracciato si adatta bene alla YZF R1 ed evidentemente nella notte la squadra ha lavorato nella direzione giusta sulla messa a punto. Qualche ambizione è giustificata per il giovane pilota lombardo.
I due della Kawasaki ufficiale, Jonathan Rea e Alex Lowes, gli sono incollati. Il nordirlandese ha girato appena 14 millesimi più lento e il britannico è ad 11 centesimi: sono tutti e tre nello spazio di un soffio. Difficile sarà tenere il passo di “Razga” che qui deve a tutti i costi recuperare punti in campionato, ma per il podio ci sarà da lottare con il coltello tra i denti.
Desta qualche perplessità la Ducati: Alvaro Bautista è quinto a 0”767 dal leader e pur se è vero che queste sono ancora prove libere, il ritardo non è piccolo. Ma è andata molto peggio al suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, protagonista del giorno precedente: a metà delle FP3 la sua Panigale si è rotta e il romagnolo ha dovuto fermarsi in una nuvola di fumo. È stato uno dei pochi che non hanno migliorato la propria prestazione del giorno precedente e così si ritrova con l’ottavo tempo e molte preoccupazioni. Al contrario Philipp Oettl, che guida una Ducati privata, ha tutti i motivi per guardare avanti con fiducia dopo avere staccato il sesto tempo a 0”794 dal leader: per un “indipendente” è un gran bell’andare, il tedesco continua ad essere tra i ”nuovi” più interessanti della stagione.
Dopo un venerdì decisamente insoddisfacente ha migliorato di quasi 1” anche Scott Redding, settimo, mentre le due Honda viaggiano in tandem: nono Iker Lecuona e decimo Xavi Vierge. Sono tutti e tre incollati l’uno all’altro, ma a oltre 0”8 da Razgatlioglu. Garrett Gerloff aveva impressionato nelle FP1 ma ora è solo 11º, seguito da Axel Bassani e dalle due BMW di Loris Baz e Michael van der Mark, entrambi vittime di problemi che li hanno costretti a fermarsi lungo il percorso.
Questi i primi sei alla fine della FP3
1. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) 1’40.121
2. Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +0.592
3. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +0.606
4. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +0.716
5. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) +0.767
6. Philipp Oettl (Team Goeleven) +0.794
Aggiungi un commento