Africa Eco Race 2024, dominio Cerutti nella seconda tappa
Il pilota Aprilia è stato imprendibile per tutti, guadagnando costantemente per tutta la speciale. A niente sono serviti gli sforzi di Botturi e Tarres per riprenderlo. Pol è caduto nuovamente, infortunandosi a un piede. "Fa male, ma non sono sicuro che si sia rotto il metatarso"
L'Aprilia vola nelle mani di Jacopo Cerutti, che, dopo la prima tappa, ha vinto anche la seconda tappa dell'Africa Eco Race 2024, con distacchi abissali che hanno già scavato il solco sul resto dei concorrenti. Nello stage da Boudnib a Mahmid, il portacolori Aprilia ha rifilato ben 7'03” a Pol Tarres e 8'30” ad Alessandro Botturi.
La forza del campione
La seconda tappa ha portato i concorrenti da Boudnib a Mhamid: pochissimi i chilometri di trasferimento, appena 11 prima della speciale e altri 30 per arrivare al bivacco. Lo stage presentava una speciale lunga ben 382 chilometri, con un fondo molto vario: sabbia, dune, pista e roccia, tutto quello che si può trovare in un rally. La prima parte della tappa si è disputata su un percorso completamente nuovo, che ha portato la carovana fino a Merzouga, raggiunta dal'Erg Chebbi lungo una direttrice inedita. I concorrenti si sono quindi spostati verso Tagounite, la zona dove è stato allestito il bivacco.
Cerutti non ha fatto sconti: ha impresso un ritmo velocissimo e costante, non ha sbagliato nulla e i suoi inseguitori si sono trovati nella difficile posizione di dovere scegliere tra cedere terreno e rischiare nel provare a riprenderlo. Pol Tarres ha rimediato così una brutta caduta con possibile frattura del metatarso del piede destro e pagando comunque 7'03”. Per Botturi distacco ancora più consistente: 8'30”. “L'ho aperta tutta sono riuscito a uscire primo, domani un altro tappone, 80 chilometri più lunga, ci sarà da faticare ancora".
Il terzo stage porterà i concorrenti da Mahmid a Oued Draa, 522 chilometri di cui 462 di special stage. Prevalenza di pista e rocce, ma non mancheranno le dune.
La classifica
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Jacopo Cerutti (Aprilia-ITA) 06h05'09”
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Pol Tarres (Yamaha-AND) 08'53”
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Alessandro Botturi (Yamaha-ITA) 10'17”
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Guillame Borne (Husqvarna-MAR) 53'11”
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Alexandre Vaudan (KTM-SUI) 01h00'07”
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Giovanni Gritti (Honda-ITA) 01h01'48”
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Francesco Montanari (Aprilia-ITA) 01h18'41”
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Nicolas Charlier (Yamaha-BEL) 01h23'30”
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Juan Pedrero (Harley-Davidson-SPA) 01h28'59”
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Nicola Quinto (Husqvarna-ITA) 01h28'59”