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Zef Eisemberg, addio al recordman britannico

Il mondo del Motorsport piange Zef Eisemberg, imprenditore e pilota con all’attivo oltre 70 record conquistati in sella ed al volante. Nel 2019 gli veniva consegnata la medaglia Simms da parte del Royal Automobile Club britannico
Zef Eisemberg
Classe 1973, l’imprenditore, pilota e recordman inglese Zef Eisemberg è deceduto giovedì 1 ottobre nel tentativo di conquistare un nuovo record di velocità su terra. Eisemberg si trovava alla guida di una Porsche 911 S modificata sulla pista dell'aeroporto di Elvington, quando ha perso il controllo dell’auto ad una velocità di circa 333 km/h. Ex base della RAF riconvertita nel 1992 come circuito di test, la pista di Elvington era già stata per il pilota teatro di un grave incidente costatogli la frattura di 11 ossa mentre tentava un nuovo record - l’ennesimo - in sella ad una potente moto equipaggiata con motore a turbina Rolls Royce. Eisemberg, imprenditore nel campo degli integratori per sportivi, aveva venduto l’azienda - la GlaxoSmithKline - per dedicarsi alla sua passione: rincorrere ed infrangere record. Con moto, auto e quad, solo negli ultimi 10 anni ne aveva conquistati più di 70, ottenendo, nel maggio 2019, la Medaglia Simms da parte del Royal Automobile Club britannico per il suo contributo all'innovazione automobilistica. Collaborando con alcuni ricercatori dell'Università di Nottigham, nel 2011 aveva infatti contribuito alla fondazione della Madmax Reace Team, squadra specializzata nella progettazione di potenti veicoli - auto e moto - sviluppati appositamente per i record di velocità. Tra questi anche la Eisenberg EV8, moto equipaggiata con un motore V8 a turbina da 500 CV. Personaggio di spicco nel settore, Eisemberg è stato anche presentatore televisivo con la trasmissione “Speed Freaks”. 
Lascia due figli e la moglie Mirella D’Antonio.
 
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