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Yamaha Niken prova: tre ruote per viaggiare e per divertirsi - VIDEO

Abbiamo provato la Niken sia in versione naked “base” sia in versione GT. Per analizzarle a fondo, l'abbiamo testata sulle curve mozzafiato del Grossglockner in Austria , mentre per la Niken GT abbiamo scelto uno scenario più “vacanziero”, valutandola anche nell’utilizzo normale di tutti i giorni. Ecco come vanno!
Viaggiare divertendosi
La Yamaha Niken è stata realizzata partendo dalla base tecnica della Tracer 900: il motore è lo stesso esuberante tre cilindri CP3 della Tracer e della MT-09 (opportunamente ritarato) con una potenza di 115 cavalli e 87,5 Nm a 8.500 giri ma, ovviamente, a fare la parte del leone nella scheda tecnica è la sospensione anteriore.
L’avantreno con il sistema Leaning Multi Wheel (LMW) introduce alcuni elementi dal campo automobilistico. Non parliamo delle sole due ruote, ma piuttosto di caratteristiche del sistema di sospensioni. In particolare del sistema di sterzo Ackermann, che adotta angoli di sterzo differenti per la ruota interna e quella esterna alla curva. Gli angoli di piega di 45 gradi sono raggiungibili in modo facile e soprattutto sicuro grazie alle due ruote, che distano tra loro 410 mm (quindi ben al di sotto del limite di 460 mm previsto per i cosiddetti tricicli, L5e tecnicamente) e che permettono quindi di avere l'omologazione come motociclo.
Presentata nel 2017, la Niken, oltre a essere una moto unica, per tecnologia e visione, sa anche essere una moto estremamente versatile, in grado di far divertire tra le curve, ma anche di offrire con la versione GT il comfort giusto per affrontare un viaggio in tutta tranquillità.
L'abbiamo provata sia in versione “base” sia in versione GT. Per analizzarle a fondo, abbiamo testato la "base" sulle curve mozzafiato del Grossglockner in Austria, mentre per la Niken GT abbiamo scelto uno scenario più “vacanziero”, valutandola anche nell’utilizzo normale di tutti i giorni. Ecco come è andata!
 
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