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Yamaha, falso allarme: nessun problema sulle omologazioni di R1, R1M, R3 e TMax

Si è trattato di una tempesta in un bicchier d’acqua, i problemi sono stati risolti e comunque riguardavano i modelli destinati al mercato giapponese

Ha suscitato un certo scalpore una notizia diffusa dell’agenzia giornalistica Reuters, secondo la quale i produttori automobilistici Honda, Mazda, Suzuki e Toyota, e anche il produttore motociclistico Yamaha, avevano bloccato le spedizioni di alcuni veicoli.  Questo a seguito di una disposizione del ministero giapponese che aveva imposto ad alcuni produttori di indagare sulla conformità delle omologazioni di alcuni veicoli; di conseguenza alcune Case automobilistiche avevano dovuto interrompere le consegne, o lo avevo fatto volontariamente, per il tempo necessario ai controlli.

Pochi problemi per le moto

In realtà si è trattato di una tempesta in un bicchier d’acqua, almeno per quanto riguarda le moto. I modelli Yamaha interessati sono R1, R1M, R3 e il maxi scooter Sportivo TMax. Per quanto riguarda le due R1 il problema era legato alle nuove normative antinquinamento giapponesi (simili alla nostra Euro 5+) secondo le quali il motore e il sistema di scarico devono continuare a rispettare il livello di emissioni stabilito per tutta la vita del veicolo, cioè non devono aumentare con l’invecchiamento del motore; la precedente normativa euro 5 non specificava il periodo di tempo in cui dovevano essere mantenuti gli obiettivi delle emissioni.

Per quanto riguarda gli altri due veicoli interessati, la R3 e il TMax, la questione riguardava i clacson, non è stato specificato perché ma presumibilmente un problema relativo al volume o al tono del dispositivo montato.

I problemi non sono europei

I problemi peraltro non riguardano i nostri mercati europei, come ha spiegato il portavoce di Yamaha Motor UK: “I due incidenti segnalati sono relativi ai test di certificazione giapponese per i modelli del mercato giapponese e non influiscono sulla certificazione UE o sulle unità nel Regno Unito. Un test ha verificato se un silenziatore R1/R1M conserva le sue proprietà silenzianti anche se si deteriora nel corso della sua vita e il secondo test ha riguardato il clacson dell'R3 e del TMAX. Yamaha prende molto sul serio gli episodi di irregolarità e, in seguito alle indagini, le consegne delle unità interessate sono state sospese mentre rivedevamo le nostre procedure di formazione e test, insieme alle modifiche alle nostre pratiche di tenuta dei registri”.

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