Ultime news MotoGP, Beattie: “Marquez può dominare a lungo”
MotoGP news – Marc Marquez è un pilota unico che per la sua forza e i risultati ottenuti sta ottenendo un mare di consensi. L'ultimo ad aver parlato (bene) di lui è stato Daryl Beattie, vice-campione del mondo della 500 nel 1995. L'australiano sostiene che il campione del mondo in carica guida la sua HRC come una moto da cross e lo ha definito un “talento naturale”. E poi, paragonato a Doohan e Stoner...
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"Marquez guida la MotoGP come se fosse una dirt-bike"
I campioni del passato spesso vengono interpellati per dare un giudizio sui piloti attuali, questa volta è il turno di Daryl Beattie, vice-campione del mondo 1995 classe 500. L'australiano ha preso in esame Marc Marquez, e a crash.net si è detto stupito di come il giovane spagnolo riesca a guidare la sua Honda: “Tutti possiamo vedere la capacità di Marquez di guidare sullo sterrato. La cosa incredibile per me è che guida la MotoGP come se fosse una dirt-bike. Rialza la moto, curva “stranamente” e la gira velocemente. È incredibile la sua sensibilità e la capacità nel farlo. Tanto è cambiato dai tempi di Barry Sheene, in termini di pneumatici ed elettronica, ma i piloti ora guidano molto in 'sliding'. Non a caso li aiuta molto allenarsi con il Dirt-Track. Marquez inoltre è un talento naturale ed ha la testa sulle spalle. Anche Anthony Gobert era probabilmente altrettanto talentuoso come Marquez se parliamo di guida, ma non aveva la testa sulle spalle”. Facendo un paragone tra il suo rivale di sempre Mick Doohan e Marquez, Beattie ha spiegato: “Alla mia epoca lui era il pilota migliore, ma Mick è molto diverso da Marquez. Lui ha lavorato duramente per arrivare dove è arrivato, come fanno tutti, mentre penso che il talento di Marquez sia più naturale”. Facendo un quadro più generale degli ultimi tempi, i grandi piloti prima di Marquez sono stati due: “Dopo Mick c’è stato Valentino Rossi, poi direi Casey Stoner. Quest’ultimo non ha corso abbastanza a lungo per dominare per un lungo periodo, ma certamente la sua abilità era incredibile. E ora c’è Marquez. Al momento ci sono solo quattro piloti di livello, questo senza nulla togliere agli altri. Devo dire però che Marquez è l’uomo del momento e può dominare a lungo”. Tornando su Stoner, Beattie ha ipotizzato un rapporto con Marquez: “Sarebbe stato un grande scontro. Adesso Marquez va d’accordo con tutti gli altri, compreso Valentino, invece penso che con Casey sarebbero state scintille”. L'anno prossimo un suo connazionale sarà nella top class. Si tratta di Jack Miller, che è passato dalla Moto3 alla top class, un salto notevole che secondo Beattie forse rientra nelle sue corde: “Jack è maturato in maniera massiccia negli ultimi due anni, in particolare con la KTM. Credo Aki Ajo sia stato per lui un grande leader e gli ha insegnato molto. All’inizio ero un po’ scettico sul passaggio diretto alla MotoGP, ma da quello che ho visto finora penso che abbia fatto un ottimo lavoro ed è pronto a fare il grande salto”.
I campioni del passato spesso vengono interpellati per dare un giudizio sui piloti attuali, questa volta è il turno di Daryl Beattie, vice-campione del mondo 1995 classe 500. L'australiano ha preso in esame Marc Marquez, e a crash.net si è detto stupito di come il giovane spagnolo riesca a guidare la sua Honda: “Tutti possiamo vedere la capacità di Marquez di guidare sullo sterrato. La cosa incredibile per me è che guida la MotoGP come se fosse una dirt-bike. Rialza la moto, curva “stranamente” e la gira velocemente. È incredibile la sua sensibilità e la capacità nel farlo. Tanto è cambiato dai tempi di Barry Sheene, in termini di pneumatici ed elettronica, ma i piloti ora guidano molto in 'sliding'. Non a caso li aiuta molto allenarsi con il Dirt-Track. Marquez inoltre è un talento naturale ed ha la testa sulle spalle. Anche Anthony Gobert era probabilmente altrettanto talentuoso come Marquez se parliamo di guida, ma non aveva la testa sulle spalle”. Facendo un paragone tra il suo rivale di sempre Mick Doohan e Marquez, Beattie ha spiegato: “Alla mia epoca lui era il pilota migliore, ma Mick è molto diverso da Marquez. Lui ha lavorato duramente per arrivare dove è arrivato, come fanno tutti, mentre penso che il talento di Marquez sia più naturale”. Facendo un quadro più generale degli ultimi tempi, i grandi piloti prima di Marquez sono stati due: “Dopo Mick c’è stato Valentino Rossi, poi direi Casey Stoner. Quest’ultimo non ha corso abbastanza a lungo per dominare per un lungo periodo, ma certamente la sua abilità era incredibile. E ora c’è Marquez. Al momento ci sono solo quattro piloti di livello, questo senza nulla togliere agli altri. Devo dire però che Marquez è l’uomo del momento e può dominare a lungo”. Tornando su Stoner, Beattie ha ipotizzato un rapporto con Marquez: “Sarebbe stato un grande scontro. Adesso Marquez va d’accordo con tutti gli altri, compreso Valentino, invece penso che con Casey sarebbero state scintille”. L'anno prossimo un suo connazionale sarà nella top class. Si tratta di Jack Miller, che è passato dalla Moto3 alla top class, un salto notevole che secondo Beattie forse rientra nelle sue corde: “Jack è maturato in maniera massiccia negli ultimi due anni, in particolare con la KTM. Credo Aki Ajo sia stato per lui un grande leader e gli ha insegnato molto. All’inizio ero un po’ scettico sul passaggio diretto alla MotoGP, ma da quello che ho visto finora penso che abbia fatto un ottimo lavoro ed è pronto a fare il grande salto”.
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