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Tutor e autovelox, nuove regole sul funzionamento

Le regole che riguardo funzionamento e gestione di autovelox e tutor stanno per cambiare: è in via di approvazione un decreto che renderà più difficile utilizzare questi strumenti per fare cassa. Ecco quali potrebbero essere le nuove regole che potrebbero rendere la vita più difficile ai comuni che "campano" sulle multe a motociclisti e automobilisti
È in via di approvazione da parte della Conferenza Stato-Città, il decreto interministeriale “Disposizioni in materia di destinazione dei proventi delle sanzioni a seguito dell’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità” che prevede una serie di novità che riguardano il funzionamento di tutor, autovelox, ecco quali potrebbero essere le novità.
Chiarita una volta di più la ripartizione dei guadagni delle multe La norma già esiste ma di fatto è stata ignorata. Il decreto prevederà che per le contravvenzioni accertate nel 2014, gli importi saranno divisi a metà tra il proprietario della strada (in genere il Comune) e l’organo accertatore. Ma ciò, inspiegabilmente, riguarderà solo le polizie locali e non invece gli organi di polizia stradale dello Stato.  
Obbligo di rendicontazione I Comuni dovranno spiegare come sono stati utilizzati i soldi delle multe entro il 31 maggio dell’anno successivo. La comunicazione dovrà avvenire per via telematica, attraverso un portale online.  
Stop ai costi aggiuntivi Divieto di addebitare al multato oneri ulteriori rispetto alla contravvenzione e alle spese di notifica, come le spese di assistenza legale e di recupero del credito. Finora ogni amministrazione fa po’ come crede.
Tutor: vale la porta di uscita Il luogo della commessa violazione (che vale per la competenza del giudice a cui eventualmente fare ricorso) sarà considerato quello dove è posizionato il secondo portale di controllo. 
Scadenza autovelox Gli strumenti di misurazione elettronica della velocità non potranno essere più utilizzati, né commercializzati, dopo 20 anni dalla loro approvazione.   Gli apparecchi utilizzati in automatico dovranno essere sottoposti a una taratura almeno annuale.   Questo vuol dire che chi farà ricorso potrà sempre chiedere i certificati  che riguardano l’apparecchiatura, in modo da verificare queste disposizioni siano rispettate, in caso contrario la multa potrebbe essere annullabile
Postazioni di controllo temporanee Un ultimo capitolo viene destinato agli armadietti dissuasori della velocità che, secondo un parere espresso dal Ministro qualche settimana fa, sarebbero pericolosi per il traffico (leggi l’articolo “I finti box autovelox utilizzati dai comuni non sono in regola”). Per quanto riguarda la segnalazione delle postazioni di controllo temporanee i segnali stradali potranno essere collocati in modo permanente solo in caso di impiego sistematico programmato della postazione.
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