TT 2020: date e programa provvisorio
Nelle edizioni 2020 e 2021 non si correrà il TT Zero. I pochi partecipanti e il divario tecnologico tra Mugen e tutti gli altri hanno messo fine all'esperimento durato dieci anni. Il prossimo anno il programma si aprirà il 31 maggio - domenica invece che sabato- e si concluderà il 12 giugno come da tradizione con il Senior
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Il Tourist Trophy cerca di stare al passo con i tempi, ma allo stesso tempo tornerà in qualche modo anche all'antico. Gli organizzatori hanno definito le date provvisorie per l'edizione 2020, dal 31 maggio al 12 giugno. Innanzitutto il calendario si aprirà di domenica. Fino a quest'anno l'inizio era stato fissato al sabato, con una immediata sospensione nel giorno successivo. Dal lunedì si terranno poi le consuete sessioni di qualifica, ma l'ultima - in programma venerdì 5- sarà svolta al pomeriggio e non in serata, con più tempo a disposizione dei piloti. Anche nella settimana di gara ci saranno delle novità: il 6, l'8 e il 10 giugno le gare saranno precedute da una sessione di prove libere su un solo giro. Il nuovo calendario al momento è in realtà solo una proposta degli organizzatori, che sperano di migliorare la gestione del traffico con una diversa chiusura delle strade. Da domani ci saranno le consultazioni popolari sull'Isola di Man e si saprà se i cambiamenti saranno approvati.
Arrivederci senza troppi rimpianti
Di sicuro invece il programma di gara ha subito una cancellazione che non dispiacerà a molti. Nei prossimi due anni infatti non si correrà il TT Zero, la categoria destinata alle moto elettriche. A pesare sulla decisione di fermare – almeno per un biennio- la gara più green dell'Isola di Man sono state le crescenti difficoltà di organizzazione della classe. “Il nostro intento - ha spiegato il ministro Rob Callister – è di permettere all'intera industria motociclistica di raggiungere gli sviluppi che alcuni costruttori, team indipendenti e università hanno già raggiunto". Tradotto in termini concreti, gli organizzatori hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte a un parco partenti striminzito, dove già a priori ogni anno si sapeva che a vincere sarebbe stata Mugen.
La tecnologia non basta
L'aumento delle prestazioni – pur considerevole- non è bastato a garantire la sopravvivenza della classe. Nelle dieci edizioni della gara elettrica, nata nel 2010 in sostituzione del TTXGP, i prototipi sono arrivati al considerevole record di 121.909 mph sull'unico giro di gara, primato ottenuto da Michale Rutter.
I giapponesi hanno dominato da sei anni a questa parte, lasciando il ruolo di comparsa all'Università di Nottingham. Ora ci sarà bisogno di riscrivere le regole, se si vorrà in futuro riproporre la gara green con un formato più coinvolgente per eventuali costruttori. Anche in MotoGP l'avvento delle moto elettriche ha richiesto un deciso intervento della Dorna, che infine ha scelto per la mono fornitura da parte di Energica. Una tecnologia così acerba rende infatti difficile il mantenimento di una categoria equilibrata come costi e prestazioni. Tornando al TT "Il Dipartimento desidera ascoltare le parti interessate e le organizzazioni che ritengono di avere le capacità, le conoscenze e le competenze per fornire input nel processo di determinazione del futuro aspetto del TT Zero" ha concluso il ministro Skelly.
A Natale regala un classico
Nel frattempo, se avete intenzione di consolarvi per la scomparsa delle moto elettriche dal programma, potete farvi un bel regalo rimanendo su un grande – e griffato- classico a benzina. Peter Hickman ha messo all'asta la Triumph Daytona 675 con cui ha corso nel 2017 e 2018, base d'asta 25mila sterline (circa 30mila euro). In attesa di un futuro di nuovo verde, la tradizione è a portata di chiunque abbia un portafoglio sufficientemente gonfio.
Arrivederci senza troppi rimpianti
Di sicuro invece il programma di gara ha subito una cancellazione che non dispiacerà a molti. Nei prossimi due anni infatti non si correrà il TT Zero, la categoria destinata alle moto elettriche. A pesare sulla decisione di fermare – almeno per un biennio- la gara più green dell'Isola di Man sono state le crescenti difficoltà di organizzazione della classe. “Il nostro intento - ha spiegato il ministro Rob Callister – è di permettere all'intera industria motociclistica di raggiungere gli sviluppi che alcuni costruttori, team indipendenti e università hanno già raggiunto". Tradotto in termini concreti, gli organizzatori hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte a un parco partenti striminzito, dove già a priori ogni anno si sapeva che a vincere sarebbe stata Mugen.
La tecnologia non basta
L'aumento delle prestazioni – pur considerevole- non è bastato a garantire la sopravvivenza della classe. Nelle dieci edizioni della gara elettrica, nata nel 2010 in sostituzione del TTXGP, i prototipi sono arrivati al considerevole record di 121.909 mph sull'unico giro di gara, primato ottenuto da Michale Rutter.
I giapponesi hanno dominato da sei anni a questa parte, lasciando il ruolo di comparsa all'Università di Nottingham. Ora ci sarà bisogno di riscrivere le regole, se si vorrà in futuro riproporre la gara green con un formato più coinvolgente per eventuali costruttori. Anche in MotoGP l'avvento delle moto elettriche ha richiesto un deciso intervento della Dorna, che infine ha scelto per la mono fornitura da parte di Energica. Una tecnologia così acerba rende infatti difficile il mantenimento di una categoria equilibrata come costi e prestazioni. Tornando al TT "Il Dipartimento desidera ascoltare le parti interessate e le organizzazioni che ritengono di avere le capacità, le conoscenze e le competenze per fornire input nel processo di determinazione del futuro aspetto del TT Zero" ha concluso il ministro Skelly.
A Natale regala un classico
Nel frattempo, se avete intenzione di consolarvi per la scomparsa delle moto elettriche dal programma, potete farvi un bel regalo rimanendo su un grande – e griffato- classico a benzina. Peter Hickman ha messo all'asta la Triumph Daytona 675 con cui ha corso nel 2017 e 2018, base d'asta 25mila sterline (circa 30mila euro). In attesa di un futuro di nuovo verde, la tradizione è a portata di chiunque abbia un portafoglio sufficientemente gonfio.
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