SBK 2020 Magny Cours risultati Gara1, primo Jonathan Rea. Orari diretta TV, classifica e calendario
Vince Gara1 un solidissimo Jonathan Rea che anche sul bagnato ha resistito a un indemoniato Loris Baz. Terzo Alex Lowes, costante nel suo passo, mai in difficoltà. Quinto Redding che negli ultimi giri ha recuperato tre posizioni, grazie anche alla caduta di Leon Haslam
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Previsioni confermate, Gara1 bagnata… e partenza col botto, con protagoniste le due BMW. Scattati fortissimi i primi 4, Jonathan Rea passa tutti alla prima curva mentre dietro le sue spalle succede di tutto: Garrett Gerloff passa interno Tom Sykes che lo tocca, cade e porta con sé il compagno di squadra Eugene Laverty. Davvero sfortunata BMW, che pregustava una gara avvincente e, chissà, un podio così tanto difficile da agguantare con l’asciutto.
Yamaha "anfibia"
L’acqua comunque sembra non spaventare gli uomini Yamaha, con Baz e Gerloff che non vogliono far scappare Rea: sanno che il pilota inglese se lasciato solo è il più veloce, anche sull’acqua.
Al secondo giro Rea prende qualche metro sul duo Yamaha che, dopo essersi disturbati per quattro curve, capiscono che bisticciare non porta a nulla se non un vantaggio al pilota Kawasaki. Lo statunitense è il più veloce del terzetto di testa, mentre dietro Alex Lowes è l’unico che cerca di tenere il ritmo dei primi. Più lontani Michael Van der Mark, Chaz Davies, Toprak Razfaoglu.
Al quinto giro Gerloff vola: appena preso in mano il gas il posteriore della sua Yamaha parte per la tangente e lo lancia fuori dalla gara. Lo statunitense stava andando davvero forte e per non perdere la scia del compagno di marca di fronte a lui, ha anticipato troppo l’apertura del gas in uscita di curva, pagando caro l’azzardo.
Baz ce la mette tutta
In testa c’è sempre Rea che stampa il giro più veloce di 1’48,7 alla settima tornata. Il cinque volte campione del mondo è un pilota solido, sbaglia davvero poco, anche quando viene stuzzicato da un agguerritissimo Baz. L’acqua è una gran bella incognita per i piloti che a differenza delle gare passate, corrono a gruppetti di 2/4 moto. Davanti ci sono sempre Rea e Baz (che non molla, nonostante le uscite di curva in controsterzo della sua YZF-R1), segue Lowes in solitaria, seguito a sua volta da Van der Mark e Davies. Poi Leon Haslam, Razgatlioglu, Michael Ruben Rinaldi e Scott Reddign. Se dovesse finire così Gara1, il distacco tra Rea e Redding salirebbe a 69 punti, quasi tre gare.
A sette giri dalla fine qualcosa si muove nelle retrovie. Van der Mark scivola, Razgatlioglu sorpassa Haslam, mentre Redding si porta davanti a Rinaldi, rosicchiando qualche punticino al suo rivale nel mondiale, Rea. Che, intanto, sta dando quasi due secondi a Baz, probabilmente “stanco” dopo aver corso quasi tutta la gara incollato al codone della Kawasaki nr.1
Uno sguardo alla classifica alla ricerca di un opacissimo Alvaro Bautista, bloccato alla tredicesima posizione, dietro alle Yamaha di Caricasolu… e Van der Mark, che dopo la caduta è scivolato fino all’undicesimo posto.
Haslam ci prova
A due giri dalla fine i giochi sembrano fatti. Rea è a oltre 2 secondi da Baz che tiene a debita distanza Lowes. Davies, quarto, è il Ducatista più in forma e non dovrebbe rischiare nulla, anche perché Razgatilioglu e Haslam se le stanno dando di santa ragione. Il pilota Honda vuole il quinto posto, così tanto che a poche curve dalla bandiera a scacchi ci prova con un sorpasso azzardato sul bagnato… finendo a terra. Dall’incidente ne esce avvantaggiato Redding, che supera il pilota turco ostacolato dalla Honda di Haslam, che si prende gli applausi per il coraggio dimostrato e per la voglia di ottenere sempre il massimo. Certo, è finito a terra perdendo un ottimo sesto posto, ma da vero inglese ci ha provato fino alla fine.
A vincere è per l’ennesima volta la Kawasaki ufficiale di Rea, seguito dalla Yamaha di Baz e la seconda Kawasaki ufficiale di Lowes
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Classifica Gara1 Magny Cours 2020
1 Jonathan Rea
2 Loris Baz
3 Alex Lowes
4 Chaz Davies
5 Scott Redding
6 Toprak Razgatlioglu
7 Michael Ruben Rinaldi
8 Xavi Fores
9 Michael Van Der Mark
10 Leandro Mercado
11 Federico Caricasulo
12 Alvaro Bautista
13 Sylvain Barrier
14 Valentine Debise
15 Xavier Pinsach
16 Samuele Cavalieri
17 Takumi Takahashi
Ritirati: Tom Sykes, Eugene Laverty, Garrett Gerloff, Leon Haslam
Yamaha "anfibia"
L’acqua comunque sembra non spaventare gli uomini Yamaha, con Baz e Gerloff che non vogliono far scappare Rea: sanno che il pilota inglese se lasciato solo è il più veloce, anche sull’acqua.
Al secondo giro Rea prende qualche metro sul duo Yamaha che, dopo essersi disturbati per quattro curve, capiscono che bisticciare non porta a nulla se non un vantaggio al pilota Kawasaki. Lo statunitense è il più veloce del terzetto di testa, mentre dietro Alex Lowes è l’unico che cerca di tenere il ritmo dei primi. Più lontani Michael Van der Mark, Chaz Davies, Toprak Razfaoglu.
Al quinto giro Gerloff vola: appena preso in mano il gas il posteriore della sua Yamaha parte per la tangente e lo lancia fuori dalla gara. Lo statunitense stava andando davvero forte e per non perdere la scia del compagno di marca di fronte a lui, ha anticipato troppo l’apertura del gas in uscita di curva, pagando caro l’azzardo.
Baz ce la mette tutta
In testa c’è sempre Rea che stampa il giro più veloce di 1’48,7 alla settima tornata. Il cinque volte campione del mondo è un pilota solido, sbaglia davvero poco, anche quando viene stuzzicato da un agguerritissimo Baz. L’acqua è una gran bella incognita per i piloti che a differenza delle gare passate, corrono a gruppetti di 2/4 moto. Davanti ci sono sempre Rea e Baz (che non molla, nonostante le uscite di curva in controsterzo della sua YZF-R1), segue Lowes in solitaria, seguito a sua volta da Van der Mark e Davies. Poi Leon Haslam, Razgatlioglu, Michael Ruben Rinaldi e Scott Reddign. Se dovesse finire così Gara1, il distacco tra Rea e Redding salirebbe a 69 punti, quasi tre gare.
A sette giri dalla fine qualcosa si muove nelle retrovie. Van der Mark scivola, Razgatlioglu sorpassa Haslam, mentre Redding si porta davanti a Rinaldi, rosicchiando qualche punticino al suo rivale nel mondiale, Rea. Che, intanto, sta dando quasi due secondi a Baz, probabilmente “stanco” dopo aver corso quasi tutta la gara incollato al codone della Kawasaki nr.1
Uno sguardo alla classifica alla ricerca di un opacissimo Alvaro Bautista, bloccato alla tredicesima posizione, dietro alle Yamaha di Caricasolu… e Van der Mark, che dopo la caduta è scivolato fino all’undicesimo posto.
Haslam ci prova
A due giri dalla fine i giochi sembrano fatti. Rea è a oltre 2 secondi da Baz che tiene a debita distanza Lowes. Davies, quarto, è il Ducatista più in forma e non dovrebbe rischiare nulla, anche perché Razgatilioglu e Haslam se le stanno dando di santa ragione. Il pilota Honda vuole il quinto posto, così tanto che a poche curve dalla bandiera a scacchi ci prova con un sorpasso azzardato sul bagnato… finendo a terra. Dall’incidente ne esce avvantaggiato Redding, che supera il pilota turco ostacolato dalla Honda di Haslam, che si prende gli applausi per il coraggio dimostrato e per la voglia di ottenere sempre il massimo. Certo, è finito a terra perdendo un ottimo sesto posto, ma da vero inglese ci ha provato fino alla fine.
A vincere è per l’ennesima volta la Kawasaki ufficiale di Rea, seguito dalla Yamaha di Baz e la seconda Kawasaki ufficiale di Lowes
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Classifica Gara1 Magny Cours 2020
1 Jonathan Rea
2 Loris Baz
3 Alex Lowes
4 Chaz Davies
5 Scott Redding
6 Toprak Razgatlioglu
7 Michael Ruben Rinaldi
8 Xavi Fores
9 Michael Van Der Mark
10 Leandro Mercado
11 Federico Caricasulo
12 Alvaro Bautista
13 Sylvain Barrier
14 Valentine Debise
15 Xavier Pinsach
16 Samuele Cavalieri
17 Takumi Takahashi
Ritirati: Tom Sykes, Eugene Laverty, Garrett Gerloff, Leon Haslam
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