SBK 2015, Giugliano: “Un onore vedere Troy Bayliss sulla mia moto”
SBK news – La stagione 2015 è iniziata nel peggiore dei modi per Davide Giugliano che ha rimediato tre fratture vertebrali nell'ultimo test pre stagionale. L'alfiere Ducati è così costretto a saltare i primi quattro round e, come nel primo sul circuito di Phillip Island, anche nel prossimo in Thailandia sarà sostituito da Troy Bayliss: “Un evento davvero incredibile”
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"Bel primo round"
Davide Giugliano poteva essere uno dei veri protagonisti di questa nuova stagione, ma il suo campionato partirà con quattro tappe di ritardo. Durante i test pre-stagionali, infatti, un brutto high side in sella alla sua Ducati Panigale gli ha causato la frattura di tre vertebre e al sito ufficiale della Superbike, il romano ha dichiarato: “Sto bene, mi sto riprendendo. Certo, non è una passeggiata recuperare da un infortunio di tipo vertebrale, però devo dire che in questi giorni sto sentendo i primi miglioramenti. In questo momento le uniche ‘terapie’ sono il riposo e la magneto-terapia, tra una decina di giorni invece mi sottoporrò ad altri esami per valutare la situazione e per, eventualmente, iniziare il recupero vero e proprio e la fisioterapia”. Giugliano non potrà rientrare prima dell'appuntamento sul celebre circuito di Imola in programma il 10 maggio: “Ovviamente la frustrazione è poi cresciuta ulteriormente con la notizia che avrei dovuto saltare ben più di due gare. Dopo ulteriori analisi a Roma, tra l’altro, ho scoperto che le fratture erano tre, non due: oltre alle vertebre L1 e L2, infatti, mi sono fratturato anche l’ultima delle dorsali, la D12. Vista la caduta e le possibili conseguenze, comunque, mi ritengo fortunato di esserne uscito con delle fratture ‘belle’. Sarebbe potuta andare molto peggio, in quanto ho sbattuto un po’ ovunque e l’airbag della tuta ha sicuramente aiutato a prevenire ulteriori danni”. Il primo round a malincuore l'ha dovuto vedere in tv e l'ha commentato: “È stato un bel round. In entrambe le gare sono stati tre i piloti a fare un po’ la differenza, ma comunque gli altri non erano assolutamente lontani. Phillip Island è sempre una trasferta particolare perché non dà un’idea realmente chiara sui reali valori in campo, in questo senso le prossime gare ci diranno di più. Ovviamente quella di Jonathan Rea è stata una sorpresa fino ad un certo punto, lo dicevo già da tempo che avrebbe fatto bene sin da subito. È stato bello rivedere Haslam davanti, è un pilota tosto che dà sempre spettacolo. Chaz inoltre è andato molto forte ed ha fatto due belle gare, su una pista che in passato non gli ha regalato grosse soddisfazioni. La sua prestazione testimonia l’ottimo lavoro fatto da Ducati e dalla squadra durante l’inverno, la moto è cresciuta davvero tanto”. Sulla sua “rossa” di Borgo Panigale è salito Troy Bayliss, tre volte campione del mondo di Superbike, e ha fatto un certo effetto: “Un pilota generalmente non è mai felice di essere sostituito, un po’ per la frustrazione di non poter scendere in pista, un po’ per una sorta di ‘gelosia’ nei confronti della propria moto. Ovvio che essere sostituito da uno come Troy Bayliss non è male, dato che non si tratta di un pilota qualsiasi. Lui è un mito vivente per il Mondiale Superbike e per i ducatisti, e il suo ritorno alle corse, sebbene per due soli round, è un evento davvero incredibile. Ovviamente non fa piacere restare a casa a guardare gli altri correre, però vedere Troy sulla mia moto è un onore”.
Davide Giugliano poteva essere uno dei veri protagonisti di questa nuova stagione, ma il suo campionato partirà con quattro tappe di ritardo. Durante i test pre-stagionali, infatti, un brutto high side in sella alla sua Ducati Panigale gli ha causato la frattura di tre vertebre e al sito ufficiale della Superbike, il romano ha dichiarato: “Sto bene, mi sto riprendendo. Certo, non è una passeggiata recuperare da un infortunio di tipo vertebrale, però devo dire che in questi giorni sto sentendo i primi miglioramenti. In questo momento le uniche ‘terapie’ sono il riposo e la magneto-terapia, tra una decina di giorni invece mi sottoporrò ad altri esami per valutare la situazione e per, eventualmente, iniziare il recupero vero e proprio e la fisioterapia”. Giugliano non potrà rientrare prima dell'appuntamento sul celebre circuito di Imola in programma il 10 maggio: “Ovviamente la frustrazione è poi cresciuta ulteriormente con la notizia che avrei dovuto saltare ben più di due gare. Dopo ulteriori analisi a Roma, tra l’altro, ho scoperto che le fratture erano tre, non due: oltre alle vertebre L1 e L2, infatti, mi sono fratturato anche l’ultima delle dorsali, la D12. Vista la caduta e le possibili conseguenze, comunque, mi ritengo fortunato di esserne uscito con delle fratture ‘belle’. Sarebbe potuta andare molto peggio, in quanto ho sbattuto un po’ ovunque e l’airbag della tuta ha sicuramente aiutato a prevenire ulteriori danni”. Il primo round a malincuore l'ha dovuto vedere in tv e l'ha commentato: “È stato un bel round. In entrambe le gare sono stati tre i piloti a fare un po’ la differenza, ma comunque gli altri non erano assolutamente lontani. Phillip Island è sempre una trasferta particolare perché non dà un’idea realmente chiara sui reali valori in campo, in questo senso le prossime gare ci diranno di più. Ovviamente quella di Jonathan Rea è stata una sorpresa fino ad un certo punto, lo dicevo già da tempo che avrebbe fatto bene sin da subito. È stato bello rivedere Haslam davanti, è un pilota tosto che dà sempre spettacolo. Chaz inoltre è andato molto forte ed ha fatto due belle gare, su una pista che in passato non gli ha regalato grosse soddisfazioni. La sua prestazione testimonia l’ottimo lavoro fatto da Ducati e dalla squadra durante l’inverno, la moto è cresciuta davvero tanto”. Sulla sua “rossa” di Borgo Panigale è salito Troy Bayliss, tre volte campione del mondo di Superbike, e ha fatto un certo effetto: “Un pilota generalmente non è mai felice di essere sostituito, un po’ per la frustrazione di non poter scendere in pista, un po’ per una sorta di ‘gelosia’ nei confronti della propria moto. Ovvio che essere sostituito da uno come Troy Bayliss non è male, dato che non si tratta di un pilota qualsiasi. Lui è un mito vivente per il Mondiale Superbike e per i ducatisti, e il suo ritorno alle corse, sebbene per due soli round, è un evento davvero incredibile. Ovviamente non fa piacere restare a casa a guardare gli altri correre, però vedere Troy sulla mia moto è un onore”.
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