RideVision, il sistema ADAS sviluppato in Israele approda in Australia
Molto più semplice di quelli istallati sulle top di gamma proposte, per fare un paio di esempi, da Ducati e BMW, il sistema di allerta Ride Vision approda sul mercato australiano a prezzo scontato. Composto di sole due telecamere e relativa centralina per l’elaborazione dei dati, può essere istallato su tutti i modelli…
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RideVison
Progettato dall’omonima start-up israeliana, il sistema ADAS “RideVision” approda oggi sul mercato australiano al prezzo promozionale di 895 dollari australiani (circa 570 euro) per la versione Lite e 570 dollari (circa 360 euro) per la Pro, ai quali vanno però in quest’ultimo caso aggiunti ulteriori 20 dollari al mese di abbonamento, per un minimo di 18 mesi. Un prezzo che, seppur non economico, va incontro a tutti quei motociclisti (la maggior parte) che non possono permettersi l’acquisto di modelli di alta gamma già accessoriati con simili dispositivi di allerta, quali, giusto per fare un esempio, la nuovissima Multistrada V4 di Ducati. Simile, ma certo non identico: il sistema israeliano (il video qui sotto ce ne mostra il funzionamento) si limita infatti a segnalare l’eventuale presenza di ostacoli o altri pericoli sulla strada, senza in alcun modo intervenire sui comandi della moto, come fanno invece i sistemi di Ducati, BMW o KTM, “abilitati” anche ad intervenire con frenate d’emergenza o altre manovre. Molto più semplice, RideVison, ve ne parlavamo qui, si basa infatti soltanto su due telecamere con visione a 360° da istallare davanti e dietro alla moto e abbinate ad una centralina dalle dimensioni di uno smartphone per l’elaborazione dei dati, in grado di riconoscere eventuali scenari di pericolo ed avvertire in pochi millisecondi il pilota tramite segnali inviati direttamente al display digitale di serie. Semplice ma funzionale, specialmente se si considera l’universalità del sistema, cioè la possibilità di istallarlo su (praticamente) tutti i tipi di moto. Chissà che il suo arrivo sul mercato non apra, in quest’epoca dove tutto dev’essere smart e connesso, a nuove frontiere nella “personalizzazione” della moto…
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