Patente, arriva il documento digitale in stile Green Pass. Addio alla tesserina rosa?
Con apposito decreto è stata pochi giorni fa prevista la possibilità per il cittadino di richiedere la versione digitale di una serie di documenti, tra cui la patente di guida. Significa l’addio definitivo alla “vecchia” tesserina rosa? Non esattamente: prima bisogna risolvere alcune questioni e, sopratutto, equiparare le regole a livello europeo…
Patente digitale
Lo scorso 2 febbraio è entrato in vigore il decreto legge 2 marzo 2024, n. 19, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. Con l’articolo 20, comma 7, è stata prevista la possibilità di richiedere la versione digitale di una serie di documenti, tra i quali - se ne parla ormai da tempo - anche la patente di guida. Definito “patente di guida mobile”, il nuovo documento digitale - equipollente a documento di identità - consentirà la verifica, tramite collegamento con l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, dell’esistenza e della validità del diritto alla guida del suo titolare. In pratica, anziché consegnare agli agenti accertatori il documento fisico, il guidatore potrà semplicemente mostrarlo attraverso lo smartphone. Un po’ come avveniva col Greenpass, al guidatore fermato basterà accedere all'app IO tramite SPID o CIE, aprire la pagina dedicata alla patente di guida e e mostrare all'autorità di controllo il relativo codice QR direttamente dal display dello smartphone. In cosa, esattamente, il nuovo sistema andrà a migliorare e/o facilitare l’esperienza del cittadino è ancora da capire, ma la strada, a questo punto è impossibile negarlo, è ormai quella della “digitalizzazione totale”, documenti compresi.
Addio alla vecchia patente?
Significa l’addio definitivo alla “vecchia” tesserina rosa? Non esattamente, o comunque non nell’immediato. Innanzitutto, va specificato, quello appena citato altro non è che un decreto che, semplicemente, mette le basi per l’ottenimento del documento elettronico, ma che necessita ancora di ulteriori chiarimenti: bisogna ad esempio ancora definire le linee guida e stabilire e, cosa non meno importante, come potrà essere utilizzato e su quale app dello smartphone potrà essere caricato, magari su IO. Difficile sia tutto pronto prima della fine dell’anno.
Secondariamente, ma altrettanto importante, il fatto che il nuovo documento digitale, poichè frutto di un decreto tutto italiano, avrà validità solo in Italia: esiste anche una proposta di direttiva Europea per la patente elettronica equivalente in tutti gli stati membri, ma non se ne parlerà prima di quattro anni. Fino a quel momento, è quindi impensabile che la nuova patente digitale possa sostituire l’attuale documento cartaceo. Terzo problema riguarda l’evidente impossibilità per molti cittadini - si pensi ad esempio agli anziani o a chi, semplicemente, ha il telefono scarico - di avere sempre con sé il documento di guida.
Tempistiche
Stabilite le norme e le modalità per il suo utilizzo, è quindi presumibile pensare che (comunque non prima del prossimo anno e certamente in attesa della direttiva europea), si potrebbero avere, almeno in Italia, due distinti canali: il nuovo documento digitale e, per quanti non potessero o non desiderassero ottenerlo, la vecchia patente fisica.