Norton guarda a Ducati: un modello da seguire?
Grazie ai capitali TVS, Norton è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Il responsabile del design Simon Skinner, traccia la strada per lo sviluppo futuro indicando un modello concreto da seguire: Ducati
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Industria e finanza
Una nuova Norton
Uscita dalla difficile situazione che l’aveva portata sull'orlo della bancarotta, Norton è finalmente tornata in carreggiata: nuovi proprietari (il gigante indiano TVS), nuove risorse, macchinari in arrivo nel nuovo sito produttivo di Solar Park e, ovviamente, nuovi modelli pronti a ritagliarsi una fetta di mercato. Quale mercato? Una risposta l’ha in qualche moto data il capo del design Simon Skinner che, in un’intervista su Forbes, ha chiarito o quantomeno accennato la direzione verso cui tenderà la “nuova” Norton Motorcycles.
Il paragone non è, come qualcuno avrebbe potuto pensare, con la compatriota Triumph, bensì con l’italiana Ducati, sia i termini “filosofici” che produttivi. Parola d’ordine in questo caso è lifestyle: “Norton - ha detto Skinner - deve essere un'azienda moderna, molto simile all’accezione in cui lo è Ducati. Questo però non significa che ogni nuova moto che produrremo sembrerà una 916, ma piuttosto che per tornare ai giorni di gloria di Norton dovremo essere innovativi sia nella tecnologia che nel design”.
Come accennato, le similitudini (o le aspirazioni) di Norton riguardano Ducati anche dal punto di vista del mercato e della produzione: “L'attuale struttura produttiva - ha spiegato Skinner - può gestire fino a 7.000 moto all'anno. Il nostro volume non sarà mai al livello di Honda, ma per ottenere la combinazione di lusso e volumi che stiamo cercando dovremo in qualche modo avvicinarci ai numeri e ai prezzi di Ducati”. Certo, un conto è dirlo, un altro farlo: senza in alcun modo dimenticarsi della gloriosa storia Norton, così com’è oggi la Casa inglese si presenta come una realtà tutta nuova, finalmente in grado di riscrivere il proprio futuro. Le premesse (compreso ovviamente il capitale adatto per farlo) ci sono tutte: resterà da capire e da vedere se la nuova direzione saprà sfruttare la nuova e ghiotta occasione. “Abbiamo circa 18 mesi prima di poter valutare i risultati dei primi prodotti. Ci servirà un po’ di tempo per adottare pienamente nuove procedure e nuovi processi produttivi. Certo è che - ha promesso Skinner - i nuovi modelli saranno le migliori Norton mai costruite in oltre un decennio, se non addirittura di sempre”.
Uscita dalla difficile situazione che l’aveva portata sull'orlo della bancarotta, Norton è finalmente tornata in carreggiata: nuovi proprietari (il gigante indiano TVS), nuove risorse, macchinari in arrivo nel nuovo sito produttivo di Solar Park e, ovviamente, nuovi modelli pronti a ritagliarsi una fetta di mercato. Quale mercato? Una risposta l’ha in qualche moto data il capo del design Simon Skinner che, in un’intervista su Forbes, ha chiarito o quantomeno accennato la direzione verso cui tenderà la “nuova” Norton Motorcycles.
Il paragone non è, come qualcuno avrebbe potuto pensare, con la compatriota Triumph, bensì con l’italiana Ducati, sia i termini “filosofici” che produttivi. Parola d’ordine in questo caso è lifestyle: “Norton - ha detto Skinner - deve essere un'azienda moderna, molto simile all’accezione in cui lo è Ducati. Questo però non significa che ogni nuova moto che produrremo sembrerà una 916, ma piuttosto che per tornare ai giorni di gloria di Norton dovremo essere innovativi sia nella tecnologia che nel design”.
Come accennato, le similitudini (o le aspirazioni) di Norton riguardano Ducati anche dal punto di vista del mercato e della produzione: “L'attuale struttura produttiva - ha spiegato Skinner - può gestire fino a 7.000 moto all'anno. Il nostro volume non sarà mai al livello di Honda, ma per ottenere la combinazione di lusso e volumi che stiamo cercando dovremo in qualche modo avvicinarci ai numeri e ai prezzi di Ducati”. Certo, un conto è dirlo, un altro farlo: senza in alcun modo dimenticarsi della gloriosa storia Norton, così com’è oggi la Casa inglese si presenta come una realtà tutta nuova, finalmente in grado di riscrivere il proprio futuro. Le premesse (compreso ovviamente il capitale adatto per farlo) ci sono tutte: resterà da capire e da vedere se la nuova direzione saprà sfruttare la nuova e ghiotta occasione. “Abbiamo circa 18 mesi prima di poter valutare i risultati dei primi prodotti. Ci servirà un po’ di tempo per adottare pienamente nuove procedure e nuovi processi produttivi. Certo è che - ha promesso Skinner - i nuovi modelli saranno le migliori Norton mai costruite in oltre un decennio, se non addirittura di sempre”.
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