MotoGP 2016, regolamento elastico per Aprilia e Suzuki
MotoGP news –Tre le novità regolamentari del 2016 c'è un sistema a punti che permette alle case di ottenere alcuni vantaggi nello sviluppo delle moto. A seconda dei punti raccolti nella stagione precedente si può ottenere la disponibilità di un maggior numero di motori, meno limiti al loro aggiornameto e altro. Ecco come funziona
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MotoGP
Novità 2016
Oltre alle novità tecniche che ben conosciamo, centralina unica e gomme Michelin, il regolamento della MotoGP 2016 ha introdotto nuove regole che riguardano le case che hanno bisogno di sviluppo, eliminando anche la divisione tra Factory e Open. Per esempio quest'anno Aprilia e Suzuki, debuttanti nella stagione 2015, potranno sfruttare alcune "flessibilità" concesse ai team che devono crescere. La casa italiana e quella giapponese avranno a disposizione nove motori invece dei sette previsti dal regolamento, test illimitati e sviluppo libero per i propulsori. Per loro anche una gomma più morbida, mentre sparisce il vantaggio per il serbatoio di benzina: nel 2016 tutte le MotoGP potranno "imbarcare" 22 litri. Queste agevolazioni, secondo il nuovo regolamento, si possono perdere e guadagnare, in base a un sistema a punti. Ogni casa ha tre punti per una vittoria, due per il secondo posto e uno per il terzo, non conta se la gara è asciutta o bagnata. Se in un anno la casa costruttrice totalizza sei punti, perderà immediatamente le concessioni, cosa che è successa, ad esempio, a Ducati. Se invece un produttore non riuscisse ad ottenere nemmeno un punto in tutti i 18 Gran Premi dell'anno, allora per la stagione successiva guadagnerà nuove concessioni.
Oltre alle novità tecniche che ben conosciamo, centralina unica e gomme Michelin, il regolamento della MotoGP 2016 ha introdotto nuove regole che riguardano le case che hanno bisogno di sviluppo, eliminando anche la divisione tra Factory e Open. Per esempio quest'anno Aprilia e Suzuki, debuttanti nella stagione 2015, potranno sfruttare alcune "flessibilità" concesse ai team che devono crescere. La casa italiana e quella giapponese avranno a disposizione nove motori invece dei sette previsti dal regolamento, test illimitati e sviluppo libero per i propulsori. Per loro anche una gomma più morbida, mentre sparisce il vantaggio per il serbatoio di benzina: nel 2016 tutte le MotoGP potranno "imbarcare" 22 litri. Queste agevolazioni, secondo il nuovo regolamento, si possono perdere e guadagnare, in base a un sistema a punti. Ogni casa ha tre punti per una vittoria, due per il secondo posto e uno per il terzo, non conta se la gara è asciutta o bagnata. Se in un anno la casa costruttrice totalizza sei punti, perderà immediatamente le concessioni, cosa che è successa, ad esempio, a Ducati. Se invece un produttore non riuscisse ad ottenere nemmeno un punto in tutti i 18 Gran Premi dell'anno, allora per la stagione successiva guadagnerà nuove concessioni.
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