Mercato moto, marzo 2015 inverte la tendenza positiva
Stando ai soli numeri di gennaio 2015 sembrava possibile sperare in una crescita delle immatricolazioni. Il mese di marzo ha tuttavia invertito la tendenza, calando di oltre 8 punti percentuale rispetto allo stesso mese del 2014: complessivamente, considerando il primo trimestre 2015, si parla dunque di un -2% tra moto e scooter immatricolati (esclusi i 50ini); in caduta libera i ciclomotori: -25% solo a marzo
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Marzo delude le aspettative
Cresciuto del 2,6% a gennaio 2015, il mercato delle due ruote rallenta nel mese di marzo, facendo complessivamente registrare, nel primo trimestre dell’anno, un calo di 2,1 punti percentuale (che diventa del - 4,6 aggiungendo alla somma anche i “cinquantini”): se infatti nel 2014, tra gennaio e marzo, sono stati 36.404 i veicoli superiori a 50cm3 immatricolati, il numero degli stessi scende nei primi tre mesi del 2015 a 35.638. Peggio ancora se si considera il solo mese di marzo, che registra, rispetto allo stesso mese dell’anno passato, un calo dell’ 8,5%, con 16.508 veicoli immatricolati. A fronte di un simile andamento, tuttavia, migliora il settore moto, le cui unità immatricolate salgono, nel primo trimestre 2015, a 16.366, mille in più rispetto al primo trimestre 2014 (+7%). Male invece gli scooter, che calano di oltre 8 punti percentuale, segnando solo 19.272 unità immatricolate contro le oltre 21mila del primo trimestre 2014. Nera la prospettiva dei “cinquantini”, ancora in calo e con percentuali vicine al -21%
Continuando a ragionare sui numeri del primo trimestre 2015, ma approfondendo per cilindrata, è possibile notare una certa stabilità, rispetto ai numeri del 2014, nel segmento degli scooter 125cc, che con 6.467 veicoli immatricolati registra un leggero calo di -0,3%. Perdono più terreno i 150-250cc, con 5.098 pezzi e un -12,2%. Peggio ancora i 300-500cc, che segnano solo 5.754 unità e, quindi, un -18,5%. Positivo invece il dato riguardante i maxi-scooter, le cui immatricolazioni salgono a 2.023 pari ad un incremento del +10,4 % rispetto all’anno scorso.
Meglio per le moto, soprattutto per le cilindrate tra 800 e 1000cm3 che, con 4.634 unità, salgono di ben 30,4 punti percentuale. Stabili le cilindrate superiori ai 1000cc, con 5.271 unità pari al -1%. Bene anche le medie: da 600 fino a 750cc si toccano le 3.097 moto immatricolate, cioè un +4,7% rispetto al primo trimestre 2014. In calo invece le 200-500cc con 2.418 pezzi e un -6,8%, mentre sono in ripresa le 125cc con 883 moto e un trend del +7,7%.
Per quanto riguarda invece l’andamento dei segmenti, rimanendo in ambito moto, si registrano alcune novità rispetto all’anno passato: i migliori risultati appartengono infatti alle naked, prime in classifica con 5.800 pezzi immatricolati e un +28,6%. Ferme a 5.545 unità pari (-4%) le enduro stradali. Terzo gradino, ma parecchio distanziate, le custom con 1.757 vendite e un buon +10%; dopo di loro tocca alle moto da turismo (1.357 moto e -3,5%) e alle sportive, che recuperano terreno con 1.072 pezzi e un +23,1%. Ultime e in pesante diminuzione le supermotard, in caduta con solo 452 moto e un -32,5%. I numeri più bassi si registrano invece, ancora una volta, nella sfera dei mezzi 50 cc, le cui immatricolazioni calano di oltre 25 punti nel mese di marzo, assestandosi a un -20,9% complessivo nel primo trimestre 2015.
Cresciuto del 2,6% a gennaio 2015, il mercato delle due ruote rallenta nel mese di marzo, facendo complessivamente registrare, nel primo trimestre dell’anno, un calo di 2,1 punti percentuale (che diventa del - 4,6 aggiungendo alla somma anche i “cinquantini”): se infatti nel 2014, tra gennaio e marzo, sono stati 36.404 i veicoli superiori a 50cm3 immatricolati, il numero degli stessi scende nei primi tre mesi del 2015 a 35.638. Peggio ancora se si considera il solo mese di marzo, che registra, rispetto allo stesso mese dell’anno passato, un calo dell’ 8,5%, con 16.508 veicoli immatricolati. A fronte di un simile andamento, tuttavia, migliora il settore moto, le cui unità immatricolate salgono, nel primo trimestre 2015, a 16.366, mille in più rispetto al primo trimestre 2014 (+7%). Male invece gli scooter, che calano di oltre 8 punti percentuale, segnando solo 19.272 unità immatricolate contro le oltre 21mila del primo trimestre 2014. Nera la prospettiva dei “cinquantini”, ancora in calo e con percentuali vicine al -21%
Continuando a ragionare sui numeri del primo trimestre 2015, ma approfondendo per cilindrata, è possibile notare una certa stabilità, rispetto ai numeri del 2014, nel segmento degli scooter 125cc, che con 6.467 veicoli immatricolati registra un leggero calo di -0,3%. Perdono più terreno i 150-250cc, con 5.098 pezzi e un -12,2%. Peggio ancora i 300-500cc, che segnano solo 5.754 unità e, quindi, un -18,5%. Positivo invece il dato riguardante i maxi-scooter, le cui immatricolazioni salgono a 2.023 pari ad un incremento del +10,4 % rispetto all’anno scorso.
Meglio per le moto, soprattutto per le cilindrate tra 800 e 1000cm3 che, con 4.634 unità, salgono di ben 30,4 punti percentuale. Stabili le cilindrate superiori ai 1000cc, con 5.271 unità pari al -1%. Bene anche le medie: da 600 fino a 750cc si toccano le 3.097 moto immatricolate, cioè un +4,7% rispetto al primo trimestre 2014. In calo invece le 200-500cc con 2.418 pezzi e un -6,8%, mentre sono in ripresa le 125cc con 883 moto e un trend del +7,7%.
Per quanto riguarda invece l’andamento dei segmenti, rimanendo in ambito moto, si registrano alcune novità rispetto all’anno passato: i migliori risultati appartengono infatti alle naked, prime in classifica con 5.800 pezzi immatricolati e un +28,6%. Ferme a 5.545 unità pari (-4%) le enduro stradali. Terzo gradino, ma parecchio distanziate, le custom con 1.757 vendite e un buon +10%; dopo di loro tocca alle moto da turismo (1.357 moto e -3,5%) e alle sportive, che recuperano terreno con 1.072 pezzi e un +23,1%. Ultime e in pesante diminuzione le supermotard, in caduta con solo 452 moto e un -32,5%. I numeri più bassi si registrano invece, ancora una volta, nella sfera dei mezzi 50 cc, le cui immatricolazioni calano di oltre 25 punti nel mese di marzo, assestandosi a un -20,9% complessivo nel primo trimestre 2015.
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