Incidenti in moto, le quattro cose da non fare
Un avvocato americano, esperto in cause di risarcimento in seguito a incidenti stradali, mostra le quattro azioni che andrebbero assolutamente evitate in caso di sinistro, sia in moto sia in auto. Minimo comune denominatore, non fare passi falsi: le assicurazioni puntano a non pagare
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Prima regola: restate calmi
John Zaid è un avvocato di Houston, esperto nelle cause di lesioni in seguito a incidenti stradali. Interrogato da un sito inglese Zaid ha elencato le quattro azioni da evitare in caso d’incidente. Si tratta di errori comuni, compiuti perché in quel momento si è molto agitati o, peggio, sotto shock, oppure perché in quel momento sembrano dettate dal buon senso. In realtà, anche in caso di forte stress bisogna essere bravi, farzi forza e non fare ciò che vi detta l'istinto. Vediamo quali sono i suoi consigli. Primo, mai ammettere la colpa subito. Quando si tratta di un incidente stradale, la colpa quasi mai è tutta di un solo attore; inoltre, la percezione di quanto accaduto potrebbe non essere del tutto esatta, anche se si pensa di essere la causa scatenante l’incidente. Ecco perché non si dovrebbe mai dire all’altro guidatore o a un agente di polizia che si è colpevoli: addirittura Zaid invita a evitare di scusarsi, perché la gentilezza potrebbe essere male interpretata; meglio limitarsi a informarsi sul benessere dell'altro guidatore e dei passeggeri, essendo gentile e cortese, ma non di più. Le scuse o l'ammissione di colpa potrebbero poi essere usate dalla compagnia di assicurazione della controparte. Secondo consiglio: non accettare di “dimenticare l’incidente”. Far fronte alle conseguenze di un incidente è una seccatura, quindi non è una sorpresa che molte persone siano tentati di dire: “Non pensiamoci più e ognuno per la sua strada”. Ma anche se fosse solo un parafango rotto o un fanalino, si dovrebbe presentare una denuncia alla polizia: la mancanza di un rapporto ufficiale di ciò che è accaduto può essere la scusa per la compagnia di assicurazione di non coprire i danni alla moto o le spese mediche. Non solo: l’altro guidatore potrebbe invitare a dimenticare perché senza patente o assicurazione. Quindi attenzione ai dati forniti dall’altro guidatore. E nel rendicontare alla polizia, fate molta attenzione a raccontare solo i fatti: evitate impressioni, stati d’animo o sensazioni. Terzo consiglio: mai dare per scontato di non essersi fatti male; in molti casi, le lesioni che derivano da incidenti stradali possono apparire ore o giorni dopo. Meglio farsi controllare. Bisogna tener presente che se si dice che non ci si è feriti, e poi si sta male, l’assicurazione può dire che il dolore non è correlato all'incidente. Quarto consiglio: non chiamate immediatamente la compagnia di assicurazione; prima bisogna avere un rapporto ufficiale e un certificato medico. In generale non parlate mai con l’assicurazione fino a quando non si è calmi e lucidi.
John Zaid è un avvocato di Houston, esperto nelle cause di lesioni in seguito a incidenti stradali. Interrogato da un sito inglese Zaid ha elencato le quattro azioni da evitare in caso d’incidente. Si tratta di errori comuni, compiuti perché in quel momento si è molto agitati o, peggio, sotto shock, oppure perché in quel momento sembrano dettate dal buon senso. In realtà, anche in caso di forte stress bisogna essere bravi, farzi forza e non fare ciò che vi detta l'istinto. Vediamo quali sono i suoi consigli. Primo, mai ammettere la colpa subito. Quando si tratta di un incidente stradale, la colpa quasi mai è tutta di un solo attore; inoltre, la percezione di quanto accaduto potrebbe non essere del tutto esatta, anche se si pensa di essere la causa scatenante l’incidente. Ecco perché non si dovrebbe mai dire all’altro guidatore o a un agente di polizia che si è colpevoli: addirittura Zaid invita a evitare di scusarsi, perché la gentilezza potrebbe essere male interpretata; meglio limitarsi a informarsi sul benessere dell'altro guidatore e dei passeggeri, essendo gentile e cortese, ma non di più. Le scuse o l'ammissione di colpa potrebbero poi essere usate dalla compagnia di assicurazione della controparte. Secondo consiglio: non accettare di “dimenticare l’incidente”. Far fronte alle conseguenze di un incidente è una seccatura, quindi non è una sorpresa che molte persone siano tentati di dire: “Non pensiamoci più e ognuno per la sua strada”. Ma anche se fosse solo un parafango rotto o un fanalino, si dovrebbe presentare una denuncia alla polizia: la mancanza di un rapporto ufficiale di ciò che è accaduto può essere la scusa per la compagnia di assicurazione di non coprire i danni alla moto o le spese mediche. Non solo: l’altro guidatore potrebbe invitare a dimenticare perché senza patente o assicurazione. Quindi attenzione ai dati forniti dall’altro guidatore. E nel rendicontare alla polizia, fate molta attenzione a raccontare solo i fatti: evitate impressioni, stati d’animo o sensazioni. Terzo consiglio: mai dare per scontato di non essersi fatti male; in molti casi, le lesioni che derivano da incidenti stradali possono apparire ore o giorni dopo. Meglio farsi controllare. Bisogna tener presente che se si dice che non ci si è feriti, e poi si sta male, l’assicurazione può dire che il dolore non è correlato all'incidente. Quarto consiglio: non chiamate immediatamente la compagnia di assicurazione; prima bisogna avere un rapporto ufficiale e un certificato medico. In generale non parlate mai con l’assicurazione fino a quando non si è calmi e lucidi.
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