Honda Transalp Fudo: la scrambler di Rice Eaters Garage
Una fuoriserie tutta sostanza quella dei ragazzi di Rice Eaters Garage. Assolutamente giapponese, low cost e spartana, è stata realizzata utilizzando parecchi pezzi di riciclo e vuole essere un omaggio alle montagne dove è nata
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Fuoriserie
La Scrambler delle montagne
Non è un caso che per questa Special sia stato scelto un nome della mitologia giapponese: Fudo, un demone della montagna nella cultura popolare del Sol Levante. I ragazzi di Rice Eaters Garage, una piccola realtà con base tra le montagne vicentine, modificano infatti solo moto nipponiche (semplici ed economiche da comprare e mantenere): Niko si occupa della meccanica, verniciatura e assemblaggio nell'officina di suo padre, HellBovi, tatuatore, decora e disegna le Special, Gnagno, che gestisce un negozio dell'usato, si occupa della logistica e della vendita dei pezzi inutilizzati.
Questa volta hanno scelto una Honda Transalp XL 600 del 1991 che è diventata una Special spartana che ricorda i colori delle montagne dove è nata. La base, trovata malconcia in un garage, è stata smontata e revisionata, poi è arrivato un serbatoio da una Honda CB, mentre la sella è stata realizzata da un artigiano della zona con avanzi di pelle vintage di un divano. Anche i parafanghi e i vani sottosella (che accolgono batteria e parte elettrica) sono fatti a mano usando materiale di scarto. All’anteriore la carena e la plancia hanno lasciato spazio a un faro tondo e un piccolo contachilometri, poche le modifiche alla ciclistica e al motore: i cerchi sono originali, ma montano nuove gomme Dunlop Trailmax adatte all’uso in fuoristrada leggero, mentre il terminale di scarico, adattato al collettore originale, è prodotto da Megaton. Il risultato è senza dubbio apprezzabile.
Non è un caso che per questa Special sia stato scelto un nome della mitologia giapponese: Fudo, un demone della montagna nella cultura popolare del Sol Levante. I ragazzi di Rice Eaters Garage, una piccola realtà con base tra le montagne vicentine, modificano infatti solo moto nipponiche (semplici ed economiche da comprare e mantenere): Niko si occupa della meccanica, verniciatura e assemblaggio nell'officina di suo padre, HellBovi, tatuatore, decora e disegna le Special, Gnagno, che gestisce un negozio dell'usato, si occupa della logistica e della vendita dei pezzi inutilizzati.
Questa volta hanno scelto una Honda Transalp XL 600 del 1991 che è diventata una Special spartana che ricorda i colori delle montagne dove è nata. La base, trovata malconcia in un garage, è stata smontata e revisionata, poi è arrivato un serbatoio da una Honda CB, mentre la sella è stata realizzata da un artigiano della zona con avanzi di pelle vintage di un divano. Anche i parafanghi e i vani sottosella (che accolgono batteria e parte elettrica) sono fatti a mano usando materiale di scarto. All’anteriore la carena e la plancia hanno lasciato spazio a un faro tondo e un piccolo contachilometri, poche le modifiche alla ciclistica e al motore: i cerchi sono originali, ma montano nuove gomme Dunlop Trailmax adatte all’uso in fuoristrada leggero, mentre il terminale di scarico, adattato al collettore originale, è prodotto da Megaton. Il risultato è senza dubbio apprezzabile.
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