Harley-Davidson, nuovi sviluppi per l'India
Harley-Davidson guarda all’India con rinnovato interesse: sotto la guida di Jochen Zeitz, la Casa di Milwaukee potrebbe trovare un nuovo partner a cui “delegare“ la produzione dei modelli di piccola cilindrata
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H-D in India
Emergente e ricco di opportunità, il mercato indiano sembrava per Harley-Davidson tutt’altro che promettente. Nonostante gli investimenti affrontati dalla Casa di Milwaukee, la domanda di modelli è rimasta debole ed i dati di vendita piuttosto bassi (solo 2500 unità vendute nel 2019). Dati che, se inseriti all’interno di un contesto già piuttosto difficile ed ulteriormente aggravato dalla crisi sanitaria, avevano fatto pensare alla possibilità - concreta - di abbandonare l’India per concentrarsi su mercati ritenuti più importanti, cioè su quelli che fanno i maggiori volumi e con le maggiori prospettive di crescita: Nord America, Europa e, tuttalpiù, Asia-area Pacifico.
Non è così: la strategia perseguita dal nuovo CEO Jochen Zeitz parrebbe tutt'altra. Secondo una fonte anonima, H-D sarebbe oggi alla ricerca di un nuovo partner locale con cui collaborare nella produzione. Impossibile in questo caso non pensare ad un colosso del calibro di Mahindra & Mahindra, già impegnato nella “resurrezione” di Jawa ed attualmente proprietario di BSA. Scelte che metterebbe Harley-Davidson nelle condizioni di potersi concentrare con maggior attenzione e risorse su modelli destinati al mercato americano ed europeo (come la PanAmerica ADV o la streetfighter Bronx), indispensabile per restituire al marchio l’identità persasi negli anni, delegando ai partner indiani la produzione di modelli “minori”, certamente meno “identitari” (vedi la 338R frutto della joint venture con Qianjiang), ma altrettanto importanti per il bilancio complessivo dell’azienda.
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