EICMA 2016 - Aprilia Dorsoduro 900, dati tecnici e caratteristiche
La motardona di Noale mette i muscoli, con una copiosa iniezione di centimetri cubi che richiede anche un'elettonica di prim'ordine per tenere a bada tutti i suoi 95 CV
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Moto
Voglio le curve
Ecco la versione vitaminizzata della Dorsoduro, monta il motore bicilindrico a V di 90° portato a 896 cm3, realizzato sulla base del conosciuto 750 cm3 a cui è stata maggiorata la corsa. Il propulsore, raffreddato a liquido e con 4 valvole per cilindro, ora eroga 95,2 CV, ma quel che è più importante è il dato di coppia massima, il quale passa da 8,4 kgm (82 Nm) a 4.500 giri/min del V2 di 750 a 9,17 kgm (90 Nm) a 6.500 giri/min del nuovo V2 di 900, pur rispettando la normativa Euro 4. La Dorsoduro 900 sarà anche disponibile anche il versione depotenziata a 35 kW. Il bicilindrico dialoga con un nuovo sistema di acceleratore elettronico full ride-by-wire che offre la possibilità di modificare la mappatura del motore tra Sport, Touring e Rain. Non mancano il controllo di trazione regolabile su tre livelli di intervento e l'ABS a due canali disinseribile. Per gestire tutte le funzioni c'è una nuova strumentazione digitale a colori con schermo da 4,3 pollici, alla quale è possibile abbinare in opzione la piattaforma multimediale di Aprilia che collega lo smartphone al veicolo.
Il telaio invece è misto in traliccio d'acciaio e piastre in alluminio, su cui è infulcrato un monoammortizzatore regolabile nel precarico e in estensione e sistemato lateralmente che lavora sul bel forcellone in alluminio. Tutta nuova la forcella Kayaba abbinata a piastre in alluminio forgiato: è più leggera (meno 450 grammi) e regolabile nell’idraulica in estensione e nel precarico molla. Inediti anche i cerchi ora più leggeri di 2 kg rispetto a quelli della versione 750. Da sportiva vera l'impianto frenante, con pinze anteriori radiali a 4 pistoncini che lavorano dischi da 320 mm attraverso tubazioni in treccia metallica.
Clicca qui per tutte le novità di EICMA 2016 e usa il nostro hashtag #eicmainsella.
Ecco la versione vitaminizzata della Dorsoduro, monta il motore bicilindrico a V di 90° portato a 896 cm3, realizzato sulla base del conosciuto 750 cm3 a cui è stata maggiorata la corsa. Il propulsore, raffreddato a liquido e con 4 valvole per cilindro, ora eroga 95,2 CV, ma quel che è più importante è il dato di coppia massima, il quale passa da 8,4 kgm (82 Nm) a 4.500 giri/min del V2 di 750 a 9,17 kgm (90 Nm) a 6.500 giri/min del nuovo V2 di 900, pur rispettando la normativa Euro 4. La Dorsoduro 900 sarà anche disponibile anche il versione depotenziata a 35 kW. Il bicilindrico dialoga con un nuovo sistema di acceleratore elettronico full ride-by-wire che offre la possibilità di modificare la mappatura del motore tra Sport, Touring e Rain. Non mancano il controllo di trazione regolabile su tre livelli di intervento e l'ABS a due canali disinseribile. Per gestire tutte le funzioni c'è una nuova strumentazione digitale a colori con schermo da 4,3 pollici, alla quale è possibile abbinare in opzione la piattaforma multimediale di Aprilia che collega lo smartphone al veicolo.
Il telaio invece è misto in traliccio d'acciaio e piastre in alluminio, su cui è infulcrato un monoammortizzatore regolabile nel precarico e in estensione e sistemato lateralmente che lavora sul bel forcellone in alluminio. Tutta nuova la forcella Kayaba abbinata a piastre in alluminio forgiato: è più leggera (meno 450 grammi) e regolabile nell’idraulica in estensione e nel precarico molla. Inediti anche i cerchi ora più leggeri di 2 kg rispetto a quelli della versione 750. Da sportiva vera l'impianto frenante, con pinze anteriori radiali a 4 pistoncini che lavorano dischi da 320 mm attraverso tubazioni in treccia metallica.
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