Ecco le prime foto ufficiali della Royal Enfield Himalayan 450
Da tempo circolano immagini più o meno rubate della inedita Royal Enfield Himalayan 450, “paparazzata” In tutte le salse; ora la Casa indiana è uscita allo scoperto annunciando ufficialmente l’arrivo della nuova versione di uno dei suoi modelli più apprezzati ma non ha tolto tutti i veli, né ha fornito troppe informazioni.
Sappiamo ancora poco
Poche le informazioni disponibili, a parte quelle che Royal Enfield ha deciso di rendere note. Come le immagini della moto in versione definitiva che potete vedere in gallery ma dalle quali non si riesce ad evincere tutto. Se ne parlerà all’EICMA, il Salone di Milano, dove il 7 novembre la Himalayan 450 verrà presentata con tutti i crismi. Nel frattempo comunque le immagini e qualche informazione trapelata dalla stampa locale permettono di sapere molto di più. Colpisce il nuovo design decisamente accattivante, in particolare il serbatoio dalle forme morbide e apparentemente con una maggiore capienza, spiccano anche il becco anteriore rialzato e sopra di esso un parabrezza di dimensioni ridotte. Rispetto al passato la sella è più ampia in due porzioni separate. Dovrebbe essere completamente nuovo il motore monocilindrico di 451,7 cm³ raffreddato a liquido, con distribuzione a quattro valvole comandata da doppio albero a camme in testa: si parla di una potenza massima di 39,48 CV a 8000 giri/minuto ed è presumibile che su una moto del genere si sia cercata una erogazione lineare con un buon tiro in basso.
Semplice e ottima per l'offroad
La Himalayan 450 resta una moto di impostazione tradizionale: il telaio è una classica struttura in tubi e piastre di acciaio con motore appeso; conformemente alle soluzioni più diffuse la forcella è a steli rovesciati e la sospensione posteriore monoammortizzatore con possibilità di regolazione del precarico; le ruote sono a raggi, di 21” l’anteriore e 18” la posteriore, e i freni a disco con ABS. Tutti i gruppi ottici sono full LED. Lo scarico è basso ma il terminale è rialzato, per ridurre il rischio di colpi nei passaggi fuoristrada.