MotoGP Ducati, Petrucci: "Brutto se devono scegliere tra me e Dovizioso"
Il ternano non è ottimista: "Penso che Miller abbia già un appoggio in squadra e non mi piace l'idea che si debba scegliere tra me e Andrea per la moto che rimane". Sia l'australiano che il ternano hanno avuto per un anno la moto ufficiale nel team Pramac: Petrux ha ottenuto un miglior risultato assoluto, Miller più podi e punti. Jackass ha un vantaggio di 5 anni anche sulla carta d'identità
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Se davvero tra Jack Miller e il team factory Ducati è ormai solo una questione di dettagli per la firma del contratto, lo spazio nel box di Dall'Igna si stringe e uno tra Dovizioso e Petrucci dovrà lasciare la Desmosedici nel 2021. “Penso che Miller abbia già un punto d'appoggio in Ducati – riporta paddock-gp.com-. Non c'è nulla di ufficiale, ma è quello che dicono. Probabilmente ora devono scegliere tra Andrea Dovizioso e me per il secondo posto. Non è stato ancora deciso nulla, ma sembra che lo sia”.
Lotta fratricida
Che il rapporto tra Petrucci e Dovizioso sia tuttora buono lo dimostra il fatto che ancora i due cercano di allenarsi insieme con la moto da cross. Il ternano preferirebbe però non doversi trovare nella condizione di lottare per la stessa moto: “Fuori dalle gare abbiamo un ottimo rapporto. Siamo già in competizione in pista, non voglio che ci sia alcuna pressione esterna”. Petrucci non nasconde le proprie amarezze: “Dal 2017 ho dovuto conquistare il rinnovo anno dopo anno. Non è stato bello scoprire alla fine del 2019 che Ducati stava pensando ad altri piloti, ma questa è la vita”.
Italia vs. Australia
Nei giorni scorsi Alex Marquez - che recentemente è stato nell'interesse di Pramac-, aveva detto che secondo lui i movimenti in casa Ducati erano cosa fatta. Ora Petrucci si troverebbe nella difficile condizione di non poter dimostrare il proprio valore in pista, le valutazioni sul suo conto fatte sulla base di un ottimo inizio di 2019 e una deludente seconda parte di stagione. Il confronto con Miller c'è già stato nel 2018 quando entrambi correvano per Campinoti. Ma il paragone sullo stesso anno - finito 13-4 per il ternano- non regge molto in quanto Danilo aveva una moto evoluta e Jack la Desmosedici della stagione precedente. Conta forse di più fare un raffronto tra il 2018 di Petrucci e il 2019 di Miller, in quanto l'anno scorso anche l'australiano aveva una moto factory nel team satellite. Danilo a suo tempo aveva conquistato 144 punti e un secondo posto, Miller 5 terzi posti e 165 punti l'anno successivo. Le prestazioni non sono troppo difformi, ma Jackass ha dalla sua anche una carta d'identità più generosa di ben cinque anni. La strada di Petrucci sembrerebbe quindi segnata, se non fosse che Dovizioso sta discutendo anche la parte economica con Ducati e non è detto che si trovi la quadra.
Lotta fratricida
Che il rapporto tra Petrucci e Dovizioso sia tuttora buono lo dimostra il fatto che ancora i due cercano di allenarsi insieme con la moto da cross. Il ternano preferirebbe però non doversi trovare nella condizione di lottare per la stessa moto: “Fuori dalle gare abbiamo un ottimo rapporto. Siamo già in competizione in pista, non voglio che ci sia alcuna pressione esterna”. Petrucci non nasconde le proprie amarezze: “Dal 2017 ho dovuto conquistare il rinnovo anno dopo anno. Non è stato bello scoprire alla fine del 2019 che Ducati stava pensando ad altri piloti, ma questa è la vita”.
Italia vs. Australia
Nei giorni scorsi Alex Marquez - che recentemente è stato nell'interesse di Pramac-, aveva detto che secondo lui i movimenti in casa Ducati erano cosa fatta. Ora Petrucci si troverebbe nella difficile condizione di non poter dimostrare il proprio valore in pista, le valutazioni sul suo conto fatte sulla base di un ottimo inizio di 2019 e una deludente seconda parte di stagione. Il confronto con Miller c'è già stato nel 2018 quando entrambi correvano per Campinoti. Ma il paragone sullo stesso anno - finito 13-4 per il ternano- non regge molto in quanto Danilo aveva una moto evoluta e Jack la Desmosedici della stagione precedente. Conta forse di più fare un raffronto tra il 2018 di Petrucci e il 2019 di Miller, in quanto l'anno scorso anche l'australiano aveva una moto factory nel team satellite. Danilo a suo tempo aveva conquistato 144 punti e un secondo posto, Miller 5 terzi posti e 165 punti l'anno successivo. Le prestazioni non sono troppo difformi, ma Jackass ha dalla sua anche una carta d'identità più generosa di ben cinque anni. La strada di Petrucci sembrerebbe quindi segnata, se non fosse che Dovizioso sta discutendo anche la parte economica con Ducati e non è detto che si trovi la quadra.
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