Ducati a tutto smart working: la nuova infrastruttura IT "trasforma" l'azienda
Forte della collaborazione con Aruba e Lenovo, Ducati s’è in breve tempo trasformata da azienda “desk-centrica” ad azienda “mobile-first”. Operatività e performance si sono mantenute al massimo livello grazie in particolare alla nuova infrastruttura IT sviluppata e progettata già a partire dal 2019
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Ducati smart
Resosi necessario a causa difficile situazione affrontata durante il periodo di lockdown, il passaggio alla modalità smart working è stato per Ducati ed i suoi dipendenti molto più semplice ed agevole grazie in particolare alla moderna infrastruttura IT di cui la Casa bolognese s’è dotata fin dallo scorso anno.
Nel 2019 Ducati ha infatti intrapreso un progetto di innovazione volto a potenziare le performance e l’impostazione dell’architettura IT, un progetto ambizioso, reso possibile dalla collaborazione di due aziende IT leader nei rispettivi settori: Aruba Enterprise e Lenovo.
La prima ha realizzato con Ducati un progetto che ha totalmente rivisto le architetture e le logiche tradizionali, dando così spazio a una nuova concezione di data center caratterizzata dalla massima personalizzazione. Al contempo, Lenovo ha lavorato fianco a fianco con Ducati per progettare e implementare l’upgrade del sistema di calcolo ad alte prestazioni (cluster HPC) basato sui server Lenovo ThinkSystem dotati di processori di ultima generazione. Parallelamente al progetto HPC, Ducati ha utilizzato inoltre la tecnologia Lenovo nella configurazione dei due nuovi data center: uno presso la sede di Borgo Panigale (Bologna) e l’altro nel sito di Disaster Recovery a Ponte San Pietro (Bergamo).
Grazie alla lungimiranza nella progettazione della nuova infrastruttura IT, Ducati è stata così in grado di trasformarsi con successo da un’azienda desk-centrica in un’azienda mobile-first in pochi giorni, mantenendo intaccate operatività e performance.
“Avvalersi della più avanzata tecnologia fa parte del DNA di Ducati", ha detto Konstantin Kostenarov, Chief Technology Officer di Ducati. “Affidarsi alle migliori tecnologie messe a disposizione dai nostri partner, ha contribuito in modo significativo al miglioramento complessivo dei processi, aumentando al tempo stesso il valore assoluto dei risultati raggiunti. Le scelte fatte due anni fa e i progetti che da allora sono stati portati avanti, ci hanno permesso di affrontare anche la complessità di questo momento e hanno dimostrato la solidità delle scelte fatte insieme. La partnership con Aruba e Lenovo è una delle carte vincenti per la continua evoluzione tecnologica di Ducati e per affrontare le sfide future puntando all’eccellenza che da sempre ci contraddistingue”.
“Tra le tecnologie che il Covid-19 ha spinto maggiormente, il cloud è senza dubbio tra le principali che hanno permesso di fronteggiare meglio la crisi, da un’indagine commissionata internamente emerge, infatti, che il 59% di quanti hanno potuto disporre di soluzioni cloud nel corso dell’emergenza ha ritenuto il suo utilizzo fondamentale”, ha commentato Giorgio Girelli, General Manager di Aruba Enterprise. “La condivisione e l’unione delle più recenti tecnologie di tre aziende come le nostre, leader in settori distinti e specifici, ha dato vita ad un progetto molto innovativo frutto delle diverse esperienze messe in campo con l’obiettivo comune di ottenere le massime prestazioni”.
Nel 2019 Ducati ha infatti intrapreso un progetto di innovazione volto a potenziare le performance e l’impostazione dell’architettura IT, un progetto ambizioso, reso possibile dalla collaborazione di due aziende IT leader nei rispettivi settori: Aruba Enterprise e Lenovo.
La prima ha realizzato con Ducati un progetto che ha totalmente rivisto le architetture e le logiche tradizionali, dando così spazio a una nuova concezione di data center caratterizzata dalla massima personalizzazione. Al contempo, Lenovo ha lavorato fianco a fianco con Ducati per progettare e implementare l’upgrade del sistema di calcolo ad alte prestazioni (cluster HPC) basato sui server Lenovo ThinkSystem dotati di processori di ultima generazione. Parallelamente al progetto HPC, Ducati ha utilizzato inoltre la tecnologia Lenovo nella configurazione dei due nuovi data center: uno presso la sede di Borgo Panigale (Bologna) e l’altro nel sito di Disaster Recovery a Ponte San Pietro (Bergamo).
Grazie alla lungimiranza nella progettazione della nuova infrastruttura IT, Ducati è stata così in grado di trasformarsi con successo da un’azienda desk-centrica in un’azienda mobile-first in pochi giorni, mantenendo intaccate operatività e performance.
“Avvalersi della più avanzata tecnologia fa parte del DNA di Ducati", ha detto Konstantin Kostenarov, Chief Technology Officer di Ducati. “Affidarsi alle migliori tecnologie messe a disposizione dai nostri partner, ha contribuito in modo significativo al miglioramento complessivo dei processi, aumentando al tempo stesso il valore assoluto dei risultati raggiunti. Le scelte fatte due anni fa e i progetti che da allora sono stati portati avanti, ci hanno permesso di affrontare anche la complessità di questo momento e hanno dimostrato la solidità delle scelte fatte insieme. La partnership con Aruba e Lenovo è una delle carte vincenti per la continua evoluzione tecnologica di Ducati e per affrontare le sfide future puntando all’eccellenza che da sempre ci contraddistingue”.
“Tra le tecnologie che il Covid-19 ha spinto maggiormente, il cloud è senza dubbio tra le principali che hanno permesso di fronteggiare meglio la crisi, da un’indagine commissionata internamente emerge, infatti, che il 59% di quanti hanno potuto disporre di soluzioni cloud nel corso dell’emergenza ha ritenuto il suo utilizzo fondamentale”, ha commentato Giorgio Girelli, General Manager di Aruba Enterprise. “La condivisione e l’unione delle più recenti tecnologie di tre aziende come le nostre, leader in settori distinti e specifici, ha dato vita ad un progetto molto innovativo frutto delle diverse esperienze messe in campo con l’obiettivo comune di ottenere le massime prestazioni”.
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