Decurtazione punti patente: Verona sceglie la "digitalizzazione"

Gli automobilisti e i mototociclsiti veronesi che dovessero trovare nella cassetta delle lettere un verbale con decurtazione dei punti patente potranno d’ora in avanti accedere all’apposita piattaforma on-line e, direttamente da lì, compilare il modulo virtuale per dichiarare chi, effettivamente, si trovava alla guida del veicolo. Sappiamo infatti che, qualora si venisse “pizzicati” da un rilevatore di velocità (fisso o mobile che sia non fa differenza, anche se la cosa non vale ovviamente se si viene fisicamente fermati per un controllo), ad andare in contro alla decurtazione dei punti della patente non è il proprietario del veicolo (a cui viene spedita per posta raccomandata la multa), ma chi effettivamente si trovava in quel momento alla guida. Qualora proprietario e guidatore non dovessero coincidere, l’intestatario della multa ha infatti la facoltà di segnalare alle autorità i dati dell’effettivo “colpevole” compilando un apposito modulo cartaceo da consegnare alla Polizia locale che, accertata la veridicità del documento, lo rigira alla Motorizzazione Civile. Una procedura scomoda e piuttosto lunga, semplificata grazie al nuovo servizio istituito nel capoluogo scaligero.
In pratica, accedendo con le proprie credenziali Spid o più semplicemente inserendo i dati riportati sull’eventuale verbale, attraverso il portale patenteapunti.comune.verona.it., i cittadini veronesi potranno d’ora in avanti eseguire l’intera procedura on-line, con un significativo risparmio di tempo e fatica (ma non di euro). 

"Un nuovo servizio smart per la nostra comunità, che va ad aggiungersi alle numerose azioni intraprese negli ultimi anni per sburocratizzare e digitalizzare le procedure amministrative”, ha detto il sindaco Federico Sboarina in occasione dell’evento streaming di presentazione.  “Un sistema informatico all’avanguardia, primo in Italia, che permetterà non solo di agevolare i cittadini e velocizzare il lavoro degli uffici, ma anche di scovare immediatamente chi rilascia false autocertificazioni. Non basta parlare di semplificazione, bisogna farla, metterla in atto. E questo ne è sicuramente un esempio. Oltre che un modo per garantire un servizio pubblico migliore, sempre più efficace”.