Dakar 2022, Franco Picco in gara per sviluppare la Fantic XEF 450 Rally
Il veterano Franco Picco in gara per la ventottesima volta alla Dakar insieme con Fantic per sviluppare la XEF 450 Rally. Un progetto nuovo per il pilota vicentino, attualmente 78º nella classifica generale
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Off-Road
Nuovi progetti
Sessantasei anni, alla ventottesima partecipazione alla Dakar e per la prima volta su una Fantic.
A dare i numeri, ma in senso straordinario, è Franco Picco, il pilota vicentino veterano di una competizione che conosce come le sue tasche.
Le ha provate tutte, Picco, le condizioni di gara di questo rally mitico, approdando in ogni luogo che la Dakar ha attraversato, dall’Africa continentale, al Sud America e all’attuale Arabia Saudita.
Ma, se l’anno scorso aveva partecipato nella categoria Original by Motul – la vecchia Malle Moto, ovvero senza assistenza – chiudendo con il 43º posto, per l’edizione 2022 ha preparato un progetto tutto nuovo.
Dopotutto, c’è sempre un buon motivo per correre la Dakar, e in questo caso prende il nome di Fantic.
In una gara estrema conta avere un mezzo agile, veloce e affidabile, come quello messo a punto dal Reparto Corse di Fantic partendo dalla base della XEF 450.
La moto, presentata lo scorso novembre a Eicma, è una novità, e infatti il brand si è affidato all’esperto Picco per lo sviluppo di un kit racing per il mercato italiano.
Il modello è stradale, ma con tutte le caratteristiche per affrontare una gara come la Dakar.
Il motore e il telaio sono Yamaha, che ha smesso di produrre la moto, mentre le plastiche, il serbatoio e le restanti parti sono state realizzate da Fantic con il supporto anche di Fernando “Piccolo”.
Rispetto all’anno scorso, il pilota è seguito da un’organizzazione logistica con assistenza e meccanico per permettergli di lavorare al progetto arrivando al traguardo di Jeddah per maturare esperienza e raccogliere dati per continuare lo sviluppo.
Il lavoro, in realtà, è iniziato sei mesi fa, e ora Picco e Fantic stanno mettendo a frutto lo studio e l’attività su cui hanno investito fin da giugno.
Attualmente 78º nella classifica generale, Franco Picco sa benissimo quali sono i requisiti per affrontare la competizione: “La Dakar per me è la gara più importante e impegnativa di tutte, la gara della vita. Richiede una preparazione minuziosa sia nella tecnica sia nella forma fisica, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista mentale. Bisogna essere sicuri e determinati. La giornata tipo alla Dakar è decisamente impegnativa, spesso si parte per i trasferimenti quando è ancora buio e con un freddo pungente, poi si entra nella vera e propria speciale e bisogna dare il cento per cento per diversi chilometri. Si sta in moto per otto o dieci ore per fare seicento o ottocento chilometri, si lavora più di testa che di fisicità. Mi fa piacere pensare che l’esperienza che sfrutto per fare la gara può essere utile anche per affinare la nuova Fantic”.
Sessantasei anni, alla ventottesima partecipazione alla Dakar e per la prima volta su una Fantic.
A dare i numeri, ma in senso straordinario, è Franco Picco, il pilota vicentino veterano di una competizione che conosce come le sue tasche.
Le ha provate tutte, Picco, le condizioni di gara di questo rally mitico, approdando in ogni luogo che la Dakar ha attraversato, dall’Africa continentale, al Sud America e all’attuale Arabia Saudita.
Ma, se l’anno scorso aveva partecipato nella categoria Original by Motul – la vecchia Malle Moto, ovvero senza assistenza – chiudendo con il 43º posto, per l’edizione 2022 ha preparato un progetto tutto nuovo.
Dopotutto, c’è sempre un buon motivo per correre la Dakar, e in questo caso prende il nome di Fantic.
In una gara estrema conta avere un mezzo agile, veloce e affidabile, come quello messo a punto dal Reparto Corse di Fantic partendo dalla base della XEF 450.
La moto, presentata lo scorso novembre a Eicma, è una novità, e infatti il brand si è affidato all’esperto Picco per lo sviluppo di un kit racing per il mercato italiano.
Il modello è stradale, ma con tutte le caratteristiche per affrontare una gara come la Dakar.
Il motore e il telaio sono Yamaha, che ha smesso di produrre la moto, mentre le plastiche, il serbatoio e le restanti parti sono state realizzate da Fantic con il supporto anche di Fernando “Piccolo”.
Rispetto all’anno scorso, il pilota è seguito da un’organizzazione logistica con assistenza e meccanico per permettergli di lavorare al progetto arrivando al traguardo di Jeddah per maturare esperienza e raccogliere dati per continuare lo sviluppo.
Il lavoro, in realtà, è iniziato sei mesi fa, e ora Picco e Fantic stanno mettendo a frutto lo studio e l’attività su cui hanno investito fin da giugno.
Attualmente 78º nella classifica generale, Franco Picco sa benissimo quali sono i requisiti per affrontare la competizione: “La Dakar per me è la gara più importante e impegnativa di tutte, la gara della vita. Richiede una preparazione minuziosa sia nella tecnica sia nella forma fisica, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista mentale. Bisogna essere sicuri e determinati. La giornata tipo alla Dakar è decisamente impegnativa, spesso si parte per i trasferimenti quando è ancora buio e con un freddo pungente, poi si entra nella vera e propria speciale e bisogna dare il cento per cento per diversi chilometri. Si sta in moto per otto o dieci ore per fare seicento o ottocento chilometri, si lavora più di testa che di fisicità. Mi fa piacere pensare che l’esperienza che sfrutto per fare la gara può essere utile anche per affinare la nuova Fantic”.
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