Dakar 2020, tappa 4: Honda resta al comando con Cornejo
Inizialmente primo, Sam Sunderland su KTM a causa di una penalizzazione cede la vittoria di tappa a Ignacio Cornejo che, assieme ai compagni di squadra Ricky Brabec e Kevin Benavides, tiene alto il nome di Honda anche nella generale. Dopo Van Beveren, Yamaha perde anche Xavier de Soultrait
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Podio rosso
Dopo la bellissima prestazione di ieri compiuta dalla Honda guidata da Ricky Brabec, la tappa 4 della Dakar 2020, la prima in Arabia Saudita, ha visto inizialmente KTM rimontare e firmare il miglior tempo di giornata grazie a Sam Sunderland. I festeggiamenti, tuttavia, sono durati poco, in quanto al britannico è stata comminata una penalità di 5 minuti per eccesso di velocità, spingendolo all’8º posto di tappa, che così è andata per la prima volta al compagno di squadra Ignacio Cornejo.
Sunderland, già vincitore della Dakar nel 2017, dopo una terza tappa complicata dalle difficoltà riscontrate nella navigazione, oggi sembrava essersi preso una bella soddisfazione sul percorso Neom-Al-Ula che, lungo i suoi 676 chilometri complessivi, di cui 453 di speciale, aveva compiuto la miglior prestazione su piste di sabbia e ghiaia, rese più difficili da un'ardua navigazione. Quest’ultima gestita seguendo le tracce delle Honda di Ignacio Cornejo e Kevin Benavides, che hanno dettato il ritmo per tutta la gara e sono stati superati solo all’ultimo momento.
Il vantaggio del pilota KTM sui due sudamericani, tuttavia, era irrisorio: solo 11 secondi nei confronti del cileno e 46 dell’argentino, che comunque completano il podio della classifica generale assieme a Brabec, che resta al comando a soli 2’30’’ minuti da Benavides, che si sta avvicinando al leader. Ottime fin da subito le performance di Cornejo, che ha fatto meglio del compagno di squadra e sarà un uomo da tenere d'occhio per il resto della manifestazione. Pilota ufficiale HRC con il Monster Energy Honda Team dall’anno scorso come sostituto dell’infortunato Paulo Gonçalves, è riuscito a cogliere il momento in cui il talento incontra l’occasione, ed emergere con una vittoria di tappa meritata. E, a proposito di Gonçalves, l’ex uomo di punta Honda, ora pilota Hero, dopo la terribile giornata di ieri in cui si è visto costretto a sostituire il motore impiegando più di 10 ore per finire la speciale, oggi ha brillato. Il portoghese ha percorso il chilometro 300 al quinto posto, ottenendo il suo miglior risultato dall’inizio della Dakar 2020.
La quarantaduesima edizione del rally non sta portando bene a Yamaha; dopo aver perso il talentoso quanto sfortunato élite rider Adrien Van Beveren nella giornata di ieri in seguito a un incidente da cui è uscito con una clavicola fratturata, in questa giornata è costretta a dire addio anche a Xavier de Soultrait, incapace di proseguire la corsa oltre il chilometro 300 dopo l’infortunio al polso di ieri. Ora la Casa giapponese deve puntare tutto su Franco Caimi, al momento 13º assoluto.
È andata meglio al vincitore del secondo stage Ross Branch del team BAS Dakar KTM Racing, oggi 3º di tappa e 18º nella generale provvisoria, mentre bisogna scendere fino alla 6ª posizione per trovare la prima KTM ufficiale, guidata dal campione in carica Toby Price, che dopo un esordio promettente ora è fermo al 4º posto assoluto a +12’09’’ minuti da Brabec.
Il vincitore della Dakar 2018 Matthias Walkner non se la passa bene quest’anno: partito stamattina dal 3º posto della generale, l'austriaco è precipitato in 9ª posizione e adesso ha un pesante ritardo di 27 minuti abbondanti dal leader. Discorso simile per Joan Barreda che, nonostante sia giunto alla decima partecipazione alla Dakar, non è mai riuscito a salire sul podio. Lo spagnolo della Honda oggi è arrivato solo 23º, fermandosi al 7º posto della generale, a più di 25 minuti da Brabec.
Piazzatosi davanti a Barreda, Jacopo Cerutti su Husqvarna è il migliore degli italiani, 22º anche nella generale, mentre Maurizio Gerini, che veste la stessa maglia, chiude 27º in entrambe le classifiche.
Classifica generale dopo la 4ª tappa: 1. Brabec (Honda) 15.06’43”- 2. K. Benavides (Honda) +2'30" - 3. Cornejo (Honda) +8'31" - 4. Price (KTM) +12'09" - 5. Quintanilla (Husqvarna) +17'52" - 6. Sunderland (KTM) +19'11" - 7. Barreda (Honda) +25'20" - 8. L. Benavides (KTM) +26'30" - 9. Walkner (KTM) +27'03" - 10. Howes (Husqvarna) +34'28"
Dopo la bellissima prestazione di ieri compiuta dalla Honda guidata da Ricky Brabec, la tappa 4 della Dakar 2020, la prima in Arabia Saudita, ha visto inizialmente KTM rimontare e firmare il miglior tempo di giornata grazie a Sam Sunderland. I festeggiamenti, tuttavia, sono durati poco, in quanto al britannico è stata comminata una penalità di 5 minuti per eccesso di velocità, spingendolo all’8º posto di tappa, che così è andata per la prima volta al compagno di squadra Ignacio Cornejo.
Sunderland, già vincitore della Dakar nel 2017, dopo una terza tappa complicata dalle difficoltà riscontrate nella navigazione, oggi sembrava essersi preso una bella soddisfazione sul percorso Neom-Al-Ula che, lungo i suoi 676 chilometri complessivi, di cui 453 di speciale, aveva compiuto la miglior prestazione su piste di sabbia e ghiaia, rese più difficili da un'ardua navigazione. Quest’ultima gestita seguendo le tracce delle Honda di Ignacio Cornejo e Kevin Benavides, che hanno dettato il ritmo per tutta la gara e sono stati superati solo all’ultimo momento.
Il vantaggio del pilota KTM sui due sudamericani, tuttavia, era irrisorio: solo 11 secondi nei confronti del cileno e 46 dell’argentino, che comunque completano il podio della classifica generale assieme a Brabec, che resta al comando a soli 2’30’’ minuti da Benavides, che si sta avvicinando al leader. Ottime fin da subito le performance di Cornejo, che ha fatto meglio del compagno di squadra e sarà un uomo da tenere d'occhio per il resto della manifestazione. Pilota ufficiale HRC con il Monster Energy Honda Team dall’anno scorso come sostituto dell’infortunato Paulo Gonçalves, è riuscito a cogliere il momento in cui il talento incontra l’occasione, ed emergere con una vittoria di tappa meritata. E, a proposito di Gonçalves, l’ex uomo di punta Honda, ora pilota Hero, dopo la terribile giornata di ieri in cui si è visto costretto a sostituire il motore impiegando più di 10 ore per finire la speciale, oggi ha brillato. Il portoghese ha percorso il chilometro 300 al quinto posto, ottenendo il suo miglior risultato dall’inizio della Dakar 2020.
La quarantaduesima edizione del rally non sta portando bene a Yamaha; dopo aver perso il talentoso quanto sfortunato élite rider Adrien Van Beveren nella giornata di ieri in seguito a un incidente da cui è uscito con una clavicola fratturata, in questa giornata è costretta a dire addio anche a Xavier de Soultrait, incapace di proseguire la corsa oltre il chilometro 300 dopo l’infortunio al polso di ieri. Ora la Casa giapponese deve puntare tutto su Franco Caimi, al momento 13º assoluto.
È andata meglio al vincitore del secondo stage Ross Branch del team BAS Dakar KTM Racing, oggi 3º di tappa e 18º nella generale provvisoria, mentre bisogna scendere fino alla 6ª posizione per trovare la prima KTM ufficiale, guidata dal campione in carica Toby Price, che dopo un esordio promettente ora è fermo al 4º posto assoluto a +12’09’’ minuti da Brabec.
Il vincitore della Dakar 2018 Matthias Walkner non se la passa bene quest’anno: partito stamattina dal 3º posto della generale, l'austriaco è precipitato in 9ª posizione e adesso ha un pesante ritardo di 27 minuti abbondanti dal leader. Discorso simile per Joan Barreda che, nonostante sia giunto alla decima partecipazione alla Dakar, non è mai riuscito a salire sul podio. Lo spagnolo della Honda oggi è arrivato solo 23º, fermandosi al 7º posto della generale, a più di 25 minuti da Brabec.
Piazzatosi davanti a Barreda, Jacopo Cerutti su Husqvarna è il migliore degli italiani, 22º anche nella generale, mentre Maurizio Gerini, che veste la stessa maglia, chiude 27º in entrambe le classifiche.
Classifica generale dopo la 4ª tappa: 1. Brabec (Honda) 15.06’43”- 2. K. Benavides (Honda) +2'30" - 3. Cornejo (Honda) +8'31" - 4. Price (KTM) +12'09" - 5. Quintanilla (Husqvarna) +17'52" - 6. Sunderland (KTM) +19'11" - 7. Barreda (Honda) +25'20" - 8. L. Benavides (KTM) +26'30" - 9. Walkner (KTM) +27'03" - 10. Howes (Husqvarna) +34'28"
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