Dakar 2017, Brabec attacca e si prende la settima tappa, Sunderland resta in testa alla generale
Nella tappa Marathon, modificata a causa del maltempo persistente, lo statunitense della Honda, Ricky Brabec è stato protagonista di un'ottima prestazione, seguito dal compagno di squadra Paulo Gonçalves. Terzo l’inglese Sam Sunderland su KTM che mantiene la leadership della generale incrementando il suo vantaggio su Pablo Quintanilla
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Off-Road
Il riscatto di Honda
Dopo due giorni di stop - uno dovuto alla completa cancellazione della sesta tappa, l’altro al giorno di riposo a La Paz, che ha fatto da spartiacque della gara - la Dakar 2017 ha iniziato il viaggio di ritorno, non senza modifiche al percorso a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Per questo motivo la settima tappa, la Marathon - ovvero quella in cui piloti e assistenza dormiranno in due bivacchi separati e, di conseguenza, i concorrenti dovranno provvedere da soli a eventuali riparazioni sulle loro moto - ha subito non solo un taglio consistente nella Prova Speciale, passando da 322 a 161 chilometri, ma un cambiamento radicale, con un roadbook tutto nuovo e un itinerario completamente stravolto, tanto da arrivare a una lunghezza complessiva di 801 chilometri invece degli originari 622. Secondo le previsioni, anche nella località di destinazione Uyuni, i piloti saranno accolti da basse temperature e fango.
Il pilota KTM Sam Sunderland è stato il primo a iniziare il tratto selettivo odierno, che si è sviluppato principalmente su un terreno sabbioso. Dopo due ritiri nel 2012 e il 2014, il capace motociclista inglese ha cominciato nel migliore dei modi la seconda settimana, ricoprendo il ruolo di leader della classifica generale. Tuttavia, dopo soli 38 chilometri dall’inizio della Speciale, l’inglese si è fermato nel bel mezzo delle dune a 300 metri dal percorso corretto, procedendo a velocità ridotta alla ricerca della direzione giusta da imboccare. L’esitazione è stata prontamente sfruttata da Paulo Gonçalves - partito terzo dopo il francese della Yamaha Adrien Van Beveren - e, all’altezza del chilometro 100, ha sfoderato la sua forma migliore raggiungendo il rivale inglese, e lasciandosi alle spalle Van Beveren di 8'24’’ minuti.
Il portoghese è stato il primo a uscire dal tratto selettivo in poco più di due ore con una performance eccellente, ma non il più veloce: a registrare il miglior tempo è stato lo statunitense Ricky Brabec, che ha comunque assicurato la vittoria di tappa alla Honda.
I rappresentanti dello squadrone HRC sono parsi tutti molto agguerriti oggi, tanto da modificare continuamente la classifica provvisoria a loro favore, man mano che terminavano i 161 chilometri del tratto cronometrato.
La giornata è termina con le due Honda di Brabec e Gonçalves - a 1’44’’ minuti di distanza l’una dall’altra - seguite dalla KTM di Sunderland che, con il 3º miglior tempo a +4'43’’ dietro Brabec, ha interrotto la sequenza di Honda, lasciando dietro di lui un Joan Barreda in rimonta che si è impossessato del 4º posto con un gap di +06’51’’ dal compagno di squadra.
In ogni caso la situazione nella classifica generale non cambia per Sunderland, che non solo rimane in testa, ma anzi incrementa di quasi sei minuti il vantaggio nei confronti di Quintanilla. Il 5º posto della provvisoria è occupato dal pilota Yamaha Xavier de Soultrait a +07’10’’ e, dopo di lui, la quarta Honda di Michael Metge, che sfiora la Top 5 terminando a +8’21’’ dal vincitore di tappa. Solo 9º il cileno Quintanilla, che si riconferma 2º assoluto, ma a ben +17’45’’ minuti di distanza dal leader. Anche Van Beveren, nonostante il 9º posto di oggi, si mantiene 3º nella generale, ma a +22’16’’ dal sempre più lontano Sunderland.
Dopo due giorni di stop - uno dovuto alla completa cancellazione della sesta tappa, l’altro al giorno di riposo a La Paz, che ha fatto da spartiacque della gara - la Dakar 2017 ha iniziato il viaggio di ritorno, non senza modifiche al percorso a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Per questo motivo la settima tappa, la Marathon - ovvero quella in cui piloti e assistenza dormiranno in due bivacchi separati e, di conseguenza, i concorrenti dovranno provvedere da soli a eventuali riparazioni sulle loro moto - ha subito non solo un taglio consistente nella Prova Speciale, passando da 322 a 161 chilometri, ma un cambiamento radicale, con un roadbook tutto nuovo e un itinerario completamente stravolto, tanto da arrivare a una lunghezza complessiva di 801 chilometri invece degli originari 622. Secondo le previsioni, anche nella località di destinazione Uyuni, i piloti saranno accolti da basse temperature e fango.
Il pilota KTM Sam Sunderland è stato il primo a iniziare il tratto selettivo odierno, che si è sviluppato principalmente su un terreno sabbioso. Dopo due ritiri nel 2012 e il 2014, il capace motociclista inglese ha cominciato nel migliore dei modi la seconda settimana, ricoprendo il ruolo di leader della classifica generale. Tuttavia, dopo soli 38 chilometri dall’inizio della Speciale, l’inglese si è fermato nel bel mezzo delle dune a 300 metri dal percorso corretto, procedendo a velocità ridotta alla ricerca della direzione giusta da imboccare. L’esitazione è stata prontamente sfruttata da Paulo Gonçalves - partito terzo dopo il francese della Yamaha Adrien Van Beveren - e, all’altezza del chilometro 100, ha sfoderato la sua forma migliore raggiungendo il rivale inglese, e lasciandosi alle spalle Van Beveren di 8'24’’ minuti.
Il portoghese è stato il primo a uscire dal tratto selettivo in poco più di due ore con una performance eccellente, ma non il più veloce: a registrare il miglior tempo è stato lo statunitense Ricky Brabec, che ha comunque assicurato la vittoria di tappa alla Honda.
I rappresentanti dello squadrone HRC sono parsi tutti molto agguerriti oggi, tanto da modificare continuamente la classifica provvisoria a loro favore, man mano che terminavano i 161 chilometri del tratto cronometrato.
La giornata è termina con le due Honda di Brabec e Gonçalves - a 1’44’’ minuti di distanza l’una dall’altra - seguite dalla KTM di Sunderland che, con il 3º miglior tempo a +4'43’’ dietro Brabec, ha interrotto la sequenza di Honda, lasciando dietro di lui un Joan Barreda in rimonta che si è impossessato del 4º posto con un gap di +06’51’’ dal compagno di squadra.
In ogni caso la situazione nella classifica generale non cambia per Sunderland, che non solo rimane in testa, ma anzi incrementa di quasi sei minuti il vantaggio nei confronti di Quintanilla. Il 5º posto della provvisoria è occupato dal pilota Yamaha Xavier de Soultrait a +07’10’’ e, dopo di lui, la quarta Honda di Michael Metge, che sfiora la Top 5 terminando a +8’21’’ dal vincitore di tappa. Solo 9º il cileno Quintanilla, che si riconferma 2º assoluto, ma a ben +17’45’’ minuti di distanza dal leader. Anche Van Beveren, nonostante il 9º posto di oggi, si mantiene 3º nella generale, ma a +22’16’’ dal sempre più lontano Sunderland.
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