Code, le e-bike per ciclisti esigenti
Nato come marchio sperimentale della veneta Cgde, ha ora una gamma di e-bike con telai in carbonio equipaggiati con componenti di alto di gamma. I modelli sono cinque, tre mountain bike “full”, una eRoad e una gravel motorizzate dei kit di Shimano, Polini e Fazua. In arrivo anche una handbike progettata con la collaborazione di Alex Zanardi
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Green Planet
Obiettivo innovazione
Poco noto al grande pubblico, il marchio Code è nato all’interno del gruppo Cgde, lo stesso che detiene la “storica” Cicli Elios, con l’intento di sperimentare e innovare, in particolare con lo sviluppo di telai con tecnologie e geometrie ideate per incrementare le performance del ciclista. Una filosofia sfociata in passato in alcuni prototipi e oggi divenuta una piccola gamma di esemplari di alto di gamma accomunata dall’impiego del carbonio come elemento base per la creazione dei telai. I modelli sono cinque, dei quali tre dedicati agli amanti del fuoristrada. Al vertice c’è la Carbon C-Evo X1 Sram Eagle X01, nome che svela l’impiego della nuovo cambio Sram ad assistenza elettromeccanica. Un sistema wireless, abbinato a 12 rapporti posteriori, che assicura cambiate veloci e precise. Di alto livello sono pure le altre componenti, con l’ammortizzazione Öhlins garantita dalla forcella RXF36 29” HLO Air da 180 mm e dalla sospensione TTX Air TM, entrambe regolabili e con tecnologia TTX (design a doppio tubo) ideata per assicurare la pressione ottimale in tutte le condizioni d’uso. L’impianto frenante idraulico è ko Shimano HYD Saine BL-M820 con dischi da 203/180 mm e pinze a quattro pistoncini, il reggisella il TranzX Telescopico RL con comandi remoti e cartuccia interna sostituibile. Per i cerchi il costruttore veneto ha fatto realizzare ruote con specifiche dedicate al ciclo, opzione utilizzata anche per gli altri modelli in gamma, con l’obiettivo di ottimizzare la prestazioni offroad. Stesso intento ha indotto alla scelta del sistema elettrico Polini E-P3 con motore da 70 Nm e batterie integrate da 500 Wh, ritenuto uno dei migliori kit a fornire prestazioni adeguate per le necessità dei bikers offroad più esigenti.
Poco noto al grande pubblico, il marchio Code è nato all’interno del gruppo Cgde, lo stesso che detiene la “storica” Cicli Elios, con l’intento di sperimentare e innovare, in particolare con lo sviluppo di telai con tecnologie e geometrie ideate per incrementare le performance del ciclista. Una filosofia sfociata in passato in alcuni prototipi e oggi divenuta una piccola gamma di esemplari di alto di gamma accomunata dall’impiego del carbonio come elemento base per la creazione dei telai. I modelli sono cinque, dei quali tre dedicati agli amanti del fuoristrada. Al vertice c’è la Carbon C-Evo X1 Sram Eagle X01, nome che svela l’impiego della nuovo cambio Sram ad assistenza elettromeccanica. Un sistema wireless, abbinato a 12 rapporti posteriori, che assicura cambiate veloci e precise. Di alto livello sono pure le altre componenti, con l’ammortizzazione Öhlins garantita dalla forcella RXF36 29” HLO Air da 180 mm e dalla sospensione TTX Air TM, entrambe regolabili e con tecnologia TTX (design a doppio tubo) ideata per assicurare la pressione ottimale in tutte le condizioni d’uso. L’impianto frenante idraulico è ko Shimano HYD Saine BL-M820 con dischi da 203/180 mm e pinze a quattro pistoncini, il reggisella il TranzX Telescopico RL con comandi remoti e cartuccia interna sostituibile. Per i cerchi il costruttore veneto ha fatto realizzare ruote con specifiche dedicate al ciclo, opzione utilizzata anche per gli altri modelli in gamma, con l’obiettivo di ottimizzare la prestazioni offroad. Stesso intento ha indotto alla scelta del sistema elettrico Polini E-P3 con motore da 70 Nm e batterie integrate da 500 Wh, ritenuto uno dei migliori kit a fornire prestazioni adeguate per le necessità dei bikers offroad più esigenti.
Al vertice della gamma offroad c'è la Carbon C-Evo X1
Le offroad firmate Shimano
Le altre due biammortizzate di Code hanno in comune un altro kit tra i più apprezzati, lo Shimano Steps E-8000 accoppiato ad accumulatori da 504 Wh, ma si diversificano per telaio e componenti. La Carbon Evo XS 160 XT Di2 ha, come sottolinea la denominazione, il cambio elettronico wireless di Shimano della serie Deore. Le altre componenti ricalcano quelle delle Carbon C-Evo X1 ad esclusione alcuni dettagli come l’escursione di 160 mm della forcella. La Carbon C-Evo XS 160 XT ha sempre ammortizzazione da 160 mm firmata Ohlins e adotta il gruppo Shimano XT per cambio e freni, in questo caso con pinze a due pistoncini anziché quattro. Come tutte le Code, è disponibile nelle taglie small, medium e large.
L’eRoad e la gravel
Gli altri modelli siglati Code sono accomunati dal manubrio da corsa, ma hanno destinazioni molto diverse. La Carbon Race Zero Sram 2x11 Red E-Tap Htd è un’eRoad pensata per chi ha gambe per affrontare passi alpini, ma desidera un “aiutino” elettrico per superare i tratti più duri o per rendere più soft l’allenamento prima delle uscite “vere” in versione muscolare, modalità ottenibile rimuovendo il sistema elettrico. L’e-bike, infatti, adotta il kit Fazua Evation, un sistema compatto con “piccole” batterie da 250 Wh che offrono supporto per non più di 50 km, meno se si utilizza l’assistenza più elevata delle tre disponibili. In compenso, il peso contenuto consente di creare un’e-bike leggera con caratteristiche molto simili a quelle di un modello tradizionale in tema di piacere e precisione di guida. Qualità che non dovrebbero mancare alla Carbon Race Zero considerato il telaio in carbonio che garantisce elevata rigidità e la dotazione di alto livello comprendente, tra l’altro, una trasmissione con doppia corona anteriore come sulle bici da corsa classiche che elevano a 22 i rapporti disponibili. I freni sono idraulici con dischi da 160 mm, le ruote da 28” con cerchi dedicati Code. Diversa l’impostazione della Gravel Polini motorizzata con il kit lombardo, un po’ più pesante, ma con accumulatori da 500 Wh che assicurano autonomie fino a 200 km. Una percorrenza più adatta a un modello gravel utilizzato non solo per gite fuori porta, ma spesso anche per i viaggi. Adatti alle lunghe escursioni sono pure il cambio Shimano Ultrega e l’impianto frenante idraulico con dischi da 160 mm.
La gravel Polini è motorizzata con il kit lombardo e ha accumulatori da 500 Wh
L’handbike creata con Zanardi
Tra i cicli esposti a Eicma firmati Cgde si è visto anche una handbike, la bici che si “pedala” con le braccia. Si tratta della All4Elba progettata per consentire anche a chi ha difficoltà motorie di esplorare i percorsi nella natura dell’Isola toscana. Sviluppato con la consulenza di Alex Zanardi, vincitore con le handbike di 4 ori olimpici e 12 mondiali su strada, la All4Elba è una all terrain a tre ruote progettata per fornire comfort, sicurezza e prestazioni. Per soddisfare le prime due ha sedile ergonomico e scorrevole, freno di stazionamento, impianto frenante idraulico a tre dischi (con doppio pistoncino davanti) e baricentro basso per incrementare la stabilità ottenuto posizionando le batterie nel telaio sotto la seduta. Alle prestazioni contribuiscono il cambio elettronico a 11 velocità (in opzione anche a 10 o 12 marce) nella ruota anteriore e, soprattutto, il kit Polini E-P3 da 70 Nm che agevola le escursioni anche su tracciati impegnativi ricchi di salite. Ottima l’autonomia di circa 250 km effettivi ottenuta grazie ai doppi accumulatori da 500 Wh. La All4Elba sarà in commercio da dicembre a un prezzo a partire da 4.500 euro e si potrà arricchire con bauletto posteriore, bandierina e altri accessori. A seguire arriveranno una versione più stradale e una più estrema per l’offroad.
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