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The Breath, il cartellone mangia smog

Installata a Milano una copertura pubblicitaria per edifici realizzata con una tecnologia che consente di assorbire le sostanze inquinanti dell’atmosfera e di disgregarle contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria cittadina. Il The Breath sarà utilizzato a Milano e Roma e permetterà di catturare le sostanze nocive emesse da quasi 40.000 vetture
Nanotecnolgia che respira
“Questa pubblicità non vende auto. Ne fa sparire 409.704 in un anno”. La scritta apparsa qualche giorno fa su un grande cartellone pubblicitario a Milano può apparire una provocazione, ma ha del vero. Il telone della copertura, infatti, è realizzata in “The Breath” (il respiro, in italiano), uno speciale tessuto capace di assorbire le sostanze inquinanti, trattenerle e disgregarle riducendo, di fatto, la loro concentrazione in atmosfera. Una tecnologia sviluppata della Anemotech di Casei Gerola (PV) in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche che sfrutta il naturale ricircolo dell’aria per catturare i veleni. Il segreto starebbe l’abbinamento tra gli strati esterni in tessuto tridimensionale idrorepellente e quello intermedio in fibra a carboni attivi realizzato con nanotecnologie che consentirebbe di assimilare anidride carbonica, polveri sottili, biossido di azoto, monossido di carbonio e altri inquinanti come i Cov (composti organici volatici). L’esito, come afferma la pubblicità, sarebbe l’assorbimento in un anno delle sostanze tossiche emesse da 409.704 auto per il solo cartellone affisso al Palazzo Generali di Milano. L’obiettivo, però, è più ambizioso. Grazie all’accordo con Urban Vision, società attiva nel recupero architettonico di edifici e monumenti che provvede all’installazione delle coperture, a Milano è prevista l’applicazione di 12.700 mq di The Breath. Un’estensione che, secondo i responsabili della società lombarda, sarebbe in grado di abbattere l’inquinamento annuo da biossido d’azoto generato da oltre 1,8 milioni di vetture diesel e quello da Cov di 4,6 milioni di auto a benzina. In altri termini, sarebbe come annullare ogni giorno le emissioni inquinanti di 17.649 dei circa 94.000 veicoli che transitano in Area C. Ancora più ambizioso il piano per Roma. Nella Capitale i teloni copri restauro arriverebbero una superficie di 18.700 mq con capacità annua di abbattimento degli inquinanti pari al biossido di azoto emesso da circa 2.131.800 auto diesel e ai Cov prodotti da circa 5.329.400 auto a benzina. Un numero che equivarrebbe a togliere quotidianamente 20.442 delle circa 160.000 auto che circolano sul raccordo anulare. Nel complesso, dunque, i 31.400 mq complessivi di The Breath “annullerebbero” le emissioni di 13.902.700 autoveicoli in un anno. Valore di rilievo, anche se un po’ erroneo: le vetture “eliminate” non sono realmente 14 milioni, ma piuttosto 38.089 in quanto nel calcolo della Anemotech ogni auto viene computata 365 volte, ossia una volta per ogni giorno dell’anno.
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