Aprilia Tuareg 660 in chiave Gilera. Bezzi la vede così
Ecco l’interpretazione di Oberdan Bezzi della bicilindrica da fuoristrada che il Gruppo Piaggio ha deciso di produrre rispolverando il marchio Aprilia Tuareg. Bezzi invece si è richiamato a un passato glorioso che arriva direttamente da Arcore…
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Notizie dalla rete
Questa è una silhouette inedita eppure accende una punta di nostalgia in chi ha vissuto gli anni Novanta, e i trionfi della Gilera RC 600 nei rally-raid e in particolare nella Dakar. La proposta è di Oberdan Bezzi, designer di motociclette per professione e per passione, che ogni tanto si diletta a mostrare qualche lavoro eseguito per suo piacere personale, senza commessa di alcuna Casa.
È storia
Questa è una sua interpretazione della bicilindrica da fuoristrada che il Gruppo Piaggio ha deciso di produrre con linee molto moderne e spigolose e con il marchio Aprilia Tuareg. Oberdan Bezzi invece si è richiamato a un passato glorioso riprendendo le forme sinuose delle moto che allora vennero vittoriosamente portate in gara da Luigino Medardo, Roberto Mandelli e dal grande Franco Picco. Spiccano il grande serbatoione, che a ben guardare tanto ingombrante non è ma lo simula; l’ampia carenatura con vistosi sfoghi per l’aria calda proveniente dal radiatore; un codino ”importante” come quelli di allora, nei quali veniva ricavato un ulteriore serbatoio per aumentare l’autonomia; e naturalmente una bellissima livrea rossa con le scritte bianche, i… colori di guerra del marchio Gilera. Il risultato è decisamente affascinante: sotto la carrozzeria c’è né più né meno la Aprilia Tuareg 660 con il suo motore bicilindrico parallelo di 659 cm3 e la medesima ciclistica ma l’immagine è completamente diversa e dà un’anima diversa alla moto.
“Nonostante l'aggressivo aspetto da moto da competizione, questa Gilera 660, in effetti sarebbe una enduro polivalente e adatta ad un vasto pubblico esattamente come la "sorella" Tuareg essendo tecnicamente identica – è la considerazione fatta da Bezzi –.
Quindi, perché non sognare anche una versione ... Gilera , magari leggermente più ...pepata, in attesa magari di una futura vera racing, da affiancare all'Aprilia?”.
Non sarebbe mica una brutta idea…
È storia
Questa è una sua interpretazione della bicilindrica da fuoristrada che il Gruppo Piaggio ha deciso di produrre con linee molto moderne e spigolose e con il marchio Aprilia Tuareg. Oberdan Bezzi invece si è richiamato a un passato glorioso riprendendo le forme sinuose delle moto che allora vennero vittoriosamente portate in gara da Luigino Medardo, Roberto Mandelli e dal grande Franco Picco. Spiccano il grande serbatoione, che a ben guardare tanto ingombrante non è ma lo simula; l’ampia carenatura con vistosi sfoghi per l’aria calda proveniente dal radiatore; un codino ”importante” come quelli di allora, nei quali veniva ricavato un ulteriore serbatoio per aumentare l’autonomia; e naturalmente una bellissima livrea rossa con le scritte bianche, i… colori di guerra del marchio Gilera. Il risultato è decisamente affascinante: sotto la carrozzeria c’è né più né meno la Aprilia Tuareg 660 con il suo motore bicilindrico parallelo di 659 cm3 e la medesima ciclistica ma l’immagine è completamente diversa e dà un’anima diversa alla moto.
“Nonostante l'aggressivo aspetto da moto da competizione, questa Gilera 660, in effetti sarebbe una enduro polivalente e adatta ad un vasto pubblico esattamente come la "sorella" Tuareg essendo tecnicamente identica – è la considerazione fatta da Bezzi –.
Quindi, perché non sognare anche una versione ... Gilera , magari leggermente più ...pepata, in attesa magari di una futura vera racing, da affiancare all'Aprilia?”.
Non sarebbe mica una brutta idea…
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